giovedì 20 aprile 2006

Oracle, Linux e le maldicenze

In questo periodo si fa un gran parlare di come Linux non stia più crescendo, in termini di quote di mercato. O almeno, di come non stia crescendo secondo le aspettative. Senza entrare nella polemica sterile dei costi presunti o nascosti, Linux ha difficoltà di crescita perché le aziende che lo implementano hanno bisogno di un requisito fondamentale, ossia avere delle competenze specifiche al proprio interno. Detto questo, andiamo a vedere i segnali che vanno in direzione opposta. il più evidente è la scelta di Oracle di puntare su di una versione di Linux prodotta direttamente (?) per far girare le applicazioni. Ho letto molto sull'argomento, e molti pareri, anche autorevoli. L'idea non è malvagia per un semplice motivo: adattare le applicazioni ai vari dialetti di Linux coinvolge l'azienda in modo certamente superiore che fare una versione di Linux su cui far girare al massimo delle prestazioni i prodotti Oracle. Quindi, non è una scelta di campo da parte dell'azienda di Larry Ellison, ma un fatto puramente economico. Sarà interessante, poi, sapere come girano su quel Linux altri applicativi, ma questo è un altro paio di maniche.
Share: