martedì 21 febbraio 2006

Italia, banda larga e cellulari

Prendo spunto da un articolo apparso su 01net.
Anticipazioni sull'undicesimo Rapporto d'implementazione della Commissione europea sul settore delle comunicazioni elettroniche. Ultimo miglio e telefonia di terza generazione i motori della crescita.
Un rapporto che, stando alla anticipazioni al momento pubblicate, vede l'Italia giocare un ruolo di primo piano, sia per quanto riguarda la diffusione della banda larga, sia per quanto concerne le comunicazioni mobili.
L'Italia ha chiuso il 2005 con oltre 6 milioni di connessioni a banda larga e oltre 1 milione di linee in unbundling, cifra che rappresenta un incremento del 53,7% rispetto all'anno precedente e che cosente al nostro Paese di collocarsi al secondo posto dopo la Germania.
Per di più, sempre in base alle anticpazioni sul rapporto, il costo del Local loop Unbundling in Italia sarebbe tra i più bassi di tutta l'Unione Europea, cosa che consente non solo una più forte presenza di operatori diversi dall'incumbent, ma crescite significative sul mercato retail.
Bene anche la telefonia mobile, che vede di nuovo l'Italia al secondo posto, con un tasso di penetrazione del 111% e un totale di 65 milioni di abbonati, in crescita del 10% rispetto all'ottobre del 2004.
Significativa la crescita del mercato della telefonia di terza generazione, con oltre 7 milioni di abbonati ai servizi Umts.
In questo scenario, guadagna terreno H3g, che porta la propria quota dal 2,8 al 7,3%, mentre Telecom, scende dal 44,3% al 40,1%, segno del successo della portabilità del numero, con 5 milioni di utenti che hanno cambiato operatore.

Credo che qualche considerazione sia necessaria. Sui prezzi della banda larga, ogni commento è del tutto inutile. Sulla diffusione della stessa, abbiamo delle differenze notevoli, visto che da noi si sta sviluppando l'Adsl a consumo che in altri paesi manca.
L'Umts è una realtà, sebbene sia prevalentemente usato per telefonare o poco più, ossia non sfuttiamo i servizi e le capacità della rete. Significatia la caduta in quota di mercato di Telecom, un po' grazie alla portabilità, un po' grazie a differenziazioni delle tariffe tra gli operatori, che finalmente si fanno un po' la guerra sul serio, e non di facciata.
Ogni italiano possiede 1,1 cellulare attivo, o eglio, 1,1 sim telefonica, perché di cellulari nei cassetti ce ne saranno sicuramente di più!
Share: