martedì 31 gennaio 2006

Prendo a prestito questo articolo di Miaeconomia, con le dichiarazioni dell'Antitrust.
Un'unica aliquota, pari al 4%, per l'Iva su Dvd e videocassette,
venduti autonomamente o in allegato alla stampa quotidiana e periodica. È l'invito
che l'Autorità garante della concorrenza e del mercato affida a una
segnalazione rivolta a governo e Parlamento.
Attualmente, infatti, - spiega l'Autorità nella segnalazione
contenuta nell'ultimo Bollettino settimanale - per i prodotti editoriali
quotidiani e periodici è prevista un'Iva ridotta al 4%, mentre per i normali
supporti audiovisivi venduti autonomamente l'aliquota è del 20%. E, secondo
l'Antitrust, la presenza di due aliquote diverse produce "effetti distorsivi
della concorrenza tra operatori presenti nei diversi canali distributivi del
mercato della vendita al dettaglio di Dvd e videocassette, senza che ciò sia
giustificato da ragioni di interesse pubblico".
In particolare - si legge ancora nel Bollettino - le norme si
traducono in un discrimine "a svantaggio delle imprese commerciali non
collegate a gruppi editoriali che svolgono attività di vendita al dettaglio
di Dvd e videocassette".
Per questi motivi l'Autorità, guidato da Antonio Catricalà,
ritiene "opportuno un intervento normativo volto ad assicurare il
trattamento fiscale più favorevole cioè quello del 4%, sui Dvd e le
videocassette, in qualunque canale distributivo siano venduti. Una simile
misura, infatti, oltre a scoraggiare la diffusione della pirateria, avrebbe
la conseguenza desiderabile di produrre effetti positivi sui consumatori,
eliminando ingiustificate distorsioni concorrenziali tra le imprese".

Ma quando lo dicevamo in qualche blog, più di un anno fa, ci decevano che eravamo dei matti.
Oggi, siccome i CD e i DVD si vendono di più in edicola che nei negozi, salta fuori il problema IVA.
Curioso.
Share: