venerdì 10 giugno 2005

I bundle, il software e la pirateria

Ieri sera ho parlato con una persona con cui ho condiviso una parte di percorso professionale ben 12 anni fa. E tutti e due abbiamo la medesima percezione del mercato del software.
Lui lavorava in un'azienda che distribuiva videogiochi, oggi è in un'azienda che produce software multimediale. Ci sono, ovviamente delle affinità.
Ma guardando con attenzione, 12 anni fa il mercato era più piccolo, certamente, ma anche più tranquillo. Nel senso che portava i suoi margini, non si "svaccava" il prezzo, non c'erano turbative di mercato. Oggi il panorama è totalmente cambiato.
Il suo stesso software, ad esempio, è venduto a prezzo pieno, con aggiunte più versioni di schede hardware, in bundle con altri prodotti di elettronica di consumo, e l'edizione precedente dello stesso software a basso costo, con diverse confezioni, e a sua volta in bundle con schede hardware o prodotti vari.
Un macello per il mercato e per il consumatore. ma anche per l'azienda, che non ha più il controllo dei propri prodotti sul mercato. Andando in un punto vendita delle distribuzione specializzata, si ritrova lo stesso prodotto con prezzi diversi (siamo arrivati all'eccesso di vendere la suite a 9.90 e a 99.90 sullo stesso scaffale!).
E poi, a tutto questo casino, si aggiungono i software allegati alle riviste. tasto dolente. Possibile che si debba dare alla gente la percezione che il software non costi nulla? A dire il vero, meglio un software scadente venduto con una rivista ceh un software piratato, ma siamo sicuri che tutto ciò faccia bene al mercato?
La risposta, ovviamente, è no. Eppure tutti, ma proprio tutti, adottano una politica commerciale tanto scellerata. O non capisco qualcosa (ed è plausibile) o sono tutti quanti miopi.
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