mercoledì 25 maggio 2005

Linux raddoppierà nel 2008

Ho trovato un articolo su 01net che parla del mercato Linux.
Lo riporto integralmente.
A fronte di un mercato Ict che, al massimo, cresce di qualche punto percentuale, Idc prevede un tasso di crescita medio di circa il 20% per le piattaforme Linux in Italia, che porterà a un raddoppio del mercato entro il 2008.
Ezio Viola, Group vice president e General manager per il south Europe di Idc, ha delineato la situazione attuale e ciò che ci si dovrebbe aspettare nel prossimo futuro, in particolare in Italia. Secondo l'analista, il mercato italiano delle revenue Linux vale circa 100 milioni di dollari, valore che ci posiziona tra i primi cinque Paesi europei. Particolare interessante è che, come installato desktop, Linux supera già di molto il Mac Os.
Oltre a queste cifre di scenario, Viola illustra una ricerca eseguita in Italia che ha coinvolto circa 300 piccole e medie aziende italiane.
Il 32,1% degli intervistati ha dichiarato di avere installato Linux o promette di farlo entro 12 mesi, mentre il 61% continua a preferire sistemi operativi proprietari.
Interessante, però, il fatto che all'interno delle infrastrutture It di quel 32,1%, il sistema operativo dominante (in sette casi su dieci) è ancora Windows.
Ciò indica un fenomeno di convivenza di più piattaforme che, sostiene Viola, delinea un ruolo da protagonista per figure come il system integrator.
Gli ostacoli all'implementazione di Linux sono, essenzialmente, quattro. Sono poche le applicazioni disponibili, poche le risorse formate, costano di più e poco il supporto da parte dei vendor. Dunque c'è ancora molto da fare in quest'ambito mentre, sempre secondo la ricerca di Idc Italia, Linux risulta preferibile non solo a Windows ma anche a Unix per lo startup dell'implementazione, per prestazioni e per scalabilità.
Nonostante tutto, però, Linux non traina come si vorrebbe gli altri applicativi Open Source, il 44% di quel famoso 32,1%, infatti, non intende installare altri applicativi open.
La conclusione di Viola riguarda gli inibitori di tutto il mercato open. In quest'ambito c'è ancora molto da lavorare sul supporto, in particolare per gli aggiornamenti, c'è da costruire referenze importanti, da creare skill di qualità e da migliorare la compatibilità con le architetture preesistenti.
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