lunedì 9 maggio 2005

I dati, il software e il fattore umano

In questi giorni mi è toccato parlare di software e fattore umano: di soluzioni e di interpretazioni e di applicazioni e implicazioni.
Oggi si fa un gran parlare di CRM, SCM, di soluzioni per la gestione delle risorse umane e per il contatto con il cittadino.
In realtà, si sta perdendo di vista un problema importantissimo all'interno delle aziende e nelle pubbliche amministrazioni: il fattor eumano, l'esperienza, la conoscenza dei mercati. Un capitale importante, che ha fatto delle nostre PMI il fiore all'occhiello di questa nostra Italia.
I dati, le statistiche le rielaborazioni, sono efficaci ed efficienti, ma non hanno una risposta per tutto. Non basta un buon algoritmo per risolvere dei problemi, ma può di certo aiutare ad evidenziarli.
Quello che vorrei dire in questo post è piuttosto semplice. Le soluzioni informatiche non sono il risolutore dei problemi, ma un sistema per portare di fronte al manager o all'imprenditore i problemi con uno spettro piuttosto ampio di informazione per comprenderli in ogni dettaglio. Ma non li risolve. Certo, un CRM ci può dire che il cliente Tal dei Tali non sta pagando da due mesi, che ci ha garantito una certa redditività per anni. Un rapporto relazionale umano, invece, potrebbe dirci che il signor Tal dei Tali ha delle difficoltà di varia natura, che sta superando in qualche modo e che ci considera sempre come il principale fornitore.
Le aziende, un po' per mancanza di indirizzo manageriale, dovuto alla creazione di aziende fondate sulle famiglie, un po' per un tipo di cultura per cui i vecchi dipendenti, quelli fedeli che crescevano con il crescere delle aziende non ci sono più, stanno perdendo il fattore umano. Soprattutto nell'informatica, dove il ricambio è molto veloce all'interno delle aziende e dove si tende a sfruttare conoscenze più internazionale. Quindi, spesso le soluzioni proposte sono più tecniche e più ritagliate su altre situazioni. Lo stesso si avverte in altri comparti economici, fatti o da aziende troppo giovani o da ricambi generazionali.
Non basta un software sofisticato per risolvere il problemi. Li evidenzia. A risolverli serve qualcono capace.
Un esempio su tutti. Se analizziamo i dati dei campionati di calcio, vediamo che due squadre non hanno mai giocato in Serie B: Inter e Juventus. Se però andiamo a vedere che cosa è accaduto nei vari campionati, ci accorgiamo che la Juve un anno è retrocessa, e ripescata l'anno successivo. La statistica non aiuta a comprendere quello che è un dato di fatto. Anzi, non lo evidenzia proprio.

PS Me la son presa con la Juve per sfogarmi un po'. Avrei potuto citare altri esempi, ma questo oggi lo ritenevo calzante per spiegare che la statistica non è tutto per comprendere che cosa accade.
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