mercoledì 19 gennaio 2005

Una risposta su Apple

I miei post su Apple non sono mai teneri, come per Intel e per Microsoft. Gli ultimi, però, hanno portato sulla mia casella di posta una serie di messaggi, tra cui il più dettagliato è di ... Millenomi... Ok, si firma così. Ma va bene.
Ecco il suo post.
Sono un tuo lettore occasionale, e un utente Mac da un po'. Ho notato un paio di imprecisioni nel tuo post e ovviamente ti scrivo per correggerle, se no che lettore di blog sarei? :)
Prima di tutto, Darwin (il cuore di Mac OS X) ? una variante di BSD, non di Linux. Non oso immaginare quante pietre ti abbiano tirato addosso i linuxari puristi per questo.
Secondo, 'sta cippa Apple la tiene per se. Lo vuoi? E' free as in free speech ed ? disponibile anche per piattaforma x86. Notare che Apple non sarebbe nemmeno obbligata a farlo perché l'origine di Darwin è un sistema BSD e quindi totalmente copiabile senza obblighi (a differenza di Linux, che essendo sotto GPL deve essere liberamente distribuibile).
Il codice è scaricabile da http://developer.apple.com/darwin/ o da www.opendarwin.org. Altri progetti Open Source di Apple (tra cui ad esempio Rendezvous o WebCore, il cuore di Safari preso dal progetto Konqueror e ad esso poi restituito con migliorie e bugfix) sono disponibili nella barra sulla sinistra al sito sviluppatori di Apple.
Le uniche parti di Mac OS X che Apple tiene per se sono gli elementi sviluppati in proprio (la GUI Aqua, i motori di visualizzazione Quartz e Quartz Extreme) che è una parte considerevole del suo prodotto, ma non è essenziale (Darwin senza GUI è utilizzabile, a differenza di diciamo WinPE, ovvero NT senza GUI, che non è altro che un ambiente di installazione e null'altro).
Terzo, da quando è tornato Jobs, l'interoperabilità è diventata il cavallo di battaglia di Mac OS. Si collega alle reti Ethernet, usa TCP/IP (invece del vetusto AppleTalk), supporta i principali protocolli di rete, ha un browser che è una pietra di paragone della standards compliance (seconda solo a Mozilla Gecko, credo), contribuisce ai progetti open source (gran parte del supporto PowerPC all'interno di GCC è by Apple), si collega a condivisioni Windows e viceversa consente ai client Windows di accedervi (nei limiti di Samba 3); si possono usare normali "pezzi" PC per riparare un Mac, normale RAM, normali tastiere, normali mouse, normali dischi rigidi.
Solo iPod e iTunes danno ancora i segni di chiusura che contraddistinguevano il Mac dei primordi (non c'è un SDK pubblico per sviluppare per iPod ad esempio, e le specifiche cambiano di versione in versione); persino il formato delle presentazioni di Apple Keynote è liberamente disponibile (è XML-based, btw). E che Apple non stia facendo vera innovazione è vero in generale, ma molto di quello che propone è lo stato dell'arte e spesso completamente modificabile (vedi Spotlight, Dashboard nella prossima versione di Mac OS X). Le tecnologie per sviluppatori poi sono uno sballo (le API di NeXT non erano affatto male in principio e sembrano fatte apposta per rinforzare l'aderenza a certi standard--andare contro le linee guida per l'interfaccia di Apple richiede molte ma molte più linee di codice che adeguarsi, ad esempio, e lasciano comunque moltissima libertà).
E poi, cacchio, poter giocare Unreal Tournament 2004 fianco a fianco a una finestra di Terminale che compila Gnome è una gran goduria :D.

Ho pubblicato questo post non tanto per l'obiettività (è obiettivo quanto basta), ma per la completezza dell'informazione.
Ora ne attendo altri in risposta, anche, a questo.
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