martedì 11 gennaio 2005

Itanium 2: quale futuro

Prima di tutto grazie per la partecipazione a questo blog, che se ne era rimasto fermo per un po' di tempo ma già da ieri è tornato al numero di visitatori e di messaggi della metà di dicembre, che è stata da record!
In secondo luogo, ho ricevuto molti messaggi sul futuro dei microprocessori, chiedendomi che cosa ne penso. In definitiva, Amd con i suoi 64 bit ha spiazzato Intel, che si è trovata chiusa in un angolo e che ora deve rimboccarsi le maniche. ha investito su di un processore perdente (anche Microsoft ha dichiarato di non sviluppare Xp per Itanium 2) e deve ora creare un nuovo Pentium a 64 bit. In fretta.
Ma secondo il mio modesto parere, avere un computer con un processore a 3 GHz per una famiglia che vuole anche prodursi i suoi DVD delle vacanze è già eccessivo, figuriamoci macchine più potenti. Intel vuole andare verso il server di casa, ma non ne vedo la necessità. Microsoft vuole il PC come add-on della TV, ma anche in questo caso ci sono prodotti specifici che fanno quel lavoro molto meglio. Di fatto, se registro su di un DVD i programmi TV, li posso trasportare facilmente, non ho bisogno di una rete e via di seguito.
In pratica, l'ICT si trova per la prima volta a dover davvero fare i conti con la generazione della domanda per far fronte all'offerta dei prodotti. E mi pare che si stia scoprendo impreparata.
Ma d'altro canto, questo blog sostiene da sempre la scarsa preparazione di molti manager del settore.
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