venerdì 5 novembre 2004

E-business e dintorni

Parecchi gli interventi ancora sulle soluzioni. Procediamo con un minimo di ordine.
Silvano allarga il discorso delle soluzioni informatiche ai siti internet e alla loro gestione.
.. una discussione che
avveniva su Asterisk qualche tempo fa (ndr link qui). Non sono uno specialista del tipo di applicativi di cui si parlava sul blog qualche giorno fa, ma lo sfondo della discussione mi è sembrato simile: nel caso dei CMS (ndr Content Management System), da un lato c'è chi sostiene che senza un software completo e articolato, sviluppato ad hoc non si può gestire un sito web; dall'altro, c'è chi sostiene che il CMS non è altro che un processo e che - se tale processo è affinato a sufficienza - si riescono a mantenere siti di dimensioni consistenti anche senza alcun applicativo di gestione dei contenuti.
La realtà, secondo me, sta - come quasi sempre - nel mezzo: il compito di chi sviluppa siti è prima di tutto quello di risolvere problemi. Tra questi, c'è la ricerca del giusto equilibrio tra ciò di cui il cliente-utente ha necessità e gli strumenti a lui necessari.
Nel caso dei CMS, ad esempio, è importante che la complessità del sistema sia commisurata a ciò che servono a fare. E, come per gli applicativi di cui si parlava su MrReset, tutto va sempre concepito come un processo di cui le persone sono parte integrante e imprescindibile.

Le persone sono parte integrante? Come è bello leggere che qualcuno ha ancora chiaro in testa che il lavoro lo fanno delle persone, degli esseri pensanti.
Purtroppo, e dico purtroppo, ci si dimentica troppo spesso del fattore umano nelle soluzioni informatiche, pensando che un buon training possa risolvere problemi eventuali ed inevitabili. Ma non è così. Le soluzioni sono pensate da ingegneri, mentre i siti sono spesso realizzati da grafici, o comunque da qualcuno che ha una buona base umanistica. Gli ingegneri risolvono i problemi. Sono bravi in questo. Ma non hanno quasi mai, una visione d'insieme.
E qui mi ricollego a quanto ho ricevuto da Dario.
... che ormai si cerchi il problema per vendere la soluzione è un dato di fatto. L'azienda per cui lavoravo fino a giugno sosteneva di creare soluzioni ad hoc, in Java. In realtà aveva un'unica soluzione che customizzava e alla quale cambiava l'interfaccia per ogni cliente. Io ho battagliato due anni almeno per renderla più accessibile, ma mi veniva detto che la complicazione d'utilizzo e la scarsa flessibilità permettevano di fornire valore aggiunto percepibile dai clienti. Me ne sono andato. Ora lavoro per una piccola società che implementa Sap in piccole e medie imprese, ma che è partner di Microsoft e Oracle.
Mi pare che ci sia molta più serietà da parte di queste società: propongono soluzioni standard, andando a pescare da un serbatoio enorme, a costi ragionevoli e cercando non tanto di mostrare il Roi, che non è possibile come si dice nel tuo blog da sempre, quanto come il modo di lavorare può coinvolgere tutti e migliorare la vita di tutti. Lo scopo non è lavorare meno, ma lavorare meglio (è uno dei claim del nostro capo). Per anni ho visto solo soluzioni che promettevano di tagliare posti di lavoro, con scarsi risultati.
Forse, anche per il momento in cui viviamo, sarebbe meglio pensare a lavorare con maggiori margini per le aziende e con tempi più stretti. Ma poi mi confronto con la vecchia mentalità dei concorrenti. ...

Insomma, la discussione in atto si fa sempre più interessante. Mi fa piacere aver portato alla luce questi problemi, che sono reali e sentiti da parte degli operatori e da parte dei potenziali clienti.
Mi sono arrivati anche messaggi in cui mi dicevano che il mio unico interesse in questi argomenti è volerci lucrare con convegni o pubblicazioni.
Lo dico fin d'ora: non parteciperò come relatore a nessun convegno sul tema nè tanto meno ne organizzerò uno. Così sgombriamo il campo dagli equivoci e riportiamo la discussione su di un piano di serietà.
Chi volete che dia spazio ad un articolo su questi argomenti in un giornale che, ovviamente, ha tra gli inserzionisti molte aziende che si andrebbero ad attaccare?
Finiamola col cercare di spostare il problema: ho già visto un certo agitarsi da parte di qualche azienda, con i siti e con i giornali.
La cosa divertente è che poi mi contattano, senza sapere chi c'è dietro a questo blog, per scrivere su come le soluzioni siano davvero vincenti per le aziende.
Io lo so, ne scrivo tutti i mesi di soluzioni intelligenti. Ma non sono mica tante, e sopratutto, non tutte sono intelligenti.
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