martedì 9 novembre 2004

E-business e classe dirigente

La discussione sulle soluzioni software vendute e installate alle aziende sta diventando un argomento davvero interessnte, almeno leggendo le email che ricevo.
Prima di tutto, quasi tutti gli interventi non sono banali, e questo, posso assicurarlo, non accade spesso.
Mi fa anche piacere che praticamente tutti coloro che mi hanno scritto hanno compreso che non si tratta di una guerra santa contro il software di ultima generazione, bensì un modo per aprire gli occhi e rendere le soluzioni innovative ancora più appetibili, ma per chi ha la necessità di adottarle e non per chi ha la necessità di venderle.
Massimiliano mi scrive dicendo, tra le tante cose ... il ritorno degli investimenti di una soluzione informatica è difficilmente calcolabile perchè spesso sottende ad una rivoluzione culturale aziendale. Questo cosa vuol dire? Che l'azienda mette a disposizione i propri dati a tutti coloro che ne hanno bisogno. Ma è necessario che i dati siano corretti e validati. Non è mai facile il controllo dei dati e la loro veridicità se non con la fatturazione ... Quindi lavorando con previsioni, è chiaro che il sistema utilizzato per fare delle ipotesi deve essere intelligente, altrimenti l'esperienza di un lavoratore è sempre la cosa migliore.
Il punto toccato è di quelli fondamentali: il ruolo dell'uomo all'interno dell'azienda.
Ma ripropongo qui i punti cruciali proposti da Andrea.
1) Troppa finanza, troppi analisti, troppe proiezioni su budget basati su ricavi fantomatici. Mentre i debiti sono reali.
2) Abbiamo pochissime imprese in grado di far fronte alle necessità dei consumi di massa.
3) Il livello di conoscenze e competenza all'interno delle imprese è troppo basso.
E poi ... Nessuno menziona il dileguarsi delle competenze tecnico-scientifiche ... la domanda di beni e srrvizi continua a scendere. E' un fatto, non un'opinione. Ma ormai le opinioni, anche le più ridicole, hanno lo stesso peso delle opinioni "informate". Una demagogia dilagante fa sì che l'opinione del primo che passa sia sparata e rimbalzata sui media con effetti devastanti sull'opinione pubblica ... Nessuno si ferma più a pensare. Anzi, nessuno sembra più in grado di pensare.
Non commento nemmeno. Fermiamoci a riflettere. E andiamo avanti. Ma non tiriamo avanti.
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