lunedì 11 ottobre 2004

Ancora su Mac Os X e Linux

Venerdì questo blog è stato, per un certo periodo, irraggiungibile. Mi ha scritto addirittura Blogger per traffico anomalo. Infatti, c'è stato un numero spropositato di visitatori, con punte incredibili.
Analizzando i dati con calma, ho scoperto che fino alle 14 il flusso è stato assolutamente nella media: si trattava di lettori italiani. Da lì in poi è arrivato traffico da altri paesi, andando a leggere la pessima traduzione automatica inglese. Il traffico ha rallentato solamente sabato pomeriggio, fino ad arrivare alla normalità di ieri sera.
La cosa più assurda è stata l'uso smodato della funzione di invio del messaggio via posta ad un amico: mai come venerdì era stato usato in passato, con un numero che è in pratica pari alle visite quotidiane di questo blog!
Da ieri mi arrivano messaggi da parte di coloro che hanno scaricato il software e hanno iniziato a fare delle prove di installazione di Mac Os X 10. Sono tutti entusiasti, sebbene sia necessaria una macchina potente per far girare al meglio i vari programmi. Mi ha scritto Marino che lui ha installato su di un Athlon 64 fc 53 con 1 Gb di memoria anche Adobe Indesign, Photoshop e Illustrator ed è riuscito a lavorarci discretamente (al 20% della velocità del Mac!), spiegandomi poi che il vantaggio di Linux è quello di connettersi perfettamente alle reti Mac e PC e quindi sfruttarlo come server/memoria di massa, e ora, in caso di necessità, anche come computer di riserva per lavorazioni improvvise quando i Mac sono occupati. Mi chiedeva lumi sulle licenze dei programmi: per quanto riguarda il sistema operativo non ci sono problemi in quanto ho letto con attenzioni le condizioni, mentre per i software Adobe non so se possono incorrere in problemi relativi alla protezione. Ad esempio, Marino mi diceva che XPress non si installa proprio perchè la protezion è legata al software.
In qualsiasi caso, tutto questo post mi sta a significare che i computer sono diventati così potenti che possono permettere davvero l'integrazione di più macchine sulla stessa. VirtualPC di Microsoft poi è la chiave di volta per testare le soluzioni sul campo in diretta senza dover formattare il PC, mettere dei boot loader o cose di quel tipo. Penalizza un po' le prestazioni, ma pazienza.
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