martedì 27 luglio 2004

Pioggia di critiche

Mi sono giunti un sacco di messaggi relativi al futuro di Windows, per come lo ho delineato parlando del WinHec (segnalo questo post su www.folle.org).
Parlando di un evento, chiaramente si sfocia nella cronaca e si tralasciano i commenti personali. Succede. Chi mi conosce sa come la penso e quindi non mi soffermo sul tema.
Che Windows sia il punto di riferimento per il mondo dei computer è innegabile, ma in un momento di crisi come quello attuale, cercare di comprendere come sarà il futuro, non solo dei sistemi operativi ma anche dell'hardware può essere importante, soprattutto per tutti coloro che con l'informatica ci campano.
Se parlo di sicurezza, chi usa linux mi massacra, se parlo di Windows ci si mettono pure quelli del Mac. Il problema è che per fatturato delle aziende italiane del settore, Windows rappresenta l'87%, mentre gli altri sistemi operativi il 13%. Questo significa che ci sono programmatori, analisti, consulenti e via di seguito che con Windows ci campano. Non sarà il massimo, ma è praticamente lo standard.
Questo può piacerci, può non piacerci, ma è così. Quando mi chiamano in qualche posto a parlare, io parto sempre con una versione di Italian Knoppix in tasca che lascio a qualcuno. Sono molte le scuole che ho visitato che le usano e sono sempre più le aziende che se lo installano (se non Italian Knoppix, altre versioni di Knoppix, come Knopils che è molto aggiornata ma non ha il Flash Player e Acrobat Reader).
Se non capiamo dove sta andando il sistema, non potremo prepararci a seguirne i movimenti e quindi sfruttare le occasioni che si presenteranno. E lo ripeto un'altra volta, il mercato offre oggi tantissime occasioni. Mai come in questo periodo.
Il solo DPS (documento programmatico per la sicurezza) è una vera manna per chi opera in questo settore. Non perdiamo occasioni in polemiche sterili.
Io per Microsoft sono più che una spina nel fianco, da sempre, ma non si può prescindere, parlado di computer, da Microsoft.
Ricordiamo un fatto importante: Microsoft ha sempre "comprato" le tecnologie di cui non disponeva in casa. Continuerà a farlo in futuro. Ma è quello che fanno le aziende in tutti i comparti. Anche chi fa cravatte le prende in Cina. Esempio un po' del cavolo: magari poi finisce con lo strozzarsi...
Dobbiamo capire che c'è un sistema che è quello della ICT che vede Microsoft tra i punti di riferimento. Ma non è l'unico. Vediamo solo i computer, ma c'è un mondo che ruota intorno alla tecnologia informatica. Pensiamo al digitale terrestre: sono dei piccoli PC, ci permetteranno di mandare email, parlare con la banca e con lo stato-comune. E Microsoft è fuori. Quelli si che li avremo in ogni casa! Anche in questo caso volenti o nolenti. E i cellulari non sono dei computer?
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