giovedì 22 luglio 2004

L'offensiva di Bill Gates

E' inutile negarlo. Bill Gates rappresenta i computer. Ancora oggi. Ma dal numero di messaggi che mi sono giunti ieri sulla copertina del Corriere della Sera Magazine in edicola oggi non pensavo che la sua popolarità fosse così alta in Italia.
A proposito, come mai una decina di messaggi su questo argomento, con anche alcune affermazioni sui contenuti, se poi il giornale è in vendita da stamattina?
Comunque, mi ributto a bomba. Il marketing di Microsoft, lo dico sempre, è potentissimo. Bill Gates è sempre un argomento di richiamo. Qualche settimana fa lo stesso giornale, questa volta il quotidiano, dedicava spazio ad una lettera personale di Bill Gates alle Poste Italiane e relative conseguenze.
In Italia Microsoft non mi pare soffrire troppo. Ma ha anche molti prodotti da lanciare, qualche scheletro nell'armadio. Ma i partner sono generalmente contenti. In più, la sicurezza dei dati, un problema di legge, è una buona occasione per la crescita del mercato. Ovviamente non solo per Microsoft, ma visto che i partner sul campo usano la sua tecnologia, c'è da aspettarsi che Microsoft possa offrire soluzioni efficienti.
L'azienda sta davvero investendo molto sulla sicurezza, il Service Pack 2 di XP (che sarà gratuito e anche scaricabile - oltre 400 Mb) e gli aggiornamenti costanti a tutti gli applicativi ne sono una prova.
Molti mi hanno scritto indignati per tutto questo interesse per Microsoft. Io ne sono felice. E spiego, brevemente i motivi. Se si ritorna a parlare seriamente di tecnologia e per farlo bisogna tirare in ballo Bill Gates, che si balli.
In secondo luogo, è bene parlare di tecnologia che può essere utile, e non speranze.
I giornali vendono speranze e il futuro. Le aziende e noi utenti viviamo il presente.
Se finalmente la spettacolarizzazione della tecnologia finisce, è un gran bene per tutti.
Se poi le aziende, grazie agli interventi di Bill Gates, decidono di investire in tecnologia, mi pare innegabile una ricaduta forte su tutto il sistema: programmatori, analisti e via di seguito, fino a giungere all'assistenza tecnica.
Quindi, che si parli di tecnologia, ma con rispetto degli acquirenti.
PS Non ho letto il magazine del corriere per cui sull'articolo non mi pronuncio. E poi oggi incontro Microsoft per i problemi legati alla sicurezza. Poi riferirò i miei pensieri. COme sempre.
Share: