martedì 20 luglio 2004

La battaglia dei processori

In questo periodo ci sto dando dentro sulla battaglia dei processori tra Intel e Amd. Parto da una considerazione che è necessaria, visti i messaggi che mi inviate. Intel è leader di mercato, non è lontanamente impensierita da Amd e soprattutto sui portatili sta veramente facendo la differenza. Ma Intel, è altrettanto giusto ricordarlo, ha perso il treno dei 64 bit domestici e da ufficio per rincorrere il sogno di un Pentium 4 sempre più potente. Oggi i 64 bit non sono necessari, ma il futuro è di questo tipo di processori. Amd sta facendo una politica di perfetto follower: segue il leader e cerca gli spazi in cui muoversi: fa anche qualche errore strategico, ma di fatto di poco conto. Investe il giusto, fa passi oculati, cerca di fare business con i pochi mezzi a disposizione. Io sulla maglia di Armstrong al Tour ci avrei messo un paio di numeri di fianco al logo (tipo un 6 e un 4), ma alla fine l'azienda è ancora in una fase di sviluppo del marchio. Amd è inseguitore, per cui lancia il Sempron contro il Celeron e processori per i portatili per arginare, dove qualche tempo fa disponeva di tecnologie vincenti.
Fatta questa premessa, è giusto alimentare il discorso. nascono i primi TabletPC con processore Amd a 64 bit! Caspita una potenza di calcolo pazzaesca per un portatile con cui si possono prendere appunti a mano. Per ora si tratta di un annuncio. Da un prodotto di questo tipo mi attendo prestazioni soprattutto dalla batteria. Staremo a vedere.
Tutto questo vociare di 64 bit sta davvero mettendo in difficoltà Intel, che ha magazzini pieni di processori che fatica a vendere. Ma vediamone i motivi. Non sono cari, sono potenti, sono efficienti e durano nel tempo. Perchè non si vendono più computer, o meglio, perchè le vendite dei computer sono scarse in questo periodo?
I computer vengono venduti per le case e per le aziende. Nelle prime, per fare qualche ricerca su internet, stilare qualche documento o foglio elettronico e stamparsi le foto è sufficiente ancora un computer con un GHz. Negli uffici altrettanto. Solo chi gioca o necessita di rielaborazioni come il montaggio video o il rendering 3D ha bisogni maggiori di risorse. Quindi la durata media di un PC, grazie alla potenza di calcolo, è aumentata in questi anni. E' inutile che ci provino a dire il contrario, visto che i portatili con Centrino hanno potenze modeste! In pratica, con un processore da 1,5GHz si possono fare tantissime cose, senza problemi. Perchè passare a 3GHz?
Questo gioco non favorisce è Intel nè Amd, ma la seconda si sta attrezzando e mostrando la tecnologia dei prossimi anni. Sta investendo, secondo me poco e male, nel mostrare quello che sarà possibile fare con un computer molto pià potente. Chesarà server oltre che computer. Paradossalmente Microsoft non sta cavalcando questo processore a dovere, frenata probabilmente da una vecchia partnership con Intel, è sta anch'essa perdendo occasioni per imporre il PC in ogni casa, a discapito di altri aggeggi che nelle case degli italiani, volenti o nolenti, arriveranno. Possibile che Windows Xp Media Edition non sia ancora in italiano, a 64 bit e con funzioni di connessione alla TV digitale terrestre con qualche partnership?
Secondo me, e lo dico con estrema franchezza, è lì che Microsoft, Intel e Amd si giocheranno il loro futuro. Perchè le tre aziende hanno come mercato di riferimento gli Stati Uniti e seguono quelle tendenze. Ma credo che l'Europa, sull'uso della tecnologia, possa insegnare ancora qualcosa a tutti. I cellulari e la Tv satellitare lo dimostrano ampiamente.
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