sabato 12 giugno 2004

tre segnalazioni interessanti

Ricevo e volentieri pubblico i pensieri di Stefano:
... volevo segnalarti un articolo mi ha stupito: http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=3164&numero=999 in pratica pare che tiscali limiti la banda delle adsl satellitari se si supera una certa quantità di dati scaricati... inutile dire che a mio parere è una boiata immane, infatti limitare un servizio dopo aver stipulato un contratto mi sembra un attimo illegale...
Il fatto pare che sia vero, nel senso che ho effettuato un minimo di ricerca e sembra che sia vero.
Non è illegale visto che è descritto nel contratto, ma è certamente spiacevole.
Perchè ormai tutto è visto come un uso illegale di internet.
Se ti scarichi come faccio io, CD interi in formato Iso di Linux, assolutamente OpenSource, fai in fretta a raggiungere quella quantità. E il comportamento non solo è lecito, ma è anche fonte di lavoro!
La seconda segnalazione, sempre di Stefano, la riassumo in breve qui, ed è il fatto che Microsoft ha brevettato il doppio click. Fa decisamente ridere, ma è così. Conosco una persona che, nel momento in cui erano usciti i rasoi bilama, aveva brevettato il quadrilama. Oggi inizia ad intascarsi dei bei soldini...
Non credo che questo sia il caso di Microsoft, ma è normale che queste cose accadano nel momento in cui le opere d'ingegno e il software può essere brevettato. Ci sono brevetti e brevetti....
E' per questo che io mi batto contro la brevettibilità del software.
Terza segnalazione, di Angelo, che mi pone di fronte ad un fatto inquetante: le telefonate da telefono fisso a cellulare hanno un costo variabile da operatore mobile (finale) ad un'altro.
In pratica, Vodafone e Tim costano poco (22 centesimi al minuto circa), ma Wind 32 e Tre 35 negli orari di punta.
Inoltre, c'è una colpa grave nella pagina delle tariffe da fisso a mobile: vengono indicati i prefissi degli operatori, con una scritta che dice che se un utente ha cambiato operatore, si pagherà in base a quello. Ma non esiste un numero telefonico per conoscere a quale operatore appartiene.

Le associazioni consumatori, invece di presentarsi alle urne, non se ne sono mai occupate.
Ma è un fatto strano.



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