domenica 16 maggio 2004

La settimana della verità per la rete

Quella entrante, è una delle settimane più importanti per la storia di internet e dell'informatica. Infatti, il 17 il parlamento europeo è chiamato a votare sui brevetti software, mentre inizierà la discussione al Senato per ratificare in legge il Decreto Urbani.
Se i brevetti software vedono l'Italia e la Germania unite per fare fronte comune e opporsi, per la Urbani non si sa che cosa possa accadere.
La brevettabilità del software metterebbe a duro repentaglio la crescita del software open source e quindi della possibilità di accrescere il patrimonio comune a disposizione di tutti e mandare all'aria una serie di progetti donati all'umanità!
In nome di che cosa non è dato sapersi.
Il Decreto Urbani limita solo il web italiano, ci ghettizza e ci fa sprofondare in un medioevo digitale che ha pochi precedenti al mondo (la Cina che chiude gli internet cafè è probabilmente la nostra prossima frontiera, ma guai parlare male della Cina, cresce così tanto... anche Emmanueli di Smau ha detto che i 50 milioni di cinesi sono la nuova frontiera per l'informatica, peccato che siano meno del 5% della popolazione!).
Marco Cappato, europarlamentare della lista Bonino infrangerà volontariamente il Decreto Urbani domattina, per vedere che cosa accadrà. Dimostrazione tipica dei radicali, ma speriamo che almeno si abbia un minimo di attenzione.
Vorrei spendere un paio di parole su chi mi sta tempestando di messaggi di non fare politica.
Qui non si fa politica, mi avete mai sentito fare politica? Ci sono dei post di cronaca in cui, sul decreto urbani, vengono esposte le posizioni. Poi c'è qualche post che espone una mia scelta personale, di votare un canditato alle europee che mi è sempre piaciuto, per altro di un partito che non è nelle mie simpatie. E se è per quello, ho postato un emssaggio di uno che diceva che per la Urbani, se si è di destra, si poteva votare Sgarbi... Quindi assoluta par condicio.
Si parla di tecnologia a tutto tondo, si parla di ciò che accade e si cerca di fornire un quadro un po' diverso da quello che si legge sui siti e sui giornali tradizionali.
Tutto qui. La politica, comunque, c'entra sempre, trattandosi di persone e di relazioni.
Io tutto quello che potevo fare per il Decreto Urbani l'ho fatto. E continuerò a farlo. Ma di certo non per la politica, ma per la rete, la nostra libertà e il nostro futuro.
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