mercoledì 12 maggio 2004

Internet e dintorni

Segnalo qui un comunicato stampa dell'Unione Consumatori, inviatomi ieri e che ho letto solo ora. Alla fine i miei commenti, ma come sempre andate su altri siti che già trattano l'argomento.
Fra sei mesi chiunque abbia un sito Internet con informazioni a disposizione del pubblico dovrà inviarne il contenuto alle due Biblioteche centrali di Firenze e di Roma, altrimenti rischierà una multa fino a 1500 euro.
E’ quanto prevede la legge n. 106/2004 che ha modificato le vecchie norme regie del 1939 sulla consegna obbligatoria alle autorità di 5 copie di ogni stampato (ai fini del controllo delle notizie sovversive), includendovi anche i "documenti diffusi tramite rete informatica", che dovranno essere depositati presso le due Biblioteche centrali anche al fine di consentirne l’accesso al pubblico.
Entro sei mesi dovrà uscire un regolamento di attuazione di questa nuova disposizione, criticata però duramente dall'Unione Nazionale Consumatori secondo la quale è puramente persecutoria, inutile e ingestibile.
"Centinaia di migliaia di utenti con un sito Internet –scrive l'Unione Consumatori– dovranno inviare ogni anno alle due Biblioteche centrali, per e-mail o dischetto, informazioni che per lo più cambiano o vengono aggiornate continuamente e che sono già a disposizione del pubblico.
Oltretutto, le due Biblioteche centrali di Firenze e di Roma non avranno materialmente la possibilità di gestire e catalogare la massa enorme di informazioni provenienti da centinaia di migliaia di siti e tutto si risolverà in un obbligo inutile e fastidioso".

A parte il concetto di inviare un sito ad una bibblioteca, visto che non riesco a capirne il modo (mando un CD, dei floppy, per email...), mi manca un aspetto interessante: se il sito ci è stato detto che deve essere comparabile ad un giornale, quindi sotto i dettami della carta stampata (direttore responsabile, registrazione al Tribunale, ...), non capisco cosa c'entrino le bibblioteche centrali. E poi, ogni nuovo contenuto va inviato, per cui penso a questo blog (sito fuori dal territorio nazionale e quindi non so fino a che punto soggetto a questa legge), con costi non risibili.
Ma figuriamoci un'Università, o chi naviga su contenuti dinamici come i portali, addirittura non tutti fisicamente presenti sul proprio sito.
Ormai abbiamo capito che internet sta facendo paura a molti, forse a troppi, ma di certo non si può bloccare il progresso.
La cosa più bella in tutto questo grottesco 2004 e internet non è tanto l'accanimento del legislatore nel tentare di porre briglie a internet, ma che vengono portate delle motivazioni sempre più contrastanti le une con le altre. Pensiamo ad una rete P2P: come fa amandare i contenuti alla biblioteca, anche se i contenuti sono regolari? E poi, si catalogano i siti internet non in modo informatico? si genereranno miglioni di fogli di carta, si tireranno già delle foreste, per chi e per che cosa? Ma per chi realizza un video, cosa fa? Stampa fotogramma epr fotogramma? Chi realizza un sito in flash come farà a mandare i contenuti alla biblioteca, visto che usa probabilmente l'xml per leggere i dati da un database?
Pensare che il web è stato concepito come un'enorme biblioteca sempre a disposizione dell'umanità, tanto che uno dei suoi creatori riceve premi proprio per questo.
Una biblioteca multimediale, mica di sola carta!
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