giovedì 20 maggio 2004

Discorsino alle case discografiche

Care case discografiche: avete i giorni contati.
Agevolando il download legale e a pagamento delle canzoni, dalle quali secondo miei calcoli ricaverete il 50% del vostro fatturato tra tre anni, vi suicidate.
Infatti, se un cantante è famoso e vede che il download legale funziona, alla conclusione del contratto con voi ne stileà uno con i vari provider, arrivando a guadagnare cifre fin'ora impensabili.
So già che state pensando ai giovani, quelli che voi dichiarate di sostenere: ebbene, oltre alla gran balla che dite, cìè da sottolineare l'enorme possibilità che proprio i giovani gruppa avranno per farsi conoscere.
Infatti, i giovani, utilizzando la gratuità della cessione dei diritti, potranno essere facilmente scaricati e quindi farsi ascoltare molto più di quanto possa ccadere oggi.
E poi c'è un motivo in più: a differenza delle major cinematografiche, che con internet si sono alleate e oggi addirittura sono i più grandi provider nord americani, voi internet l'avete osteggiata, salvo cavalcarla in pochi e sporadici casi.
La corsa all'oro sta finendo. Finalmente inizierete a lavorare e non solo sfruttare l'arte di altri.
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