lunedì 1 marzo 2004

Windows Xp: avrà un successore?

C'è una polemica latente su internet: Xp sarà l'ultimo sistema operativo prima di Longhorn, che è davvero rivoluzionario, o no? A parte le smentite e le dichiarazioni di Microsoft, non credo che a Redmond vogliano perdere l'occasione di fare quattrini con una nuova edizione di Xp: non è nel dna di Bill Gates.
Ci sono due fatti contingenti. Il primo è che Longhorn, che ho visto e toccato con mano, non è proprio dietro l'angolo e dire che l'uscita sia il 2006 mi sembra un po' azzardato. Il secondo è che Longhorn rappresenta un passaggio importante nella storia dell'informatica, nel senso che introduce una serie di novità nel modo di pensare ai programmi che, dal momento dell'introduzione alla sua affermazione sul mercato, richiederà parecchio tempo per affermarsi.
A questo si aggiungono le novità dal punto di vista del Bios (che sparirà) e dei processori, per cui un minimo di ridisegno di Xp sarà necessario. E poi le patch, le funzionalità multimediali e via di seguito. Insomma, mi sembra che tutti quanti si preoccupino del sesso degli angeli: il mio Xp sul portatile è talmente solido che devo avviare il PC (non riavviare) solo quando cìè una patch o un driver aggiornato che lo richiedono. Per il resto è sempr ein stand by. Da mesi. Alla faccia di chi dice che non è stabile. E ho montato di tutto, da Nero a Studio 9 di Pinnacle, da Photoshop a Indesign, da Paint Shop Pro ad Acrobat, oltre ai soliti Office. Inoltre ho anche Virtual PC, dove faccio girare, alla grande, una partizione Linux mentre lavoro con XP. Non è poco.
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