mercoledì 24 marzo 2004

In vigore il Decreto Urbani: una proposta

Alla faccia di chi si è messo a raccogliere firme virtuali su Internet, chi ha invitato Ciampi a non firmare il Decreto (ma esiste?), da oggi è in vigore il decreto salva il cinema e uccidi il P2P. Almeno lo è per sessanta giorni, a meno che non venga convertito in Legge o venga prorogato.
Nonostante il parere contrario di due ministri che hanno qualcosa da dire sul tema, come Gasparri (!) e Stanca (?), da oggi, chi viene beccato a scambiarsi film su internet, e solo i film, rischia una bella ammenda e qualcosa di più. In realtà, poi ci sono altre leggi, i tribunali, i processi, per cui molto probabilmente chi scambia film la passerà comunque franca, con qualche rottura di scatole il computer sequestrato. Ricordo che per i privati, il Decreto non introduce niente di sostanzialmente nuovo. Piratare era un reato ieri e lo è oggi. Il problema è che si prende sempre internet come scusa per problemi più grossi e più seri.
Il nuovo spaventa. Ma il nuovo avanza. Lo stesso.
Il problema principale di questa vicenda è che non si è stati capaci di fare sentire, con forza e con ragione, la voce degli utenti. Miriadi di cavolate scritte qua e là, raccolte di firme senza senso (ieri sera son passato su di un sito che ne ha ben 400!). La disinformazione è un male di questo paese (e sabato e domenica ce ne siamo accorti), ma non è il caso di smetterla di fare parrocchia e parrocchiette e metterci tutti insieme per poter dire la nostra? Certo, nemmeno i provider sono uniti, figuriamoci gli utenti. Ma in un posto dove per manifestare per la pace ci si mena, ci possiamo aspettare qualcosa di serio?
Io credo di sì. Penso che ci siano i pirla e molta gente di buona volontà e in buona fede.
Per Urbani, la risposta secondo me sarebbe facilissima: boicottiamo tutti quanti, coinvolgendo il maggior numero possibile di amici e conoscenti, le sale cinematografiche che proiettano i film italiani per un intero week-end, da venerdì a domenica compresi. Ma non solo le sale, anche i videonoleggi e l'acquisto di videocassette di film italiani.
Nel frattempo, prendiamo d'assalto tutti i siti di cinema gratuito on line (Rosso Alice per citarne uno a caso).
Una forma di protesta silenziosa, rispettosa, che parte dalla rete ed è tutta per la rete. Senza politica, senza raccolte, senza problemi. Proporrei il week-end dopo Pasqua (da venerdì a domenica).
Quello che penso sulla pirateria cinematografica mi sembra abbastanza noto (fatevi un giro sui messaggi di questo blog se ci siete capitati per caso). Non credo che i film scaricati siano competitivi nemmeno con le cassette tenute peggio di Blockbuster, figuriamoci con i cinema. Ma quanto è aumentato il prezzo del biglietto del cinema negli ultimi cinque anni? Io noleggio una prima visione da Esselunga, in DVD, a due euro. Questa è la risposta alla pirateria di film brutti, che poi si vedono da schifo e che si sentono anche peggio. Per non parlare del fatto che ogni volta che scrivo un CD, anche per le foto dei miei bambini, devo pagare Michael Jackson e Verdone. Io sono autore, ma non credo che vedrò mai una lira da quei soldi...
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