giovedì 30 dicembre 2004

Wireless e alberi di Natale

Il wireless è una delle mode del momento: i maggiori provider offrono pacchetti di connessione senza fili ad Internet per case e per uffici, nei negozi e nei centri commerciali sono quasi più numerosi access point e schede di tutti i tipi per lo standard 802.11g (ma anche Bluetooth). Eppure proprio in questi giorni un rompiscatole come me ha avuto riprova di una sua convinzione circa i limiti di questo sistema. Non parlo della ridotta portata, a volte bastano due belle pareti di casa per impoverire tanto il segnale che diventa perfino difficile navigare, ma questo lo sanno tutti (?). Parlo degli alberi di Natale con luminarie intermittenti! Non sono impazzito: sapete quanti disturbi in radiofrequenza e sulla linea elettrica introducono gli economici sistemi per farli lampeggiare? Il fatto meno evidente ma più interessante è che non solo lo si nota nei disturbi del Tv, ma lo sentono anche i sistemi wireless. Che diventano ancora più singhiozzanti nella connessione... Tutto sommato un bel filo di rame, magari su una rete Gigabit, che ora stanno arrivando a prezzi raggiungibili, ha i suoi vantaggi. Senza scomodare la necessità di collegarla ad un Media Center per trasferire 1 gigabyte di film da vedere dal sistema usato per la registrazione a quello per la visione senza attendere decine di minuti...

100 milioni di schede madre

I quattro principali produttori taiwanesi di motherboard (Asustek, Ecs, Gigabyte e Msi) stimano di vendere 100 milioni di schede madre nel 2005, in netto progresso rispetto agli 85 milioni venduti nell'anno solare attuale. Il 50% di questo mercato è di Asustek che stima un aumento di vendite del 25%. Speriamo che sia un buon segnale per la tanto attesa ripresa del mondo dell'informatica nel prossimo anno...

giovedì 23 dicembre 2004

Rfid e lo sci

Ho fatto il pass per Dolomiti Superski. Ha un microchip ed è un buon esempio di Rfid per il consumer. Già attuato e funzionante.

mercoledì 22 dicembre 2004

Il meglio e il peggio del 2004

Segnalo in questo post la tecnologia migliore e peggiore del 2004. Così come il prodotto migliore e peggiore del 2004. Secondo Mr Reset, ovviamente.

Miglior tecnologia del 2004

Il premio lo assegno al Voice over IP, che finalmente è decollato e ha portato prodotti interessanti, anche in ambito consumer. Si tratta di una tecnologia che avrà un impatto devastante nell'economia mondiale nei prossimi anni, soprattutto se si svilupperanno sistemi wireless di connessione, che andranno a competere fortemente con la telefonia cellulare.

Peggior tecnologia del 2004

La peggior tecnologia la assegno al phishing, e a tutta la categoria di sistemi distruttivi e invasivi come virus, spamming e via di seguito. Non servono commenti ai tormenti, perdite economiche e di tempo per tutti gli utenti di PC.

Miglior prodotto del 2004

La posizione di miglior prodotto è stata contesa da Amd 64, iPod e iMac G5 di Apple, Skype e Linux (in generale come sistema operativo, declinato nelle varie forme).
Ho scartato Linux perchè è un ottimo prodotto ma non ancora per le masse. Ho scartato Skype perchè Voip è stata da me definita la miglior tecnologia dell'anno. Ho scartato Apple perché iPod è un prodotto di successo ma esistono molti competitor con prodotti più interessanti. Ho scartato l'iMac G5 perché è un iPod declinato a computer (mi concederete l'espressione) ma è destinato ad un pubblico limitato.
Quindi il premio lo assegno a Amd 64, il processore con maggiore potenziale, ancora in parte inespresso, della storia dell'informatica. Con la protezione dai virus integrata, sta prendendo piede in parecchi PC venduti sotto natale, e dilaga anche nei notebook. Che poi ci sia un reale bisogno di tale potenza è tutto da dimostrare. Ma il prodotto è davvero buono.

Peggior prodotto del 2004

Il premio lo assegno a Windows Media Center 2005. Perché dopo tanto baccano, alla fine vai in un qualsiasi negozio o centro commerciale e fai davvero fatica a trovarne uno! E poi perché non avvertivo la necessità di avere un PC che mi si attacca come una sanguisuga alla TV. Non è Windows per mia nonna, e nemmeno per mia mamma, richiede troppi interventi con il mouse nell'interfaccia standard di Windows per essere davvero facile da usare e dal punto di vista commerciale è stato un discreto bagno di sangue. Si rifarà, non ho dubbi. La sua utilità in fondo ce l'ha. Ma forse qualche costruttore poteva pensare di commercializzarne un modello ad un prezzo intorno ai 500-600 euro. Il prezzo medio è invece di 1100. A quel punto la gente si sceglie un bel portatile, che si porta a spasso nel weekend e volendo, con qualche software, lo trasforma in un media center virtuale.

Di nuovo buone feste a tutti. Prendo due righe per ringraziare. E' stato un anno fantastico per questo blog, non solo per i riconoscimenti. E' stato bello avere lettori fedeli, lettori che poi mi scrivevano esprimendo le opinioni e confrontandosi. Il 2005 sarà credo ancora più bello e divertente. E sì, mi sono proprio divertito lo scorso anno, con le battaglie contro la Urbani (ne sapete più niente?), contro i brevetti software, contro le soluzioni vendute ad aziende ignare, contro la scarsa preparazione del settore ICT. Buon anno.

Ps Ogni tanto scriverò lo stesso, solo che non avrò una cadenza fissa...

Blog a singhiozzo

In questi giorni ho parecchio da fare.
Il blog è in sofferenza.
Credo che ne riparleremo nel 2005 (intorno al 10).
Buone Feste.

lunedì 20 dicembre 2004

Xbox-Ps2 : 1-3

La partita tra Xbox e Ps2, a detta di un paio di aziende della distribusione specializzata, è in rapporto 1 a 3 per Ps2 per quanto riguardano i titoli, e 1 a 1,5 per quanto riguardano le console.
Ad essere onesti, sui titoli si potrebbe sparare quasi un 1 a 2, grazie agli exploit di Halo 2 e di Shrek 2 per Xbox, praticamente introvabili (ci saranno dei nuovi arrivi proprio oggi, gli ultimi rifornimenti!).
A questo punto, Microsoft sta lentamente andando a vincere la sfida del Natale, non tanto in termini numerici, ma in termini di notorietà. Molte persone che conoscono, possessori di Ps2, hanno preso o prenderanno Xbox, soprattutto per giocare on line e ad Halo 2. Se Ps2 questo Natale non avesse avuto GTA San Andreas non so come se la sarebbe cavata, perchè è stato davvero un bel traino.
Un buon Natale per i videogiochi, sempre più maltrattati dalle edicole che li regalano a man bassa per i PC, addirittura QN li spara ancora a 5 euro, ma molti giochi sono finiti in taglio a scaffale.
I titoli andati meglio nel nostro mercato (finora) sono, in ordine sparso, Halo 2, Call of Duty: Finest Hour, Need For Speed: Underground 2, Pro Evolution Soccer 4, Prince of Persia 2: Warrior Within, GoldenEye: Rogue Agent, FIFA Football 2005, Grand Theft Auto: San Andreas e Gli Incredibili.
Mi sembrano tutti quanti dei titoli molto forti, per cui questo è un ottimo consiglio per gli acquisti: pescando qui si prende bene!

venerdì 17 dicembre 2004

Microsoft acquisisce negli antispyware

Microsoft ha acquisito Giant Company Software, società specializzata nella produzione di anti-spyware. Microsoft si rafforza quindi nella sicurezza e nelle tecnologie. Fra quanto vedremo un antivirus Microsoft?

Symantec si è presa anche Veritas

In un periodo di acquisizioni, non poteva passare inosservata questa tra l’azienda leader nei software per l’archiviazione e l’azienda leader nei software per la sicurezza. Si crea una nuova azienda, unica nel suo genere, che fornirà soluzioni per rendere le informazioni sicure e disponibili su tutte le piattaforme, dal desktop al data center, e a tutti gli utenti, dal consumatore alle piccole imprese, dalle organizzazioni di grandi dimensioni ai fornitori di servizi.
Chi ha visto le ultime versioni d Ghost si rende conto di come il software, con le precedenti acquisizioni, sia diventato praticamente un backup avanzato. Chissà cosa potremo attenderci, con maggiore possibilità sul mercato corporate, dopo questa acquisizione di Symantec.

L'anteprima dei film: su internet!

Tiscali da due giorni trasmette online la prima del film olandese “May 6th”, che potrà essere acquistato sul portale olandese www.tiscali.nl fino a sabato 18 dicembre. E’ la prima volta in Europa che un film debutta sul Web prima che nelle sale cinematografiche, o in TV e DVD. L’evento testimonia il ruolo primario che Internet e gli ISP giocheranno nel ciclo di vita dei film e dei contenuti video, dimostrando ancora una volta la natura versatile della Rete come medium per la distribuzione di contenuti di qualità.
Nel film il noto regista olandese Theo van Gogh ricostruisce gli strani eventi che seguirono l’assassinio del politico olandese Pim Fortuyn, avvenuto il 6 Maggio 2002. Theo van Gogh fu a sua volta brutalmente assassinato lo scorso 2 Novembre, e May 6th rappresenta l’ultima testimonianza delle sue straordinarie capacità artistiche come regista.
Tutti coloro che desiderassero sapere di più della storia di questo film possono collegarsi a www.may6th.com, il sito inglese che presenta un’ampia selezione di contenuti e informazioni, inclusi i video diari di Theo Van Gogh, la fotogallery del backstage del film, le biografie e le immagini del cast e della troupe del film.

giovedì 16 dicembre 2004

HP, Intel l'Itanium 2: la vendetta

Ops, a volte ritornano. Scopro or ora che Hp investirà 3 bilioni di dollari (miliardi per noi poveri tapini di europei) nei prossimi tre anni per mantenere la leadership sull'integrity server degli Itanium 2.
Ma non avevano detto che Hp mollava Itanium 2? E mica anni fa, né mesi fa, ma qualche settimana fa!
Il comunicato che ho tra le mani riporta addirittura il link alla pagina di Intel per la stampa.
Qui trovate il link al comunicato sbalorditivo di Hp.
Qui il link alle dichiarazioni di Intel (a propostito, invece di "read more", Intel scrive "learn more", ogni commento è superfluo).
Ora mi chiedo se queste due aziende - ma parlerei solo di Hp perché Intel alla fine fa il suo lavoro - hanno un minimo di dignità?
E' possibile che questi soldi saltino fuori, in parte, da Microsoft, che non nessuna intenzione di perdersi quella fetta di mercato, non solo appetibile, ma estremamente redditizia? Nel comunicato di Hp c'è una dichiarazione di Ballmer, non l'ultimo degli arrivati...
La speranza è quella di far migrare gli Isv indipendenti su questa piattaforma Microsoft, partendo da Hp Unix 11i, evitando che passino a Linux, come potrebbe essere naturale.
Insomma, Itanium 2 era morto, Intel si è incavolata e alla fine è saltata fuori la strategia per rivitalizzare Itanium 2 facendo contenti tutti.
Notizia non male...

Incentivi per la tecnologia

Prendo pari pari l'articolo apparso su DistrettoPMI sulla riesumazione della legge sugli acquisti di nuove tecnologie.
Abi, Confindustria e Federcomin, Anie e AniLab hanno firmato un protocollo di intesa che riguarda gli investimenti in tecnologia delle Pmi. Il meccanismo ricalca quello della vecchia legge Sabatini e pervede che gli acquirenti di tecnologie firmino degli effetti cambiari al fornitore che a sua volta li sconta in banca. In questo modo il cliente ottiene il credito per l'acquisto di tecnologie attraverso il fornitore. Al venditore sarà concesso un “fido globale di sconto pro-solvendo” rotativo oppure un una tantum. Per il primo la banca stabilisce l'importo massimo degli effetti scontabili in un dato periodo: l'importo si riduce con le operazioni di sconto e si ripristina quando l'acquirente paga gli effetti. L'una tantum prevede un importo massimo entro una scadenza determinata, rinnovabile.
Secondo Arturo Artom, il fondatore di NetSystem che ha lanciato l'idea, l'accordo potrà essere subito applicato e dall'inizio del 2005 sarà oggetto di una campagna di presentazione organizzata da Confindustria e Abi. Il fondo di garanzia attivato dai ministeri delle Attività produttive e dell'Innovazione conta su 160 milioni di euro (distribuiti dal 2004 al 2007) che in base al moltiplicatore della Sabatini nel periodo 2000-2003 potrebbe attivare investimenti per oltre 1.700 milioni di euro.

Speriamo serva a qualcosa...

Grazie per i messaggi

E' difficile commentare il numero di messaggi ricevuti ieri: siete meravigliosi. Oltre 100 messaggi per il premioWWW. Per la precisione, 112 lettori di questo blog hanno preso in mano mouse e tastiera per scrivermi il loro pensiero, la loro delusione e in alcuni casi (li ho contati, per statistica, 23) per rallegrarsi comunque, perché un blog non poteva vincere un premio WWW.
Inserirò due piccoli brani di chi mi ha scritto, uno a favore e uno contro, di Marilena e Antonio.
[...] non ha più molto senso il premio in se [...]. Tu non hai vinto, pazienza, sarebbe stato un bel segnale per un mondo di informazione parallela e di comunità come quello dei blog, ma che poi ai giurati fa paura (oltre agli Smau e Futurshow, Nielsen, Iab, il giornale stesso, [...] Se Oroscopfree è stato il sito più votato facciamoci delle domande serie: ma siamo sicuri che lo sia stato realmente? Tu hai testimoniato di come sia entrato in classifica in un lampo negli ultimi giorni (e sono voti che pesano nel consuntivo finale), io che sono un'operatore non conoscevo il sito (esiste da un sacco di anni!). Ma dietro ai conteggi c'è sempre Nielsen Net Rating Red Sheriff: tanti nomi per tanti conteggi sbagliati del web. Ma è l'unico che misura l'uso di internet in modo organico. Insomma, il premiowww è lo specchio della situazione Internet italiana: ridicola ma molto promettente nei piccoli. [...]Antonio invece si dice [...] soddisfatto perché non hai vinto: non può un blog come il tuo, partigiano per Linux, vincere il premio più importante del web [...].
Mi permetto di commentare. Sul fatto che il premiowww non mi abbia visto vincitore, secondo me, è un errore di valutazione. Il Diario di Mr Reset ha vinto, ha stravinto, perchè un blog, senza marketing, pubblicità, comunicazione, ma solo con le proprie pagine e la buona volontà, è arrivato in classifica. Questo sarebbe stato valido non solo per finire finalista, ma per finire nei primi 20. Il mio amico Matteo, con Fantaski è felice di essere finito nei primi 20, perché pur avendo un sito bello e con qualche mezzo, non ha di certo la visibilità degli altri! E' un punto importante.
Poi devo dire che sui siti premiati non ho notato delle stranezze. In fondo anche Ducati, che è stata accusata di aver preso i voti grazie a Confindustria (che è l'editore del Sole 24 Ore), mi pare meriti ampiamente il premio. Così come Dica33 o molti altri. Il premio a Google per il broadband lascia l'amaro in bocca a molti perchè l'azienda è partner commerciale di Libero e quindi potevano evitare il conflitto d'interessi (ma va tanto di moda in Italia: perché dovremmo scandalizzarci?).
Parliamoci chiaro. Se non avesse vinto Google, non avrei vinto comunque.
Qui il comunicato apparso sul sito del Sole 24 ore.
Qui trovate i vincitori e le motivazioni.
Vedrete che non c'è nulla di scandaloso. Anzi.
Il vincitore morale della categoria broadband non è questo blog, ma RossoAlice. Nel bene e nel male è il broadband in Italia. E' innovativo, ha certamente i mezzi, ma è di gran lunga il sito per la banda larga meglio confezionato. Solo essere in classifica vicino mette i brividi. Ma Libero non poteva votare Telecom...
Due cose: i votanti sono stati poco oltre i 73.000. Considerando la procedura di registazione non certo agevole (bisognava disporre di un server di posta e un po' di buon tempo da perdere), mi pare certo un buon numero.

mercoledì 15 dicembre 2004

Il PremioWWW: premiazioni

Ieri sera si è celebrata la settima edizione del premioWWW del Sole 24 ore. Come tutti ben sapete, questo blog era in finale nella categoria broadband. Non ha vinto.
Ha vinto Google, premiato da Libero che ha fatto un po' torcere il naso a tutti per il fatto che è partner di Libero (io avevo predetto e questo è un punto d'onore in più). Ma ciò non conta.
La cosa che ha fatto davvero un po' ridere tutti è che ha vinto, come sito più votato Oroscopofree. Onore al merito, tengo a precisare che fino al 10 novembre non era tra i primi venti nella categoria broadband (le altre non le ho seguite con una statistica affidabile, sorry) e il giorno 11 era tra i primi cinque. Un bello "spamming", che segnalavano anche altri siti presenti alla serata.
La serata. Divertente, non so se lo è stata anche per quella disgraziata relegata sopra il palco che doveva fare, nell'idea originale, la "guastafeste" e che invece non è mai stata tirata in ballo, nemmeno per i saluti finali! Ho trovato un sacco di gente e ho finalmente incontrato, dopo parecchi anni, Karim De Martino, che di strada ne ha fatta tanta e che si è portato a casa un altro premiowww (ma quanti e ha?).
A parte tutto, mi ha fatto piacere ricevere un sacco di complimenti, vedere come moltissimi siti e aziende mi leggano e mi conoscano e non si siano meravigliati di vedere questo blog in classifica. Soprattutto gli sponsor del premio mi hanno accolto favorevolmente, tutti indistintamente, e questo è un bel vanto per chi ha un blog per dire la propria opinione senza peli sulla lingua.
Oggi ho ricevuto un po' di email sul premio, sulla delusione di qualcuno, sul rallegrarsi di qualche d'un altro. Era un gioco, ed è stato un bellissimo gioco. Mi sarebbe piaciuto avere la targa in mano, perché sono competitivo e mi piace la gara, ma va bene così. Se a giugno mi avessero detto che sarei stato in classifica, non nei finalisti, sarei stato già felicissimo. Per me e per i blog. Anche se molti blogger duri e puri non mi possono vedere.
Pazienza.
Una nota: la cattiveria per cui io non avrei vinto mai un premio con in giuria tre o quattro personaggi che mi sono divertito a sbertucciare credo che non sia vera. A me no che questi tizi, ieri sera, salutandomi, non siano stati capaci di fare uno più uno tra la mia vita reale e quella del blog, oppure mi abbiano salutato cordiali e scambiato quattro chiacchere tanto per fare buon viso a cattivo gioco. Ma non credo.

martedì 14 dicembre 2004

Voip visto da vicino

Ho realizzato un piccolo filmato in flash per mostrare la facilità di avere un servizio Voip sul PC (ma anche sul palmare).
Ho usato Messagenet ma avrei potuto usare altri sistemi che utilizzano il protocollo SIP (che non è la vecchia Telecom).
Riceverete le chiamate da telefono tradizionale su di un numero di Milano, Roma o Torino, potrete chiamare gratuitamente gli altri utenti del servizio, avrete una segreteria telefonica via email e potrete essere chiamati, sempre gratis, da altri utenti del servizio.




Gli ultimi programmi

Inserisco qui sotto l'elenco degli ultimi programmi freeware aggiornati su Tecnoattack, sperando di fare cosa gradita.
Si tratta solo di freeware, quindi liberamente utilizzabile anche per scopi commerciali.

Fresh View v3.60
Visualizzatore universale di formati grafici che semplifica l'organizzazione delle immagini, di audio e video con supporto a un centinaio di formati multimediali.

Telescope v6.10
Telescope e' un metamotore di ricerca, ovvero un programma che usa diversi servizi Internet per ricercare parole e frasi, presentando poi i risultati in modo ordinato.

XFonter v4.6
X-Fonter e' un semplice ma potente strumento per la gestione delle font di caratteri che consente di visualizzarle anche in 3D.

MemTest v3.0
MemtTest valuta l'affidabilita' delle memorie Ram installate nel computer.

Thunderbird v1.0
Thunderbird e' sviluppato dagli autori di Mozilla ed e' un client di E-mail gratuito dotato di sistema antispam intelligente, spell checker inglese, estensioni e molto altro.

602 Lan Suite v2004.0.04.1207
602 Lan Suite e' un applicativo di classe professionale per piccole reti locali che consente di condividere la connessione Internet, usare un server Ftp e Http, centralizzare l'email per i vari utenti (sino a 5 per la versione gratuita fornita), condividere un sistema di spedizione dei fax, proteggere dallo spamming email e offrire protezione per la posta elettronica.

AxCrypt v1.6
AxCrypt e' un piccolo programma per la sicurezza personale in grado di comprimere in modo trasparente qualunque genere di file con l'algoritmo AES a 128 bit e di cancellare in modo sicuro i file riservati.

Simple File Shredder v2.0
Simple File Shredder cancella in modo irreversibile i file, in modo che siano irrecuperabili con utility di ripristino.

WinAmp v5.07
Winamp e' il primo e piu' diffuso riproduttore di file musicali in formato Mp3, ora con possibilita' di ascoltare radio e vedere programmi Tv online.

11View v2.5c
Visualizzatore compatibile con 15 formati dotato di varie funzioni, come ad esempio stampa, creazione cursori e icone, conversione di formato e altro.

Oracle ha preso PeopleSoft

Della serie: chi l'ha dura la vince, Oracle si è presa PeopleSoft.
Qui leggete la notizia da Mytech e qui da 01net.
Non commento.

I dubbi sulle società antivirus

Ci sono sulla rete delle leggende che si tramandano da molto prima che la rete si chiamasse internet. una di queste è che i virus sono messi in giro da chi fa antivirus. Obiettivamente, quelli dei cellulari mi sembrano aderenti a questa ipotesi, ma è anche questa una mia ipotesi tutta da dimostrare.
Comunque, ho trovato sul portale 01net un intervento interessante, che copierò qui sotto.
Virus: i dubbi di Pierotti
Il responsabile dell'Ente europeo per la sicurezza racconta di sospetti sulle attività dei produttori di antivirus
Uno dei più grandi luoghi comuni dell'It potrebbe diventare realtà. Quante volte abbiamo sorriso quando qualcuno, spesso inesperto, ci ha chiesto se fosse vero che le società di antivirus erano delle instancabili produttrici di virus? Tante, probabilmente. Adesso però questa possibilità viene avanzata da un esperto, Andrea Pierotti, capo dell'Ente europeo per la sicurezza informatica, che in un'intervista ad Affari & finanza dice: “Stiamo valutando richiami molto seri di enti e istituzioni europee che ci segnalano possibili collegamenti tra alcune società che producono antivirus e la diffusione di quegli stessi virus nella rete”. Pierotti racconta di avere ricevuto in questi giorni una mail di allarme da parte dell'università di Cambridge "riguardo ad attività sospette da parte di alcune società che si occupano di programmi antivirus, e personalmente non escludo che questo problema sia reale”.

Certo che se lo dice un ente importante, non c'è da stare allegri. Il bello è che sto preparando uno speciale sicurezza.

Gli utenti dei Feed

E' da un po' che mi ponevo questa domanda: quanti sono gli utenti che leggono questo blog dal feed RSS? Il post di domenica mi ha fornito una risposta. Infatti, solitamente di domenica non scrivo mai, e quindi il numero di visitatori crolla drasticamente. Domenica scorsa ne ho scritto uno, e ho visto che il numero di visite è cresciuto di oltre 3000 utenti unici. Partendo dal presupposto che non sarebbero passati dalla home page di questo sito, è ragionevole pensare che abbiano cliccato da un lettore di feed Rss. Un bel numero.

Le colpe di Monti e Prodi sui brevetti software

Premessa: non è un post politico.
Ci sono cose in cui in questo paese non si parla, vuoi perchè tocchi poteri forti, vuoi perchè tocchi personaggi di spicco. I brevetti software sono uno di quei casi in cui in Italia la stampa non se ne occupa assolutamente. Perchè è una decisione della Commissione Europea. Uscente. Quindi riguarda, tra gli altri, Mario Monti, commissario definito "antiMicrosoft" e il presidente Prodi, che era a capo della Commissione. Ma come, la commissione che ha bastonato Microsoft ha fatto un favore enorme a tutto quel carnet di aziende che comanda il mondo del software, con Microsoft in testa? Sì.
Infatti, la Commissione Europea ha cambiato quanto approvato dal parlamento europeo e entrerà in discussione tra il 20 e il 22 dicembre dal nuovo Consiglio, come dimostra questo PDF dell'agenda (il punto interessato è il 5).
E' inutile che io ricordi che non ha molto senso creare dei brevetti software, che il post sul racconto di Quintarelli è stato un successone, che davvero è utile parlade dei brevetti il più possibile e che la Polonia è l'unico stato membro che si è opposto con decisione. L'unico su 25.
Che Monti e Prodi siano ai miei occhi colpevoli è incontrovertibile. O sbaglio?
Qui trovate il sito che più di ogni altro si batte e ci tiene aggiornati sulla questione.
Io quel che potevo fare per sensibilizzare sul problema l'ho fatto. Ma come è accaduto sull'Urbani, la gente e il media se ne fregano ampiamente.
Perché c'è di mezzo solo la libertà, anzi, la civitltà umana.
Nostra e dei nostri figli e nipoti. Io gradirei lasciare la terra un po' meglio di come l'ho trovata, o almeno nelle stesse condizioni. Invece la lascerà molto peggio. Pensiamo se l'umanità avesse fatto brevettare il processo di stampa di Gutemberg, oggi dove ci troveremmo? Piuttosto che, ai sistemi economici, mancasse la forza della copia dei progetti dei giapponesi e attualmente dei cinesi?

lunedì 13 dicembre 2004

La sicurezza ai tempi di Google

Mi avete segnalato questo sito johnny.ihackstuff.com per il contenuto delle informazioni. Navigandoci, mi sono reso conto di come la nostra sicurezza, la sicurezza dei nostri dati e delle nostre reti, sia davvero a rischio grazie al potente spider di Google. Infatti, questo sito contiene una vera e propria guida per reperire informazioni private e apparentemente ritenute sicure in rete, sfruttando semplicemnte il motore di ricerca più famoso al mondo. E' necessario registrarsi, ma per chi vuole approfondire sul serio i temi della sicurezza moderna è praticamente una necessità.
Segnalo un trucco vecchio, che serve per visualizzare i siti dove ci sono restirzioni alla navigazione o firewall. Basta usare il servizio di traduzione di Google
http://translate.google.com/translate?u=www.playboy.com&langpair=en%7Cen
dove ovviamente si identifica un sito da vedere dopo U= e le lingue sono identificate da langpair e 7C. Il firewall aziendale vedrà semplicemente una chiamata a google. Pazzesco!

I casi bizzarri sul recupero dei dati

Grazie a Kroll Ontrack, nota azienda che si occupa come core business del recupero di dati da vari supporti, ho trovato una classifica delle cause più strane che si sono presentate nei laboratori dell'azienda a riguardo dei dati e della sicurezza degli stessi. Non è una classifica sui comportamenti errati dell'uomo, ma sui comportamenti strani. Per perdere i dati basta poco, pochissimo, molto meno di quello che si creda.

1 Scongelare prima dell'uso – Un uomo si è presentato a un laboratorio Ontrack consegnando il proprio hard disk in un sacchetto di plastica bagnato. Aveva infatti letto su Internet che una soluzione adatta a riparare un hard disk guasto era quella di chiuderlo in un freezer. Dopo aver provato questo metodo, il cliente ha chiesto ai tecnici di non ridere.
2 Riciclaggio imprudente – Nel far ordine all'interno delle cartelle del proprio computer, un uomo ha inavvertitamente cancellato quelle che voleva tenere. Prima di rendersi conto dell'errore ha ripulito il sistema, svuotato il cestino e deframmentato l'hard disk. Dopo questa esperienza ha imparato a controllare tre volte prima di cancellare un file.
3 Parenti serpenti – Un uomo ha improvvisamente scoperto di non riuscire a riavviare più il proprio laptop senza incorrere nella tradizionale schermata blu di errore generale. Una settimana più tardi suo nipote ha ammesso di aver preso a pugni lo schermo per sfogare le frustrazioni causate dalla lentezza del computer. L'uomo ha rimandato il nipote a vivere con i suoi genitori.
4 Disastro digitale a 5.700 metri – Durante una scalata alpina, l'esploratore polacco Krystof Wielicki ha fatto cadere la fotocamera digitale mandandola in frantumi e danneggiandone la memory card.
5 Sparito in un lampo – Dopo aver trascorso diversi giorni a preparare 1.200 fatture per altrettanti clienti, l'impiegato di una clinica ha visto svanire tutto il proprio lavoro per un fulmine che aveva colpito la cabina elettrica esterna: tutti i file sono spariti, compresi quelli delle fatture appena terminate.
6 Baby blues – Una coppia aveva memorizzato sul computer centinaia di fotografie dei primi tre mesi del proprio bambino. Quando un virus ha colpito il PC, il produttore del computer ha consigliato di ricaricare il sistema operativo, ma la coppia si è dimenticata di salvare i dati.
7 Calamità in costruzione – Durante la costruzione di un fabbricato, una putrella di acciaio è caduta sul computer portatile che conteneva i progetti dell'edificio.
8 Dramma alla toilette – Un uomo si è così arrabbiato per il malfunzionamento del suo portatile al punto tale da gettarlo nella toilette e tirare un paio di volte lo sciacquone.
9 Strada assassina – Salendo in macchina, una donna ha dimenticato il laptop sul tettuccio dell'auto.. Messo in moto il veicolo, il computer è scivolato a terra. La donna ha affermato di aver innestato la retromarcia e udito il rumore di qualcosa che andava in frantumi.
10 Mamma l'ho perso dall'aereo – Un computer portatile è stato schiacciato da un aeroplano. Anche se gli esperti di Kroll Ontrack non hanno capito come sia potuto succedere, questa è stata la spiegazione fornita dal cliente.

In quanti casi è stato possibile il recupero dei dati? In parecchi credo, visto che questi signori sono specializzati proprio in questo tipo di lavoro.
Un consiglio sempre valido: fate sempre un bel back up dei dati, anche se non siete scellerati come quei personaggi della classifica.

domenica 12 dicembre 2004

Una riflessione sul software e sui brevetti

Avevo stampato il raccontino da un po' di tempo, ma tra una balla e l'altra non sono mia riuscito a leggerlo. Era rimasto sommerso da una montagna di carta. Ora l'ho ripreso in mano. Si tratta di un parallelismo tra software e brevetti e l'industria alimentare. Autore è Stefano Quintarelli, mente di i.Net.
Il racconto lo trovate, in pdf, qui. Mi aspetto un bel po' di messaggi al riguardo.
Mi permetto di segnalare, per il 18, dalle 19 alle 13, presso lo Iulm di Milano un incontro sulla brevettabilità del software. Da non perdere. Qui un link riassuntivo.

venerdì 10 dicembre 2004

I suggerimenti di Google

L'ultima trovata di Google è qui.

In pratica, mentre si digita la parola da ricercare, fornisce dei suggerimenti.
Biso direbbe: arguto!

Il regalo di natale digitale. Qual è?

Un sacco di messaggi che mi chiedono qual è il regalo di natale tra i prodotti digitali.
Non ne ho davvero idea, nel senso che non vedo un prodotto sopra tutti, mentre il dvd player lo era certamente lo scorso anno.
Quelli che posso ipotizzare sono:
iPod o un lettore di musica digitale portatile

Il masterizzatore DVD per PC dual layer, visto il prezzo sotto i 100 euro. Io mi sono appena preso questo qui sotto delle Samsung a 79euri tondi tondi.

Una console di gioco, propendo per Xbox che ora rivaleggia ad armi pari con Ps2 e ha una marcia in più su qualche titolo e soprattutto ha Halo2.

I cellulari a colori (qui non mi sbilancio su nessun nome...
Le fotocamere digitali. Anche qui non mi sbilancio, purchè sia almeno da 3 mega pixel.
Fonti interne di una catena mi dicono che stanno andando fortissimo i titoli su dvd. con percentuali mostruose di crescita di vendita rispetto all'anno scorso. D'altronde, si deve risparmiare sui regali, il DVD è un bel regalo da fare.

Advertgames di Tu la conosci Claudia?

Segnalo il gioco sul web che lancia il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Il link è qui.
Mi piace pensare che i giochi diventino sempre di più un sistema di pubblicità interattiva. Questo esempio non è esattamante il prototipo dell'ideona, ma è sempre e comunque un caso da studiare.

Travaglio e Klaus Davi

Non posso esimermi dal riportare un pezzo di Marco Travaglio sull'unità di due giorni fa su Klaus Davi. Vi chiederete che c'entra con un blog di informatica. C'entra, c'entra. Perchè sempre più aziende di questo settore affidano a quest'uomo l'immagine e le pubbliche relazioni. Non faccio i nomi, ma solo perchè sono una persona seria( :) ).
Una precisazione: non si tratta di una mia presa di posizione politica o sociologica, quanto di un premio ad un pezzo che fotografa spendidamente non tanto il personaggio ma il tempo in cui noi viviamo.
Ringrazio il blog di Alberto Biraghi (questo si che è politico) per la segnalazione.
Unità del 8/12/2004 - Santa Klaus - di Marco Travaglio
Incerto se occuparsi dei processi Berlusconi e Dell’Utri, o se invece presentare il suo ultimo libro anche a Porta a Porta avendo esaurito gli altri programmi Rai, lunedì Bruno Vespa ha optato per un caso ben più serio che lacera la società contemporanea: le gemelle Lecciso. Erano con lui, in quell’ora grave, Barbara Palombelli e Paolo Crepet, che distillavano gli stessi alti concetti espressi di solito sul pigiama della mamma di Cogne. Poi, al posto del criminologo Francesco Bruno, c’era Klaus Davi. Gli storici che studieranno l’Italia di inizio millennio si occuperanno, nel reparto peli superflui, di questo eroe dei nostri tempi che riciccia su tutti i canali, a tutte le ore, in tutti i programmi, a discutere di tutto senza dire nulla né aver nulla da dire.
Chi è Klaus Davi? Svizzero, 37 anni, è quel wurstel coi capelli unti, gli occhialini tondi, l’abitino di carta stagnola e la vocina bianca che ride sempre senza spiegare né sapere perché. Si presenta come “massmediologo”, ma nelle redazioni dei giornali è noto da diversi anni, da quando si aggirava come un postulante molesto tentando di piazzare sondaggini su argomenti improbabili e veniva gentilmente accompagnato all’uscita. Poi convinse incolpevoli vip e mezzivip, fra i quali la psicologa Vera Slepoj, ad affidarsi a lui per promuovere la loro “immagine” e cominciò a creare “eventi” intorno a loro, nella speranza di una citazione, o almeno una didascalia. A furia di insistere e di presenziare, entrò a far parte del paesaggio, anche se nessuno capiva bene chi fosse e che volesse. Un po’ come gli imbucati ai pranzi di matrimonio, che i parenti della sposa credono amici dello sposo, e viceversa; intanto quelli mangiano a sbafo. Che cosa sia poi accaduto non si sa. Si sa soltanto che, a un certo punto, l’uomo-wurstel “svoltò”. Continuò a piazzare vip e mezzivip in tv e nei giornali e poi, già che c’era, piazzò anche se stesso. Da quando in tv non possono più metter piede Biagi, Santoro e gli altri criminosi, il Negronetto della massmediologia sbuca in ogni dove come “opinionista” dispensando il suo nulla a piene manine. Perché lui ha questo, di buono: riesce a parlare di tutto con la stessa, enciclopedica incompetenza. Ospite fisso di Quelli che il calcio e del Processo di Biscardi, ma anche di Vespa e di Costanzo, ha addirittura un contratto col Tg3: ogni sera traduce due o tre titoli di giornale dal francese e dall’inglese, impresa così ardua da non poter essere realizzata in redazione, e da imporre un appalto esterno al Davi medesimo. Il quale, la domenica, al Tg3 della notte, balbetta addirittura un “editoriale”. Negli ultimi tempi s’è dato pure alla politica, curando immagini a destra e a sinistra. Il che non gli impedisce di tenere rubriche di argomento televisivo sull’ Espresso e Sorrisi e Canzoni, in triplo conflitto d’interessi. Per non farci mancare niente, ha persino scritto un libro,“Dì qualcosa di sinistra”,dal sottotitolo che è tutto un programma: “Come vincere in politica senza parlar male del Cavaliere”. Per incredibile che possa sembrare, ha trovato persino nei Ds qualcuno che gli desse retta, a riprova del fatto che la “circonvenzione di capace” (definizione di Agnelli) non è riuscita soltanto ad Adornato con Romiti ai tempi di Liberal. La cura Davi, catastrofica per il centrosinistra, si rivela però fruttuosa almeno per Davi. Che infatti viene continuamente invitato nelle tv controllate o possedute da Berlusconi, intervistato dai giornali di Berlusconi, ingaggiato dalle regioni targate Berlusconi (come Piemonte e Lazio). Segno evidente che Berlusconi lo teme come una spina nel fianco. Lui comunque lavora per destra e sinistra: così, mal che vada, vince sempre.
Il 12 novembre, intervistato dal Giornale, Wurstel Man ammoniva la sinistra a guardarsi “dalla sindrome da Michael Moore”, sosteneva che in Rai “sembra di essere all’era Santoro-Zaccaria”, intimava alla Dandini a non invitare più Santoro e invitava l’Ulivo a elogiare la riforma fiscale di Berlusconi e a frequentare Biscardi. Il 5 dicembre, sempre sul Giornale, elogiava Rete4 (“più brillante di Rai3”) e bocciava Rai3 (“una rete ghetto”) e Ballarò, reo di aver invitato un “registucolo qualsiasi” come Ken Loach. Per fortuna alla rete-ghetto rimane un gigante come Davi, che tutto il mondo ci invidia.
“La mission – si legge nel suo sito - della Klaus Davi & Co. consiste nell’assistere il cliente in ogni passo del processo di decisione... A questi plus si aggiunge un nuovo approccio di comunicazione ambientalista... Inizialmente votata alla comunicazione pubblicitaria, al fashion e all’implementazione della brand awareness, si è oggi sviluppata e organizzata nelle divisioni Practice Corporate Communications (Posizionamento/ riposizionamento strategico; relazioni con enti/istituzioni/ altri stakeholder; reputation management; image building), Practice Mass Marketing & Fashion Communications (relazioni con trendsetter, iniziative di co-marketing)...”. Ecco: mentre gli altri dormono, Davi approccia il plus, riposiziona la mission, monitora il fashion e implementa il brand awareness. Fra i beneficiari più prestigiosi delle sue “grandi strategie di comunicazione”, oltre a Rai e Ds, si segnalano i Giovani Imprenditori, la Fiat Auto, ma soprattutto i reggipetto Wonderbra e il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo Imballaggi Cellulosici. Senza dimenticare il Consorzio Prosciutto S.Daniele che, per motivi autobiografici, è il suo preferito.

Ancora su Ibm e Lenovo

La discussione sui PC è ai massimi storici sulla rete. Non c'è sito, non c'è giornale che non parli di come il mercato dei PC sia fermo, che diminuisca negli anni, e di come l'uscita di scena di Ibm sia un segnale forte.
Io ho un'altro punto di vista. Che non necessariamente deve essere giusto.
Lenovo passa dal nono posto nella classifica mondiale per quote di mercato al terzo. Di colpo, avrà una rete commerciale prensente in 160 (?) paesi. Sempre di colpo, Lenovo si troverà fortissima nelle pubbliche amministrazioni di un sacco di paesi e affronterà per la prima volta anche il mercato delle grandi aziende. E Ibm si tiene i server su piattaforma PC (che non ho mai capito perchè non li contano più come PC), un mercatino da qualche milione di pezzi all'anno.
I computer, contrariamente a quanto sostenuto gli scorsi anni da Bill Gates, non sono diventati una commodity e continueranno a non esserso per i prossimi anni. Per questo motivo, se leggiamo i dati di mercato, si scopre che l'informatica va a due velocità. Da una parte i pc brandizzati e dall'altra quelli non brandizzati. Oggi, quelli non facenti parte di gruppi internazionali hanno un peso importante. Domani credo che sarà molto più difficile, visti i margini sempre più ridotti. Le prime tre aziende di PC per vendita sono dei gruppi titanici, con presenze capillari sul pianeta e con economie di scala molto forti. Non so se schiacceranno il mercato, ma di certo, oltre a Dell, HP e Lenovo, va aggiunta Acer. La quale si differenzia moltissimo dalle priem tre ed è quella in più forte ascesa. Ha una politca di prodotto aggressiva, segmentata e con posizionamenti precisi, offre soluzioni per aziende e consumer, ha una politica di introduzione delle innovazioni precisa e determinata, ha dei prezzi accessibili. E' il marchio che cresce di più e che domina il segmento più importante: i portatili. Questo cosa significa, in buona sostanza? Semplicemente che se c'è solidità nei prodotti, competenza nell'assistenza, prezzi buoni e una rete vendita aggressiva c'è ancora molto spazio in questo mercato. Su scala mondiale, ma anche su scala nazionale. Quanto conta l'assistenza tecnica sui prodotti? tanto, oppure un euro all'anno on site? Questo mondo è troppo vincolato da operazioni finanziarie piuttosto che da presupposti reali. Per mantenere le quote di mercato si fanno dei numeri "cinesi". Ora che arrivano i cinesi bisognerà inventarsi altri numeri. E questa volta dovranno essere veri.

giovedì 9 dicembre 2004

Una domanda: Lenovo ha acquistato i PC di Ibm o ...?

Leggendo con attenzione il comunicato di IBM, sembra quasi che l'affare l'abbia fatto Big Blue, che si è presa il 18 e passa percento di Lenovo, produttore cinese di computer e quant'altro...
Non esce quindi dai PC, ma cede la mano ad un compratore interessato. Inoltre, il 40% della forza lavoro di IBM sui PC è già in Cina, e solo il 25% negli USA.
IBM si sbarazza di un ramo d'azienda, ma di fatto estende i propri servizi anche a Lenovo, che è il vero business attuale e del futuro. HP e Dell hanno un concorrente più agguerrito da affrontare, con la forza di IBM alle spalle. Ma in quanti lo hanno detto? Dove lo leggerete? Ibm non è morta, ha solo spostato la voce nel bilancio. ovviamente a suo favore.
E si è scrollata di dosso i debiti.
E ha un partner/socio in Cina che è un colosso.
Mica male come operazione. In barba a tutti!

Mr Skype

Ho incontrato Mr Skype, ossia il Ceo di Skype Niklas Zennstrom. Il tipo mo sembra sveglio. Ha fatto un accordo con Plantronics e con CDC (computer discount) per la commercializzazione in Italia.
Skype usa in modo intelligente il tanto vituperato P2P. E funziona facendo risparmiare tanti soldi di telefono. Lo scaricate qui.
Qui sotto un piccolo video per la connesione broadband con Niklas.









La sicurezza on line e le banche

Per tutti coloro che non hanno ben capito i rischi che si corrono a rispondere a email farlocche e come gli hacker stanno organizzandosi per rubare informazioni, vi rimando a questa pagina di Secunia.

PS Il post era del 6 dicembre ma non è stato pubblicato da Blogger per i soliti problemi, presente solo nel Feed Rss di Atom (non chiedetemi perchè perchè se lo chiedono a Blogger!), vi rimando ad un ottimo pezzo apparso ieri su ZeusNews ad opera di Paolo Attivissimo.

Una domanda a Sky

Molti siti e molte associazioni di consumatori parlano da tempo di Sky e della sua offerta. Io vorrei soffermarmi su di un punto: perchè non ha mai predisposto una carta servizi per gli abbonati. Questo è un fatto curioso che merita attenzione, più di tutti gli altri.
La garanzia per i consumatori è sancita per legge.

Professione informatico

Se il tema delle soluzioni informatiche è ancora vivo nella mia casella email, vorrei soffermarmi un po' sulle figure professionali informatiche. Le aziende, l'ho già detto, non trovano personale preparato. Le scuole e le Università non sfornerebbero personale sufficiente. Ma ne siamo sicuri?
Lìho già detto una volta: non ha senso prendere un laureato per fargli fare il programmatore, come non ha senso pretendere che un laureato sappia programmare. Ad ingegneria, si esce ingegneri informatici con tre esami di programmazione più la tesi (che può essere teorica). Solo che un esame è di teoria, in cui si deve implementare un solo algoritmo. Siamo sicuri che le aziende abbiano bisogno di questo? Poi, a fianco di chi dovrebbe formare sul serio, c'è una pletora di aziende che dicono di fare dei corsi avanzati, ma che in realtà sono degli avanzi di corsi.
Mi chiedo: è un problema di formazione o di formatori? Perchè troppi si dicono esperti formatori, poi partecipi ai corsi e non impari granchè... Se tremila persone vanno al Forum a sentire gli speech tecnici Microsoft, roba piuttosto tosta, al di là delle chiacchere di Bill Gates, vuol dire che gente che ci capisce in Italia ce n'è. E ce n'è moltissima di più per quanto riguarda l'open source. Ed è gente che con la programmazione ci campa.

mercoledì 8 dicembre 2004

I problemi a postare...

Ho ricevuto un'email da Blogger, che fornisce il servizio di questo blog. Ebbene, si scusa ripetutamente dei disservizi di questi giorni, dovuti al traffico anomalo che questo blog ha rispetto alla media. Se dal punto di vista della pubblicazione i problemi sono stati risolti più di un anno fa, non grazie a MrReset ma ad altri e più famosi blog oltreoceano, la parte di inserimento dei post ha dei problemi di time out, dovuti al fatto che sono davvero lontano dalle macchine e quindi i tempi di accesso si alzano e finiscono per non permettere di aggiornare il blog.
Si stanno cercando delle soluzioni: mi hanno fornito un proxy apposta per connettermi, hanno spostato i contenuti su un'altra macchina, ma mi pare che ancora siamo lontani dalla soddisfazione.
Io invio i messaggi via email, ma anche in questo caso non sempre arrivano a destinazione. Insomma, è un disastro... Nel frattempo qualche italiano si è fatto vivo per acquistare questo blog o per aiutarmi... Mi stan venenedo dei dubbi.

Pc IBM con gli occhi a mandorla

Bè, adesso è proprio ufficiale (Sito Ibm): Lenovo ha acquisito la divisione Personal Computer di IBM pare per 1,25 miliardi, 650 milioni in contanti e il resto in azioni. Lenovo diventa così teoricamente il terzo produttore di PC dietro soltanto a Dell e Hewlett Packard. IBM diventa così proprietaria del 18,9% di Lenovo, ovvero il secondo azionista. Alcuni analisti dicono che la spesa potrebbe gravare sensibilmente su Lenovo, altri hanno confidenza nella grande abilità di Liu Chuanzhi, presidente e fondatore di Lenovo. Non per nulla nel 1984 fondò la Legend (poi Lenovo) per produrre Pc con un investimento iniziale di 23mila dollari e divenne comunque in pochi anni una delle compagnie cinesi di maggior successo. Se son rose, fioriranno.

martedì 7 dicembre 2004

I PC di IBM

Sto leggendo da tutte le parti la storia che IBM sta vendendo la sua sezione PC. E' vero, ma lo si sapeva da un po'. Lo stupore deriva dal fatto che un'offerta è arrivata da Lenovo, azienda partecipata dal governo cinese. Azienda sconosciuta agli americani, ma conosciuta in far east ed Europa (è sponsor di Torino 2006 e lo si sa da un paio d'anni). Ma questo non è il punto.
Ci si domanda perchè IBM esce dai PC, visto che li ha inventati. La risposta è molto semplice: non è più un mercato redditizio.
Il motivo? Perché ci sono margini ridicoli, costi di stoccaggio e di assistenza elevati, continui investimenti. Chi ha creato, negli anni, una rete di vendita ottimizzata ha acquistato quote di mercato e garantito margini, per sè e per la filiera. Chi non l'ha fatto non ce l'ha fatta. In fondo, senza andare troppo in là, basterebbe controllare quanto è avvenuto a Tecnodiffusione e alla sua fabbrica ad Ivrea. D'altronde, il mercato dei PC è strano: quanti si possono permettere di fornire assistenza tecnica on site per tre anni con un canone di un euro all'anno? Acer o Dell dominano perché hanno fatto scelte oculate, la prima in oriente e qui da noi, la seconda in Nord America. Gli altri arrancano e cercano di arrangiarsi come possono. Finché possono. Ibm ha, secondo me giustamente, deciso che non ne vale più la pena. Non mi sembra un problema.

lunedì 6 dicembre 2004

Problemi di connessione

Quattro giorni di inferno per la connessione al blog. Sto provando per l'ennesima volta via web...

giovedì 2 dicembre 2004

I link e i blog

Il post di ieri sulla libertà di link ha posto una vecchia questione a questo blog: perchè insisto a non volere i commenti e i link ad altri blog.
Il concetto è semplice, l'ho detto più volte, ma probabilmente molti "ultimi arrivati" a Mr Reset non lo sanno. Io i commenti non li voglio perchè preferisco avere un contatto via email, discutere e anche venire insultato via email. Non mi piace che ci siano messaggi di altri nel mio blog, a meno che non decida di metterceli. Questo mi permette di controllare il flusso di informazioni ed evitare la controinformazione involontaria. E' una mia scelta quella di non volere i commenti. Non è un consiglio e non è necessario che altri assumano la medesima posizione. Ci mancherebbe altro.
Se poi una discussione o dei commenti sono interessanti, li inserisco nei post. Senza problema.
Immagini i commenti ad alcuni post caldi, come quelli della Urbani o sull'inutilità di alcune soluzioni software. Il meccanismo dei commenti avrebbe certamente generato un numero di page view rilevante, una selva di messaggi, ma poi chi avrebbe avuto il tempo e la voglia di leggerli, rispondere, commentarli, riportare il discorso su toni civili, evitare le litigate tra "commentatori" e via di seguito. Questo blog riceve tutti i giorni un bel numero di email, a seconda di quanto accade nell'Ict e di quello che scrivo. Se diventassero commenti, si avrebbe un aumento di quattro cinque volte (pensare solo di aprire il programma di posta, e scrivere il messaggio sconsiglia l'uso per puro divertimento).
Sui link ad altri blogger, devo ammettere che non li metto perchè ritengo che per uscire dal guscio, i blogger devono finirla di autoreferenziarsi e pensare solo alla propria comunità. Se i blog, come sostiene David Weinberger su l'Espresso, stanno assumendo i connotati di fonte di informazione autorevole (?), devono necessariamente cambiare percorso. C'è chi lo ha capito e chi no, chi lo vuole capire e chi no. Ma non è un problema. Solo il tempo ci dirà qualcosa di più interessante... Intanto vorrei dire un paio di cose sul premiowww, che vede questo blog in finale. E' un segnale importante per i blog italiani. Questo ha scatenato qualche gelosia. Ma invece io avrei detto che questo blog ha avuto fortuna ed ha un grande seguito da parte di "player" del settore a cui mi rivolgo. Cerco di alimentare le discussioni e fornire delle segnalazioni, ma non è esattamente, quindi, un blog in cui uno raccoglie i suoi pensieri a ruota libera. Sul fatto che, arrivati a questo punto, mi piacerebbe vincere, non ci piove! Ma devo ammettere che è già un bel successo così e devo dire che ho già raccolto le mie soddisfazioni. E in modo del tutto inaspettato. In fondo, in finale mi scontro solo con dei titani da milioni di utenti... Però Davide contro Golia è un qualcosa che mi piace e mi stuzzica.

mercoledì 1 dicembre 2004

La libertà di link esiste?

Si parla poco di Legge Urbani, si parla poco di Brevettabilità del software, si parla ancor meno della libertà di link. Qualcuno liquida il problema facilmente, parlando di link a materiale "non regolare" come reato (anche in Italia ci sono stati casi simili, ancora non passati in giudicato). Il link rappresenta internet nella sua intierezza. Niente meglio del link può spiegare cos'è internet. Immaginate il web senza i link? Si chiamerebbe giornale. Che differenza ci sarebbe: qui digiti un url, là vai in edicola. Che ci sia un problema etico sui link proposti da un sito o che rimandano ad un sito è certo, un problema spinoso, ma nulla ha a che fare con la libertà di linkare ciò che si vuole.
Per dare forza a questo concetto, spiego sempre a tutti che c'è più di un'azienda quotata in Borsa che offre servizi di ricerca su link e su pagine contenenti materiali piratato, irregolare, comunque non legale. Queste aziende si chiamano Microsoft, Google, Yahoo, solo per fare qualche nome, ma potrei dire Telecom Italia o Tiscali e potrei andare avanti. Si tratta di aziende che hanno un motore di ricerca. Che spia il web. E trova materiale piratato e piratabile. Lo linkano nel proprio sito? Allora sarebbero colpevoli, secondo me, tanto i siti che fanno solo quello di mestiere. Non importa se è fatto scientemento oppure no, se la selezione è manuale o automatica. A me utente, il link ha lo stesso peso e lo stesso valore.
Moralmente c'è differenza tra Enkey e Msn search, ma nella pratica, il risultato finale è lo stesso. Su internet si tendono ad amplificare i concetti, un po' per paura, un po' perchè è un mezzo in cui l'informazione si propaga rapidamente.
bisognerà che se ne tenga conto.

Amd innamorata del mediterraneo (e dell'Italia)

Andando a leggere i nomi in codice dei prossimi processori Amd, si scoprono nomi quali Troy (che è meglio non tradurre, come hanno fatto per il film, altrimenti i motori di ricerca mi declassano il blog!), Atene e Venere. Gli Opteron diventano Egitto, Italia e Danomarca, per i notebook i nomi sono Lancaster, Newark e Georgetown. I processori a 90 nanometri Fx 64 avranno i nomi di San Diego, Venezia e Palermo. Anche Roma avrà il suo processore, sebbene nel nome in codice: 90 nanometri a basso voltaggio. La sede italiana, è bene dirlo, è a Milano.
Segnalo questa pagina che spiega il ruolo di Amd 64 nella registrazione musicale, che vede molto impegnata l'azienda in questo periodo.

Qui sotto un video, che dimostra come i processori potenti di nuova generazione aiutano nei processi di registrazione audio. Non è pubblicità!









Skype e Kazaa

Molta preoccupazione intorno a Kazaa e Skype. Oggi incontrerò il fondatore di Skype e cercherò di andare a fondo alla questione. Vedere Kazaa come il demonio non è intelligente e non aiuta nessuno. Lo dice uno che non ha mai usato il programma in questione sul serio, l'ho solo provato e testato.
La via del P2p va regolamentata, non distrutta.

Nuovi standard DVD

A ottobre il formato Blu-Ray, sostenuto da molti grandi produttori di hardware, era stato scelto da importanti studios cinematografici come 20th Century Fox, Columbia Pictures, Metro Golwin Mayer e Sony Pictures. Ora è arrivata la riscossa del formato HD-DVD sostenuto da Toshiba, Nec e altri. Infatti è stato scelto da Warner Bros, New Line Cinema, Universal Picture e Paramount Pictures (che pare averci ripensato, quindi). L'annuncio arriva da Toshiba spiegando che Time Warner l'ha scelto per le sue doti di qualità e affidabilità nel tempo. Hollywood ha sempre optato per la standardizzazione, per ovvi motivi di mercato: chissà cosa succederà ora. Per il momento i primi lettori commerciali HD-DVD sono attesi per la fine dell'anno prossimo, per cui c'è tempo!

martedì 30 novembre 2004

Adsl

Siccome Blogger è down, provo a mandare questo post via email. Sperando in bene, perchè chissà poi quando potrò rieditarlo o cancellarlo.
Moltissimi mi chiedono se esiste una cartina della copertura dell'Adsl sul territorio italiano. L'ho trovata su Libero.

C'è la rete di Libero in verde, e quella di Telecom Italia in rosso. Ovviamente, dove c'è Libero/Wind/Infostrada c'è anche Telecom.
E' racchiusa per regione, poi per provincia, mostrando tutti i comuni. Questo è un buon sistema per monitorare la situazione.

lunedì 29 novembre 2004

I giovani e la lettura

Prendo spunto da Wired per fare un piccolo commento sulla lettura dei giovani. Leggete quel pezzo perchè è interessante.
I ragazzi di oggi, quelli che hanno accesso ad internet, leggono e si informano in modo alternativo rispetto ai genitori. La prima fonte è Google news, dove leggono i titoli. Poi ci sono i blog, i rmandi dei blog e quindi le home page dei quotidiani. Hanno free press tra le mani e consumano i siti di notizie sportive, di gossip e di musica.
Quindi non solo P2p e chat. ma anche dal P2p e chat traggono informazioni, si formano le idee, pensano.
Sms a profusione, per lo più futili, sono esempi di lettura e di scrittura. Che cambieranno il modo di pensare delle generazioni future. Anche solo il concetto di email ricca dovrebbe far riflettere. E' un po' quello che è accaduto alle generazioni precedenti, influenzate non più dalla carta stampata ma dalla TV.
Il problema è che sull'argomento leggo solo le solite quattro fregnacce. Invece andrebbe approfondito. Ma non saprei indicare un nome che potrebbe farlo seriamente.
E' grave?

Ancora sulla brevettabilità del software

E' interessante vedere i messaggi che mi arrivano catalogati per argomento. Infatti, mi sono fatto un piccolo foglio di calcolo per monitorare, a mano, i messaggi e così contare fisicamente gli argomenti toccati dai messaggi. Ed è stranissnomo notare che tra venerdì e sabato mi avete scritto a riguardo della brevettabilità del software, pur che io non abbia scritto una virgola, ma citando comunque i miei vecchi commenti.
Probabilmente in rete è arrivato qualche rimando, per cui non sto a preoccuparmi dei motivi, ma mi piaciono le teorie che stanno saltando fuori.
La brevettabilità del software, per tanti, è un falso problema: chi mette a disposizione il sorgente originale e con quali prove di tempo e di utilizzo? E chi decide? Per tutti quanti, in sistanza, si configura un problema tipico del "più grande si mangia il più piccolo", per cui si va in tribunale per sfinire il più piccolo che, non potendosi accollare le spese, cede.
Probabilmente nel nord america è così.
Poi c'è tutta una scuola di pensiero sull'uso di software libero nelle Pmi. Praticamente tutti i messaggi che ricevo a riguardo mi spiegano che il software libero aiuta ad abbattere i costi nelle Pmi, soprattutto nelle piccolissime, con parecchi esempi.
Ormai lo sanno tutti che sono così dentro al software libero che ho una distribuzione Linux che gira in parecchie scuole milanesi (gratuitamente). Ma sul fatto che per le piccolissime aziende il software libero sia una scelta azzeccata c'andrei cauto.
Nella media azienda, comunque quelle con almeno una quandici di addetti, è ipotizzabile la presenza di una persona preposta ai problemi hardware e software, quindi è possibile adottare software libero e sistemi operativi Linux, proprio perchè al sorgere di un problema c'è qualcuno in grado di risolverlo (forse).
Per le piccolissime aziende, queste competenze non è detto che ci siano, per cui l'imprenditore non deve avere la preoccupazione anche del software e del PC e gli standard sono assolutamente auspicabili. Può bastare OpenOffice.org per scrivere a far di conto, ma se si ha bisogno di un software per i codici a barre o per qualsiasi evenienza, è ovvio che utilizzare Windows facilita la ricerca, l'installazione, l'uso. Se si deve installare una stampante, un masterizzatore o uno scanner, dove trova le istruzioni per Linux, e i driver. Deve chiamare qualcuno, quindi pagare.
Sono qui per essere smentito, per avere casi diversi. Per avere soluzioni diverse.

venerdì 26 novembre 2004

Rfid secondo Etnoteam

Durante la Microsoft Technical Conference ho girato un video con Marco Zamperini, responsabile Ricerca e Sviluppo di Etnoteam (scusami se l'incarico non è preciso!).
Di fatto, Etnoteam a messo a disposizione la tecnologia Rfid, quindi a radio frequenza, per facilitare il contatto tra aziende e partecipanti, in quanto bastava strisciare la tesserina per far passare i dati alle aziende, senza scambiarsi biglietti da visita o altro.
Finalmente una soluzione Rfid funzionante per una grande partecipazione di pubblico (credo che siano stati 4000 i partecipanti all'evento, ma non vorrei aver detto una castroneria).
Una soluzione italiana. Una soluzione funzionante. Una soluzione efficiente. Una soluzione dai costi ragionevoli.
Insomma Rfid inizia a muoversi dai laboratori e a trovare degli sbocchi. Anche da noi. Alla faccia di chi dice che è una porcheria, che costa troppo, che è inutilizzabile.
Per connessioni BroadBand (ma anche per connessioni lente, con un po' di pazienza).









Il FuturShow

Premesso che tutti quelli che ho visto in questi giorni, parlando del FuturShow, hanno avuto un'unica risposta, prendo spunto da un messaggio postatomi da Daniele, che riprende a sua volta un articolo apparso su La Stampa, firmato da Anna Masera. Per leggibilità, Daniele scusami ma ho posto le tue considerazioni in fondo, sempre in corsivo. Poi ci sono i miei commenti. Si tratta di un'intervista a Claudio Sabatini, il fondatore, motore e creatore dell'evento.
[...]Perchè «questo comparto non si può relegare a una carrellata di prodotti».
Come è andata?
«Milano ha colto la nuova formula: gli oltre 60 luoghi sparsi nella città sono sempre stati affollati. Ma soprattutto, è stata una sfida entusiasmante».
Cosa ha funzionato di più?
«Declinare le tre T di Richard Florida (Tecnologia, Talento, Tolleranza): a giudicare dall’accoglienza del pubblico e dei partecipanti, è piaciuta l’idea di puntare sui progetti, sui personaggi e sulle idee, e non sui prodotti. Abbiamo dimostrato che una fiera può diventare un luogo di incontro sociale. Le aziende e le istituzioni hanno capito e ci hanno seguito. Hanno riflettuto sul modo di comunicare innovativo».
[...]
Che cosa ha funzionato di meno?
«Economicamente non chiudo in attivo, ma me lo aspettavo: è stato un investimento che mi ha ripagato con la soddisfazione. Questo è il primo anno, conto di rifarmi in futuro».

Da qui i commenti di Daniele.
La ICT, per definizione, offre una carrellata di prodotti. Non può far fare altro. Possono essere prodotti utili, inutili, ma sempre prodotti. Se perdiamo questo punti fermi non so dove potremo capitare. La tecnologia non si mischia facilmente con la filosofia.
La formula di fare un qualcosa al di fuori della fiera è una bella idea, ma che non porta nessun valore aggiunto ai prodotti e alle aziende. Se poi lo spazio in fiera è lasciato al vuoto di Assolombarda o all'Onu... Che in fiera ci siano stati degli incontri sociali è tutto da dimostrare. Per altro, ci sono stati degli scontri tra chi entrava nelle tende e chi ne usciva. FuturShow è qualcosa di inutile, ma soprattutto dannoso per il sistema informatico italiano. Non ha senso parlare a vanvera, nemmeno Bill Gates mi pare che abbia avuto qualcosa da dire di sensato. Le aziende vendono prodotti. Poi il marketing ci può mettere qualcosa. Ma si vendono prodotti. In qualsiasi caso, di idee al Futurshow non ne ho viste. Per niente.

Ok, adesso provo a dire qualcosa.
Allora, il FuturShow non è mai stato un evento importantissimo, fondamentale per il mercato italiano. Ma secondo me esiste un'esigenza per le aziende che si occupano di prodotti consumer e da parte dei consumatori-clienti-utenti, ed è una grande opportunità. La formula del FuturShow è innovativa e sbalorditiva, tanto da far parlare qualcuno di scandalo e altri per sbertucciarlo a causa del "vuoto candore" degli spazi.
Sabatini voleva colmare questo spazio, in una sede adeguata che non sia Bologna, lontana dalle aziende high tech. Ha avuto coraggio, c'ha messo la faccia e Microsoft c'ha messo Bill Gates. Ha fatto un gran bel "can can" con uno sforzo sostanzialmente limitato.
Con tutto contro. E con una politica di prezzo aggressiva.
I numeri dei visitatori hanno dato ragione a Sabatini. Per le aziende non saprei, ma il costo contatto è stato ridicolo. Dipende poi come un'azienda ha deciso di impostare il proprio spazio-tenda. E qui si vede la differenza tra aziende serie e aziende che stanno in piedi per miracolo.
Una volta stanziato il budget per partecipare, fatto trenta, si può fare trentuno cercando di allestire gli spazi. Alla fine, Milan e Inter, che con FuturShow e le tre T erano probabilmente le aziende che c'entravano meno, hanno cercato di inventarsi qualcosa. Ma quante aziende non sono state in grado di andare più in là di una vetrinetta con i prodotti.
Il problema, quindi, è sempre il solito: chi ci mette la testa e chi no. Indipendentemente da chi organizza le fiere e come le allestisce. Anche perchè, chi l'ha fatto, la gente dentro la fiera e in giro per Milano ce l'ha portata. Quindi ha fatto il suo lavoro e ha vinto la sua sfida.
Se poi la sfida non era quella delle aziende o dei consumatori è un altro paio di maniche.
Alla fine a novembre-dicembre, negli anni novanta, c'era Abacus. Si trattava di un evento consumer. Il periodo è quello giusto. Del FuturShow, qualche idea è stata ottima. Qualcuna è stata buona, diverse erano sbagliate. Ma credo che nessuna fiera abbia avuto un successo tale in termini di partecipazione di pubblico e di aziende.
Se con Smau facessero gioco di squadra ...

giovedì 25 novembre 2004

Amd 64 Dual Core dal vivo

Ho girato un piccolo video alla Microsoft Technical Conference sul primo server che montava processori Amd Dual Core.
Per connessioni BroadBand (ma anche per connessioni lente, con un po' di pazienza).









Msn Web Messenger e il blocco dei pop up

Non vedo l'ora di rivolgere questa domanda a Maruzzi: perchè Microsoft ha introdotto il bloco dei pop up di pubblicità in Windows Xp Sp2 e poi, nei servizi che andrà ad offrire, chiede lei stessa di rimuovere tale blocco?
Ma andiamo per ordine. A questo indirizzo trovate Messenger in versione browser, in italiano. Se si ha installato il Service Pack 2 di Xp, compare questo messaggio:
Per utilizzare MSN Web Messenger è necessario che le finestre popup siano consentite per questo sito Web. È stato rilevato che sul tuo computer uno o più programmi non permettono alle popup di aprirsi. Per sapere come riabilitarle consulta le istruzioni del software che le blocca (es. Windows XP Service Pack 2, MSN Toolbar ecc).
Possiamo dirlo che, in nome della pubblicità, Microsoft passa sopra alle rassicurazioni degli utenti. Ovviamente il sistema si accorge dei sistemi sia su Explorer che su Firefox.
Comunque, è meglio che segnali come si fa togliere la protezione dei pop up solo per questo sito.
Da Explorer, menu strumenti, scelgiere blocco pop up, quindi disattiva blocco pop up. Per riattivarlo si può procedere allo stesso modo. Il mio consiglio è scegliere prima di togliere in modo temporaneo, poi selezionare la voce attiva pop up da questo sito.
Se si usano altri sistemi, è bene vedere come rimuovere i pop up (ammesso che si voglia usare il servizio).
Comunque pare funzionare bene, ed è comodo, soprattutto se si vuole usare Messenger e non si è al proprio computer.
Maruzzi poi ci delizierà con il suo search, promettendo di mostrare la sua bontà già in beta...

mercoledì 24 novembre 2004

E-commerce, Europa, Usa e Italia

Le società del Regno Unito lo scorso anno hanno raddoppiato le vendite su internet, rispetto ai dodici mesi precedenti. Il valore delle vendite online tra aziende è svettato da 19 mld di sterline nel 2002 a 39,5 mld nel 2003.
Secondo un gruppo di ricerca, la Gran Bretagna è la maggiore economia d'Europa per l'e-Commerce ed ha già quasi superato, in alcuni casi, gli Usa. La spesa netta al consumo per utente internet in Gran Bretagna ammonta a 310 sterline all'anno.
Negli Usa, la spesa media è di 405 dollari. In Italia siamo a 24 euro. Sono dati del 2003. Ma se teniamo presente che si prende in considerazione tutto l'e-commerce, siamo messi davvero maluccio. Sarà colpa delle frodi? Sarà colpa della scarsa comunicazione? Sarà colpa di pochi player sul mercato?

Wireless Forum

Segnalo che oggi, al Crown Plaza di San Donato, si terrà il Wireless Forum. Ci farò un salto, non per altro, perchè il mobile games mi sta attirando moltissimo. Visti i relatori, non credo che ci sia molto di cui parlare, ma non si sa mai.

martedì 23 novembre 2004

Tin.it lancia i 56K veloci e 2 GB di mail

Non poteva farsi attendere la risposta (?) di Tin.It alla proposta di Wind/Libero di concedere una navigazione più veloce sulle normali linee commutate ancora usate da moltissimi utenti in Italia. Lo scorso 16 novembre (per questo il punto interrogativo...) ha infatti presentato la nuova offerta Tin.It Free che dovrebbe garantire una navigazione sino al 300% più veloce su linee commutate (56K) e ISDN. C'è però una differenzal'utente può scegliere tra la versione Fast del servizio che costa 1,90 Eurocent al minuto in fascia intera e 1,09 Eurocent in fascia ridotta più scatto alla risposta di 12 Eurocent. L'utenza "normale", non accelerata, ha lo stesso costo al minuto di quello Fast ma con uno scatto alla risposta di 6,19 Eurocent invece di 12 (sempre Iva inclusa). Inoltre è possibile attivare gratuitamente (per tutti gli abbonamenti di accesso Tin.it) il servizio (in fase di test) Maxi Mail che prevede oltre 2 GByte di spazio per inviare e condividere allegati di grosse dimensioni per posta elettronica.

Internet Explorer sotto il 90%

Avevo parlato di Firefox solo qualche giorno fa, suggerendo di provarlo perché è davvero un buon browser. Ora leggo su OneStat che per la prima volta negli ultimi anni il browser di Microsoft è sceso sotto il 90% degli utilizzatori del Web. La causa? Sì, proprio una clamorosa ascesa di Mozilla Firefox, che si attesta a quasi il 4,6%, seguito alla distanza da Opera (1,3%) e Safari (0,9%). I dati sono confermati anche dalla società WebSide Story. Non avevamo visto male in Firefox...

Libero e Internet veloce sul telefono

L'idea non è geniale, è in circolazione da un po' ma Infostrada ha il merito di riproporla, gratuitamente per i propri clienti, in un periodo in cui è particolarmente accesa la polemica sulla copertura dell'Adsl in Italia.
Infatti, Libero propone una connessione Dial-Up per navigare: Internet Gratis 6X. Con una velocità sei volte superiore rispetto ad una navigazione tradizionale, Wind vuole andare incontro a tutti quei clienti che attualmente - e chissà per quanto tempo - non sono e non saranno serviti dal broadband DSL.
E' una proposta ancora in fase sperimentale, ma promette al navigatore tradizionale di migliorare significativamente i tempi di navigazione utilizzando il solito numero internet 702-7020000 a tariffa particolare e locale in tutta Italia senza costi aggiuntivi.
Il sistema utilizza la compressione dei dati prima della loro trasmissione sulla linea telefonica, decompressione di questi quando giunti sul PC del navigatore.
In pratica, è necessario un software, il Web Accelerator solo per PC o Mac.I benefici sono:
il testo delle pagine web verrebbe compresso 6 volte (6X);
i messaggi e-mail ed allegati fino a 4,5 volte (4,5X);
il download di file e programmi fino a 5 volte (5X).

lunedì 22 novembre 2004

DVD killed the VCR star

Dixon, importante catena inglese di elettronica di consumo, ha deciso di togliere dai listini i videoregistratori, così da non averne più a scaffale già per Natale.
Ho verificato la notizia: è vero!
Uno dei prodotti di maggiore successo nel tempo viene definito morto, portando cifre da capogiro per dimostrarlo. Il DVD ha massacrato il videoregistratore (nel Regno Unito), con 40 a 1 di rapporto di vendita e con un calo significativo di cassette vergini e con film vendute.
Da noi non è così.
Ho posto, un attimo fa, una domanda: e le TV combo con Vcr le togliete dal listino? Vi terrò aggiornati...

Gates e Fabio Fazio

Un bel po' di messaggi che mi arrivano su Bill Gates in Italia. Ebbene, moltissimi lo hanno visto in TV, da Fazio su Rai Tre.
Qui ha detto una cosa sola interessante, che potremmo sottoscrivere. Microsoft fornisce prodotti e non cerca di influenzare la gente, come fa ad esempio un'azienda come quella di Murdoch (preso da Repubblica).
Ci sarebbe qualcosa da dire al riguardo, sul perchè ha tenuto un discorso in Assolombarda con Montezemolo e soci.
Ma in generale, Microsoft è forte perchè fa o ha fatto, sempre in generale, dei prodotti che nel bene o nel male funzionano. E ha un buon marketing.
Poi ci sono i casi. Ma questo è bene ricordarlo quando si parla di Bill Gates.
Oggi, secondo me, Windows è un po' a fine corsa. Infatti l'azienda è impegnata in altro, come telefonini, PC in salotto, palmari, ...
Bill Gates è l'uomo più ricco, ma non è l'uomo più cretino del mondo!
Ai programmatori alla Technical Conference non aveva niente da dire: perchè siamo in una fase di stallo. Non sono ancora state prese le decisioni definitive per Longhorn (tranne la sua personale di tagliare il file system nuovo). Punta su integrazione, compatibilità, sicurezza e governabilità del software. Le armi in più che ha rispetto a Linux.
Lo sa. Le usa. Altro che stupido, come sto leggendo in giro.
Vede più in là del nostro naso. E segue una strategia. Linux inizia ad infastidire sul serio Microsoft. Ma Linux non è una soluzione, è una filosofia. Ed è lì che Microsoft intende andare a picchiare.
Novell e Ibm ancora non se ne sono accorte. Figuriamoci gli altri...

Multa a Telecom Italia

Più delle parole, è meglio il video. Comunque per l'azienda una mazzata.
Da Ansa Business. Per connessioni Broadband.
Premere Play per avviare il filmato.









La "Urbani" e il suo percorso

Siccome mi piace pensare di non essere tra i pochi che si ricordano delle modifiche promesse del Ministro in aula al Senato, segnalo un link a ZeusNews.
Ricordo che non è un problema politico, di maggioranza o opposizione. Ma di diritti.

Un po' di posta sul FuturShow

Anna mi scrive dicendo che ... è una delusione tale che non immaginavo nemmeno si potesse fare un'esposizione così brutta[...] Alla fine, Microsoft si prendeva un salone qualsiasi, ci metteva i media center e otteneva lo stesso risultato. Per gli altri inscatolati non ci sono speranze...
Claudio articola il pensiero.
... io sono andato ieri e, ti assicuro, non c'era nessun bagno di folla!
Il fatto che ci comunchino che hanno dovuto chiudere per 20 minuti le entrate è solamente dovuto al fatto che negli stand la gente non poteva fermarsi.
E questo per il ben noto gusto dello stand incellophanato. In pratica: meno possibilità di movimeno = meno gente che passa e va. Oppure Sabatini pensava alla penetrabilità dei corpi...
Se avessi sentito Toshiba venerdì sera avresti riso: hanno fatto l'allestimento al FS, pagando anche quello del TeatroLitta (4 pc, 4 lastre e 4 microfoni + 10 minuti di spiegazione e catering minimalista), e il commento più benevolo dei colleghi (quelli con una dotazione di almeno 3 neuroni) è stato che "se volevano meritarsi il nostro odio, ci sono riusciti...". Venerdì alle 19:00 tutti in Magenta a sentire uno
pseudoartista impegnato che ci spiegava che il concetto di "art pour l'art" era superato e che adesso la tecnologia, con i suoi flussi di dati sono l'arte. E loro si limitano a rilevarla e dargli un presunta veste grafica. Avevo voglia di sparare. E non ero l'unico.
Ritornando al FS, ieri mi sono preso la briga di ritornare, e rimettermi il pass/badge per poter parlare con la gente con la scusa di interviste. Non c'erano PR a indorarci la pillola su quanto per l'azienda fosse bella fiera. Ma in realtà ho incontrato standiste incazzate, pm imbufaliti, gente che non capiva dove era, dove fossero gli stand che volevano vedere, dove fossero i prodotti che gli altri anni erano in mostra, che cavolo ci facessero lì, e "col cavolo che mi rivedono. Meglio lo SMAU", "questa roba l'ho già vista e rivista", "dove sono le novità?", gente che nei rari momenti di calca finiva contro i teloni dentro e fuori gli stand mettendo a rischio se stessi e gli oggetti appogiati o appesi. E ressa folle fuori e negli stand anche se c'erano poche persone. Merito dei teloni con entry e no entry, dei butta fuori e butta dentro, del percorso semi obbligato, degli spazi angusti e di quella vecchia volpe di Sabatini che è riuscito a vendere scatole di Lilliput messe vicine per fare una fiera.
Da ieri sono convinto che le aziende hanno implementato le maniglie per farsi prendere meglio per il c..o.

Stefano mi ha mandato un messaggio dicendomi che ... non c'è nessuno, ma la cosa più grave, per noi aziende, è lo spazio espositivo. Fatto un giro, si vede qualche cosa di sensato in pochi stand (Toshiba, Sony, ...). Zero novità. [...] La parte più bella è lo sleeping Cinema, dove ti vedi TG Leonardo (che bel cinema) su quattro materassini uno sopra l'altro, per sedersi. Per sdraiati è scomodo...
Se avessero messo un film vero, magari ad alta risoluzione per Media Center (l'unica novità veda della fiera), quello spazio avrebbe avuto una ragione d'essere.
Comunque, diamo dei meriti al FuturShow. La tecnologia, se c'è l'entrata gratis, attira moltissimo pubblico. Si è passati da una fiera in cui andavi, e c'era un casino infernale con aziende che per divertimento ti tagliavano anche i capelli, ad una in cui la tecnologia non la tocchi praticamente mai, chiusa in scatolette.
Insomma, la scelta espositiva è discutibile, ma è indiscutibile il successo di pubblico. Bisognerà vedere se si riesce a convincere la gente a tornarci.
Una cosa: grande affluenza o scarsa affluenza: al FuturShow non conta nessuno chi entra: a parte preoccupazioni legate alla sicurezza, non aiuta a stilar statistiche.

La domenica milanese e il FuturShow

Premesso che per chi vive a Milano e zone limitrofe si è trattata di una domenica a piedi per motivi di inquinamento, nonostante il vento dei giorni precedenti abbia spazzato via lo smog (sono i misteri di questo posto: se c'è non si blocca, non si fanno targhe alterne, poi si fissa una data per dare una ripulita(?) all'aria e non si cambia più!), in cui ho potuto andare a vedere il Futurshow in giro per la città.
Scopro che un po' di eventi non ci sono (o non li ho trovati), mentre sono sicuro che ci sia stata più affluenza del FuturShow in fiera presso la Triennale di Milano.
Ne valeva la pena, anche se non ho fatto la coda chilometrica per cui forse il parere potrebbe essere diverso. Il VideoVillage, che direttamente con il FuturShow ha poco a che fare, mi è sembrata una bella idea, e la gente l'ha accolta molto favorevolmente.
Devo chiedere una cosa: che cos'è un videoartista?

venerdì 19 novembre 2004

FuturShow e Bill Gates

Preso per la giacchetta, segnao sue pezzi, comparsi su 01net.it sul FuturShow.
Riassumono benissimo delle idee e delle sensazioni comuni.
Sul FuturShow Gigio ha colto bene la situazione, a caldo. Oggi ci sono tornato: buon movimento, la gente non ha compreso che c'è un verso di percorrenza tra un "cellophane" e l'altro. Ma a parte gli incazzati per i gadget, non ho visto facce scontente all'uscita.
Su Bill Gates alla Technical Conference, Dario Colombo ha colto perfettamente il segno. Manca un particolare: siamo partiti in mille, siamo arrivati in 700. Un po' per l'inglese, ostico. Un po' perchè non ha detto niente.

Immagini dal FuturShow

Mentre continuo ad astenermi da un'opinione sull'edizione "incellofanata" di bianco FuturShow, lascio qualche foto...

La musica di Toshiba

Ibm per i bimbi.

Media Center ... da scrivania!

Bill Gates e Claudio Sabatini

Uno stand ... spazioso

Predicare bene e razzolare così così

I pirati del software sono come il demonio e come tale devono essere combattuti. Un recente messaggio di Microsoft, concettualmente condivisibile (senza scendere nei consueti discorsi dei costi a volte astronomici dei software...). Peccato che la famosa rivista tedesca PC WELT abbia pubblicato la dimostrazione che alcuni file Wav facenti parte di Windows XP sono stati gestiti con una copia pirata del noto editor SoundForge. L'articolo originale in tedesco lo trovate qui.
Data la "simpatia" di cui gode Microsoft, come tutti i potenti, vari commentatori si sono scatenati in comizi, esercizi di retorica, lazzi, battute eccetera. Vorrei dare un punto di vista un po' originale: dubito francamente che in Microsoft non abbiano la licenza d'uso di un software che costa pochi dollari (difatti questa è stata la comunicazione ufficiale), anzi probabilmente ne hanno (lodevolmente) parecchie. Probabilmente, come molti titolari di software originale, un programmatore preso dalla fretta ha preferito craccare il programma perché non aveva sottomano uno dei tanti numeri di serie comperati da Microsoft. Anche perché la liquidità di Microsoft è tale che quando si sono presentati davvero problemi di possibile violazione di copyright (ad esempio, per il codice di compressione dei dischi oppure per parti di Interner Explorer), il problema è stato risolto COMPERANDOSI la casa produttrice...
Insomma, non mi sembra il caso di farne un caso nazionale o da prime pagine dei quotidiani. Anche se la figura da cioccolatai, come si dice a Milano, per essersi fatti trovare "con le mani nella marmellata" indubbiamente resta...

Bill Gates al FuturShow 3004

Mi astengo dal commentare il FuturShow (voglio vedere oggi con la gente).
Lascio qui il filmato del discorso di apertura di Bill Gates.
Si vede un po' così...









Mister Reset e il Premiowww

Classifica definitiva del Premiowww del Il Sole 24 ore, categoria Broadband.
Questo blog è tra i primi cinque (in ordine alfabetico).
Non ho parole.
Non ho parole per ringraziare tutti quelli che mi hanno votato, che si sono sacrificati visto che la procedura non era delle più semplici.
Non ho parole per ringraziare chi mi ha fatto votare, perchè anche questo non è un comportamento comune.
MrReset è stato in classifica nella categoria Broadband fin dall'inizio. Qui il link che ricorda che cosa pensassi all'epoca. Non avrei scommesso una lire sulla mia permanenza in classifica e devo ammettere che viste le entrate prepotenti degli ultimi cinque giorni, temevo che siti ben più importanti e visitati di me mi soffiassero il posto.
Della compagnia iniziale è rimasto solo RossoAlice. Caspita, sono sempre stato in compagnia di Valentino Rossi e di Fernanda Lessa! Gli altri hanno rotato.
Oggi questo blog è in classifica, definitivamente, con OroscopoFree (che è un po' in classifica ovunque visto che è tra i primi cinque più votati in generale), Google, che anch'esso è un po' ovunque in classifica e tra i primi cinque più votati, ma che nella classifica Broadband c'entra pochino, e Fastweb, chi fa della banda larga una missione.
Che compagnia! Fuori classifica Tecnoattack, dal 11 novembre ad opera del rush di OroscopoFree, e mi duole visto che riporta questo blog, e Virgilio (mica palle), Ngi che è iNet/British Telecom, Tiscali, la nostra Rai, la Repubblica, Radio Deejay.
Insomma, anche se non vincerò il premio, sono felice.
Mister Reset è l'unico blog che è stato in classifica, è un blog anomalo perchè si limita alla tecnologia. Ma è un blog. Quindi bastona o coccola un po' tutti, cerca di offrire il proprio parere sulle cose che accadono e su quello che accadrà.
E' letto da tantissime persone che lavorano nel settore, che non mancano di inviarmi email di fuoco se scrivo male delle loro aziende e mai ringraziano se scrivo bene di loro. Apprezzo quelli che leggono e non commentano, ne in un senso e nemmeno nell'altro.
Ma questo blog è letto moltissimo anche da chi l'informatica la vive e la subisce. Parte della popolarità l'ho avuta grazie all'impegno contro una Legge ingiusta, non lo dico io ma il Ministro che l'ha proposta e lo ha dichiarato in Parlamento, e credo che la mia sia stata una posizione ferma ma ragionevole. Non ero contrario alla Legge in generale, ma sulle modalità.
Oggi mi sto tiepidamente appassionando alla battaglia contro i brevetti hardware. Staremo a vedere che cosa succederà.
Per il resto, è bello vedere che i blog hanno una pari dignità di Google o RossoAlice.
I blog sono un fenomeno. La festa dei blogger a Milano, organizzata da Gianluca Neri è stato un successone. Il problema è che i blog tendono ad autoreferenziarsi, quindi difficilmente bucano e raggiungono il grande pubblico. Questo blog, per motivi a me ignoti, in parte ce l'ha fatta. E siccome ce l'ho fatta, offro sempre uno spazio alla voce dei blog, attraverso la finestra su Blog Aggregator di Giuseppe Granieri.
La ricnoscenza sembra cosa di altri tempi. Ma mi piace essere riconoscente verso chi mi ha aiutato, e ora mi piace pensare di portare un paio di clic ad altri blogger.
Il tutto gratuitamente.
In questo blog vedete delle pubblcità. Ebbene, siccome ho voluto sperimentare, le ho messe, almeno per ripagarmi della connessione ad internet.
Da maggio 2004 sono arrivato a tirar sù ben 4,21 Euro da TradeDoubler e 5,28 da Google. L'esperimento, a questo punto, continua, anche se è stato fallimentare.
Ma ho potuto provare sulla mia pelle che la pubblicità di Google è più efficace di quella tabellare. Anche perchè ho iniziato un mese e mezzo dopo ad inserire le Adwords di Google.
Per concludere: non so se vincerò il premiowww, anche perchè la corsa è a tre, visto che lo sponsor delpremio è Libero di Wind e quindi Fastweb e RossoAlice sono praticamente fuorigioco. MrReset, Google e OroscopoFree. Essendo questi due presenti un po' in tutte le categorie, spero che vincano da qualche altra parte. E poi un'azienda ha rapporti con Libero e l'altro sito è entrato in classifica a cinque giorni dalla fine (prima non era nemmeno tra i primi 20). E' legittimo. Ma penalizza chi c'è sempre stato (e quindi questo blog!).
Ma questo blog, comunque a vinto. Ha vinto perchè c'è. Perchè ha resistito. Perchè è una voce libera, con qualche preferenza (questo si capisce).
E' stata un'avventura meravigliosa, che non dimenticherò mai!

PS ora mi toccherà pagare da bere ad un sacco di gente, soprattutto penso a chi a Smau mi diceve che sarei rimasto in classifica e al quale rispondevo che era impossibile. Impossible is nothing recita la pubblicità Adidas. L'ho provato sulla mia pelle.