giovedì 18 dicembre 2003

La rinascita dei libri elettronici

Non capita spesso di vedere risorgere un'industria nata per morta. In tanti, in quest'ultimo anno, hanno dato per morti gli ebook. Si tratta di un caso lampante di come l'industria del software possa sbagliare il time to market, ossia mette in vendita dei prodotti che il mercato non è in grado di recepire. In sostanza, il libro elettronico è il futuro, non il presente, non perchè non ci sia domanda di libri a prezzi ragionevoli, quanto per la mancanza di dispositivi di consultazione facili da usare ad un prezzo ragionevole. Mi devo comprare un TabletPC per leggere un libro? Non ha senso. E ha poco senso anche con i palmari attuali.
In qualsiasi caso, con la caduta dei prezzi dei prodotti informatici, proprio i palmari e i cellulari di ultima generazione potrebbero diventare gli strumenti adatti per leggere i libro, come lo sono già per ascoltare la musica o guardare delle foto.
In quest'ottica, molte aziende stanno tornando ad investire sui libri elettronici, tanto che Adobe ha aperto un sito per promuovere i libri elettronici e venderli, alla faccia di Barns and Noble che ha chiuso la sezione (Microsoft, di fatto, ha già dei siti di promozione).
Anche Google sta accorgendosi che la fetta di mercato è interessante e, più per rispondere alle ricerche sui testi dei libri contenuti nel catalogo di Amazon, ha iniziato la sperimentazione della memorizzazione dei primi capitoli dei libri accompagnati alla bibliografia ufficiale degli autori.
Per noi utenti mi pare che ci siano solo vantaggi. Sfruttabili economicamente da questi signori, ma sono dei vantaggi.
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