martedì 18 novembre 2003

Ancora sui processori

Visto che ieri qualcuno si è risentito sul post dei processori, rincaro la dose. Puntare a sviluppare processori per i portatili in questo momento è un business. Margini a tutti garantiti e quindi una boccata d'ossigeno al sistema. Non è deprecabile, è vitale. E poi la nostra è una società a fini di lucro per cui, se il sistema non è amorale, ogni sistema è valido per fare soldi e prosperare (come dice un mio amico incrementa il PIL). Il problema è un altro. Se si costruiscono dei processori, ci si attente che esistano degli applicativi che ne sfruttino le capacità. Ma questo non mi sembra che accada negli ultimi tempi e quanlcuno si è sentito chiamare in causa dal post di ieri per questo. Evito di rispondere con la retorica, che in questi giorni impera per faccende ben più serie dell'informatica, ma con una notizia di ieri: Sun userà la tecnologia Opteron per essere non più competitivo, ma per avere un vantaggio tecnologico nei confronti dei concorrenti. Per questo non è una scelta, ma una partnership che preveda uno scambio di informazioni tra le aziende. Sun non è Microsoft, ma se Apple punta ai 64 bit, se Sun e molte aziende puntano ai 64 bit forse c'è questa necessità. In fondo, molti sistemi mainframe lavorano a 64 bit da anni. Pensate che taglio di costi sull'hardware adottando sistemi Athlon 64, Opteron e Itanium.
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