giovedì 11 settembre 2003

L'eBook è morto per molti di noi, ma ne siamo sicuri?

In questi giorni leggo molti ariticoli e interventi sul web relativi al libro elettronico. Mi piace sottolineare il fatto che tutti, e dico tutti, concordano sul fatto che gli ebook sono stati un fallimento. Tanto che Adobe pare abbia deciso di rallentare il supporto al proprio standard, lasciando spazio alla sola Microsoft con il suo Reader. Barns & Noble chiude la sezione libri elettronici e molti siti si stanno adeguando.
In realtà, quello che è fallito non è il libro elettronico, ma il modello di business legato al libro elettronico. Non ha molto senso acquistare un libro di un autore e poterlo leggere solo a computer con un minimo sconto. Vorrei stamparlo e non solo leggerlo nel mio palmare (ne ho sempre un paio dentro che leggo anche piuttosto spesso).
In relatà, noi utenti internet siamo dei fenomenali lettori di libri elettronici: i nostri computer sono pieni di documenti PDF dei manuali di questo e quel programma, dei documenti Word di questo e quell'argomento e via di seguito. Li troviamo comodi, li troviamo utili e li troviamo intelligenti. E sì, perchè possiamo fare ricerche quando non ci ricordiamo dove abbiamo letto qualcosa e in pochi secondo abbiamo una serie di ipotesi di documenti.
Quello che sta fallendo è il concetto di libro di narrativa elettronico, pagato a caro prezzo e che non usa nessun accorgimento tecnologico (se non la traduzione) che ne faccia apprezzare la fruizione su di un computer. Il libro di carta ha il suo fascino e lo avrà sempre. Probabilmente i libri elettronici, nel senso che volevano farci credere, sono dei prodotti ancora acerbi e tecnicamente si dice che si è sbagliato il time to market. Noi continueremo a leggere documenti elettronici, magari anche qualche libro di narrativa. Gratis o con cifre ragionevoli. Per gli ebook aspetteremo ancora qualche anno.
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