martedì 23 dicembre 2003

Buon Natale e Buon Anno

Con questo post, MrReset va in vacanza.
Soltanto una cosa: ho notato che in edicola sono sempre più numerose le riviste di informatica che si vendono un tanto al chilo: sempre più cd di dubbi contenuti e valore che carta e articoli seri. Ma quello che più mi preoccupa è la tendenza degli ultimi tempi: tra i cd della rivista ne regalano uno vergine. Forse non sanno più cosa regalare, forse l'idea è nata quando il cd vergine costava tanto (anni fa) ed era difficile da trovare ed è stata attuata adesso. O forse non sanno più che cosa regalare, perciò: "utente il cd te lo diamo noi, riempitelo tu come più ti piace"!
E pensare che nel '94 volevo allegare un cd vergine alla rivista. Solo che quelli vergini allora costavano duemila lire l'uno, e non c'era il "balzello" Siae sui supporti. A proposito: il balzello Siae verrà pagato ugualmente dagli editori o, grazie all'edicola, viene evitato?

www.armani.it e la sconfitta di internet

Non ho voglia di commentare, andate al sito www.armani.it e leggete. Vedrete come siamo inadeguati ad internet e le nostre leggi sono obsolete.
Mi chiedo perchè la Giorgio Armani Spa non abbia agito contro www.armani.com, che mi pare più interessante come nome del .it registrato da uno che di cognome fa Armani (fino a prova contraria legittimamente) e ha una attività produttiva.
E poi, perchè altri domini, come .de tanto per fare un esempio, sono registrati da GA Modefine, che non ha nemmeno Armani nel nome? Se esistesse un Gino Armani a Dusseldorf, con un'attività produttiva, e questo facesse richiesta in tribunale per il nome, secondo voi glielo assegnano? Oppure un Lino Armani a Londra che richiedesse il www.armani.co.uk?

lunedì 22 dicembre 2003

Tim offre anche TV della Rai

Tim ha stretto un accordo per trasmettere, oltre a La7, Mtv, Coming Soon TV e Anica Flash, anche i canali Rai sui cellulari.
Il servizio è disponibile per pochi giorni gratis sul 3650 e il 6600. Ma pare che l'opzione rimanga anche per i prossimi mesi.

sabato 20 dicembre 2003

Amazon e Bol

Amazon è il sito di commercio elettronico per eccellenza. Vendeva solo libri. Bol.com è il sito di riferimento per il mercato italiano. Sarebbero simili.
Ma in realtà, oggi io posso acquistare i miei regali di natale su Amazon.com e farmeli recapitare a casa. Bol ha deciso di chiudere e riprendere le spedizioni il 7 gennaio 2004.
La situazione del commercio elettronico in Italia è tutta qui.
E mi parlano di digital divide...

Dal Late late show with Craig Kilborn

Ho trovato una battuta in inglese in uno degli show televisivi americani. Mi sembra che ritragga perfettamente il nostro pensiero sulla tecnologia.
Microsoft ha fatto un orologio satellitare che si potrà collegare ad Internet. Si può navigare su Internet dall’orologio. Adesso sarà possibile vedere Paris Hilton che fa sesso con Topolino.
Se non conoscete Topolino, cercate pure con Google. Se non conoscete Paris Hilton, il nome sembrerebbe quello di un albergo e di fatto ne è fortemente implicata. Non usate Google o qualsiasi motore di ricerca su internet. Per decenza.

venerdì 19 dicembre 2003

Sony non ha autorizzato Esselunga

Divertente notare che, come dichiara Sony sul Corriere, Esselunga ha agito da sola nella decisione di vendere 15.000 Ps2 a 99 euro (in tre ore).
Presa d'assalto dai rivenditori incavolati, ma soprattutto da altre catene della distribuzione specializzata, Sony si trova costretta a mettersi sulla difensiva, visto il calo di vendite negli altri canali che non sono Esselunga. Peccato che i volantini fossero stampati da tempo e i clienti informati preventivamente.
Ad un negoziante, una PS2 costa 150 euro + iva con un gioco in bundle, ma casualmente, quelle blu, senza giochi, non le trova più e fino a tre mesi fa lo stesso negoziante le acquistava a 150 euro + iva ugualmente (180 euro tondi, sebbene il confronto non regga, serve per capire i margini di chi vende Ps2).
Si rafforza il discorso che ho fatto l'altro giorno: Sony ha messo in vendita le vecchie Ps2 a prezzi estremamente bassi per svuotarsi i magazzini, per l'uscita delle nuove versioni che sono più silenziose e con il ricevitore ad infrarossi, per il telecomando, incorporato. Poi che l'operazione l'abbia condotta Sony CCE Italia o altri non conta moltissimo. Di fatto, in una settimana, ha spiazzato i concorrenti e sbaragliato il mercato, riaccendendo un interesse forte, esagerato, verso PS2. Questo è il marketing, fatto di colpi bassi se si vuole, ma è marketing.
Obiettivamente: sono più preoccupati in Sony per la PS2 a 99 euro o in Microsoft e in Nintendo?
Poi accettiamo il gioco delle parti, va bene. Ma quando mai Esselunga avrebbe venduto 15.000 Ps2? Nemmeno in due anni, non in tre ore. E ricordate il discorso del sottocosto: già la grande distribuzione ha prezzi di gran lunga inferiori ai dettaglianti, figuriamoci su operazioni da 15.000 pezzi! Altro che sottocosto.
Riporto quanto mi ha scritto un rivenditore adirato, significativo tra i tanti messaggi che sono arrivati sul tema (anche dalle aziende implicate):
(riporto solo il passo saliente) abbiamo smesso di trattare altri prodotti per i margini [erano presenti i nomi di diverse aziende], ma la PS2 si deve trattare perché porta i clienti. Abbiamo prezzi da "ladri", ma aspetteremo le prossime console ugualmente, perchè Esselunga le ha vendute adesso, ma durante l'anno devono passare da noi.
Inoltre, mi hanno segnalato che altre catene più piccole hanno fatto la stessa operazione la settimana precedente (quella del ponte di Sant'Ambrogio e l'Immacolata, mica un week end a caso!). Lì Sony non si è stizzita. Di certo i centri acquisti di questi iper non hanno i prezzi di Esselunga. Forse era vero sottocosto...
Comunque, conti alla mano, poniamo che Esselunga abbia pagato 120 Euro le PS2. Consideriamo una perdita secca di 300.000 euro.
Ne incassa subito, cash, 3.000.000, più qualche gioco, ma non lo conto. A Sony, se va bene li paga a 120 giorni (quattro mesi). Ci guadagna in valuta un due-tre percento (non ha i nostri tassi Esselunga...). Vi sembrerebbe credibile che perdano, per farsi un po' di pubblicità, 250 mila euro (o come preferisco dire io euri)? Ma non scherziamo. L'anno presa a 100, o anche a 90, e la rivendono a 99. Altrimenti avrebbero venduto 1000 pezzi! Nessuno fa beneficenza al consumatore. I cosiddetti sottocosto, fatti con attenzione, servono per attirare clienti. Ne bastano pochi pezzi. E di solito si concordano con le aziende perchè, proprio per evitare di massacrare il mercato e per avere prezzi più vantaggiosi di acquisto, si stampano dei volantini, per cui lo sconto ricevuto diventa pubblicità per l'azienda che produce.
Non siamo venuti mica giù con la piena!

PS Mi era stato chiesto di togliere il post precedente sulla vicenda. Ho risposto che togliendolo, avrei scritto un pezzo su di un giornale autorevole. Mi hanno detto che potevo lasciarlo dov'era. Chissà cosa succederà con questo...

giovedì 18 dicembre 2003

Aggiornate il Flash Player

E' stato trovato un bel bug all'interno di Flash Player, che è praticamente installato su tutti i PC e che permette di vedere i contenuti multimediali di molti siti. Questo è il link.
Due cose: sebbene Diario Tecnologico non sfrutti il bug, conviene in qualsiasi caso aggiornare il player; dopo l'installazione, il PC verrà riavviato automaticamente, quindi salvate i dati su cui state lavorando!

La rinascita dei libri elettronici

Non capita spesso di vedere risorgere un'industria nata per morta. In tanti, in quest'ultimo anno, hanno dato per morti gli ebook. Si tratta di un caso lampante di come l'industria del software possa sbagliare il time to market, ossia mette in vendita dei prodotti che il mercato non è in grado di recepire. In sostanza, il libro elettronico è il futuro, non il presente, non perchè non ci sia domanda di libri a prezzi ragionevoli, quanto per la mancanza di dispositivi di consultazione facili da usare ad un prezzo ragionevole. Mi devo comprare un TabletPC per leggere un libro? Non ha senso. E ha poco senso anche con i palmari attuali.
In qualsiasi caso, con la caduta dei prezzi dei prodotti informatici, proprio i palmari e i cellulari di ultima generazione potrebbero diventare gli strumenti adatti per leggere i libro, come lo sono già per ascoltare la musica o guardare delle foto.
In quest'ottica, molte aziende stanno tornando ad investire sui libri elettronici, tanto che Adobe ha aperto un sito per promuovere i libri elettronici e venderli, alla faccia di Barns and Noble che ha chiuso la sezione (Microsoft, di fatto, ha già dei siti di promozione).
Anche Google sta accorgendosi che la fetta di mercato è interessante e, più per rispondere alle ricerche sui testi dei libri contenuti nel catalogo di Amazon, ha iniziato la sperimentazione della memorizzazione dei primi capitoli dei libri accompagnati alla bibliografia ufficiale degli autori.
Per noi utenti mi pare che ci siano solo vantaggi. Sfruttabili economicamente da questi signori, ma sono dei vantaggi.

mercoledì 17 dicembre 2003

Il governo, lo sci e la Gasparri

Paradossalmente, mentre la Gasparri torna alle camere, si approva un'altra legge che rende il casco obbligatorio quando si scia per i minori di 14 anni.
Pensare che facevo gare (mica sciate fuori porta domenicali) a dieci anni e non ho mai usato il casco.
Leggo che si deve dare la precedenza a destra anche quando si scia... Se sto tutto a destra della pista vado come un missile e posso sorpassare tutti o devo avere una corsia privilegiata?
Mi chiedo: si voleva una legge che costringesse i gestori degli impianti a effettuare l'assicurazione insieme allo skypass, e ci si trova a rompersi le scatole anche per sciare... Se vai fuori pista devi avere qualcosa per segnalare la presenza in caso di valanga. E' come avere con sé il rosario se si prende un aereo...
Propongo una raccolta di firme per l'introduzione del limite di velocità sulle piste, nonchè della sospensione delle attività in caso di nebbia e, se nevica, catene addosso, o almeno pelliccioni da eschimese.
Per quanto riguarda la legge Gasparri, fiumi di parole sono stati riversati ovunque. Io vorrei dire poco, ma come sempre dal mio punto di vista.
Se Rete4 sul satellite c'è già (Sky, canale 104), che problema c'è per il passaggio?
A legge saltata (per ora) si possono ancora utilizzare i minori per le pubblicità?
E Telecom che mette la sue televisioni sui telefonini Tim (ovvero, suoi) non sfrutta una posizione dominante?
La televisione digitale terrestre partirà in qualsiasi caso, ma a questo punto senza gli incentivi statali (ben 150 euro contro i 75 per la banda larga) per i decoder? E con la televisione digitale, che permette più canali, a rimetterci non sono le TV private?
Si tratta di un semplice problema di pubblicità? Quant'è il fatturato di Rete4 rispetto a quello di Mediaset? E quello di Rai3 rispetto alla Rai?
Insomma, una legge non ancora nata è già vecchia. Forse incostituzionale. Ma vecchia.

Stampanti: cavo escluso

Come si fa a spiegare a qualcuno che non ha mai avuto una stampante che il cavo Usb è escluso dalla confezione e che va comprato a parte.
E' come se ti vendessero i PC senza tastiera o mouse.
E' come se ti vendessero il monitor senza i cavi.
Ma non si sentono dei buffoni tutti questi costruttori? Siamo vicini alla truffa (loro lo scrivono sulle confezioni).
Pensiamo se ci vendessero le auto senza le ruote: l'accendi ma non ci vai in giro, (per le stampanti le accendi ma non ci stampi). Le associazioni dei consumatori si accapiglierebbero alla grande.
Siccome i costruttori di stampanti non lasciano abbastanza margine ai rivenditori, lasciano il contentino sui cavi che, dal costo di produzione di pochi centesimi, vengono venduti a una decina di euro?
Bravi. Già se ne approfittano sul costo delle cartucce alla grande (conviene acquistare, in certi casi, una stampante nuova piuttosto che cambiare le cartucce)...

Stavo scrivendo un romanzo...

Non mi capita spesso di avere un'idea per scrivere un libro. Invece ne ho avuta una, in cui un'avvocato riceve un'email che non era indirizzata a lei e trova degli indizi per un omicidio. Da lì si sipanava una storia la cui protagonista utilizza quasi esclusivamente il computer.
Ebbene, trovo questo articolo di wired...
Non so se andare a vanti o no.

Esselunga e PlayStation

E' difficile parlare di successi come quello registrato dall'operazione sottocosto di Esselunga.
Infatti, la popolare insegna leader nell'alimentare, ha proposto 15000 Ps2 a 99 euro.
La promozione doveva durare dal 15 al 24 dicembre. Invece è durata 3 ore!
E posso testimoniare le risse e la gente delusa perchè non ce l'ha fatta a prenderla.
In qualsiasi caso, vorrei fare qualche valutazione sulla parola sottocosto.
Si trattava di Ps2 nude e crude, senza giochi o altri bundle inclusi.
Il prezzo di mercato, al consumatore, è di circa 165 euro (non esiste più in vendita tale Ps2, se non con giochi, telecomandi e via di seguito venduti insieme).
Conoscendo bene i margini che le aziende lasciano a Esselunga, temo che la parola sottocosto sia usata a sproposito.
In fondo, è come se si trattasse di uno sconto del 40%. Fate un giro per esselunga e potete notarte come questo 40% sia uno sconto praticato di sovente...
Comunque, pare che altre due catene stiano cercando di rispondere a questa promozione (si tratta sempre e comunque di 1.500.000 di euro di fatturato in tre ore! Fate attenzione, soprattutto nel week-end.
Ps. Una l'ho presa anch'io.

martedì 16 dicembre 2003

Telecom e alice a 640 Kb

La notizia è stata verificata. Telecom Italia alzerà da 256 a 640 Kb la velocità di connessione ad Alice Adsl gratuitamente ai propri clienti. La scelta è dettata dal fatto che Telecom vuole vendere musica on line a 1 euro (circa).
L'operazione, annunciata per il primo trimestre 2004, vedrà una copertura nazionale solo verso la fine del mese.

lunedì 15 dicembre 2003

Sparito Il Nuovo

L'ultima frontiera dei quotidiani on line è sospeso (http://www.ilnuovo.it). In questo momento non si sa che cosa significhi la sospensione, se da imputare ad un errore nei server o a una decisione di Fasweb. Comunque è pesante.
Ormai i quotidiani indipendenti (si fa per dire) on line si possono contare. Anzi, si fa fatica a contarli.

sabato 13 dicembre 2003

Il solito spamming

Secondo gli ultimi dati, lo spamming rappresenterebbe circa il 50% della posta elettronica globalmente veicolata su Internet: solo due anni fa questa rappresentava soltanto l'8%. Unica buona notizia è che negli Stati Uniti, paese dal quale pare provenire circa l'80% dello spamming internazionale, si inizia a fare sul serio. Nella Virginia hanno arrestato due persone che inviavano centinaia di messaggi pubblicitari indesiderati ogni giorno. In base alle recenti normative americane, rischiano sino a 20 anni di carcere. Una cosa positiva è che i due incriminati risiedono in uno stato diverso, ma sono stati perseguiti egualmente dalla severa Virginia perché usavano degli ISP di questo stato. Questo mi ispira una riflessione: a quando una politica un po' più severa (evitando di mettere quasi all'ergastolo uno "spammatore") e soprattutto efficiente a livello europeo?

Per dare a Cesare quel che è di Cesare, va detto che la tecnologia SmartScreen presentata al Comdex 2003 da Microsoft per evitare lo spamming su tutti i propri software di messaggistica, a partire da Outlook 2003, passando per MSN 8 ed Hotmail per arrivare (a breve) anche in Exchange 2003 (col nome Microsoft Exchange Intelligent Message Filter) pare stia riscuotendo un certo successo da parte della stampa internazionale grazie alla sua tecnologia brevettata, basata su filtri baynesiani, che apprendono col tempo a riconoscere da soli (o quasi) la posta indesiderata.

Pirati beccati?

Sembra che alcuni giochi di ultima generazione, una volta installata una patch, finiscano per non funzionare più, anche se il gioco è originale (se è stato copiato tanto meglio...).
Queste patch fanno parte di una nuova procedura di salvaguardia della copia originale di Safedisc2, uno dei sistemi utilizzati dalle software house per evitare che piratino i giochi.
In pratica, il gioco entra in funzione e controlla se sono stati installati software per la copia di cd originali protetti (tipicamente Clone CD, Alcohol 120% e Daemon Tools). Se ci sono, non si gioca.
In pratica, Safedisc va a controllare non tanto se è installato uno dei software, ma se esiste un driver virtuale di cui fanno uso.
Devo ammettere che come soluzione non è male. Così se hai piratato e hai acquistato il gioco originale, vieni penalizzato lo stesso.

venerdì 12 dicembre 2003

Fastweb e i consumatori

Segnalo con piacere una pagina del sito Adiconsum sulle nuove politiche per i consumatori di Fastweb. Questo è il link.
Probabilmente non servirà a molto, ma è un passo verso una organizzazione più seria dei dati da e per i consumatori, non solo una forma di tutela per quest'ultimi.
Se lo facessero anche a Sky.

mercoledì 10 dicembre 2003

Letterina a Babbo Natale

Ecco la letterina a Babbo Natale. Non su quello che vorrei (qualcosa ho già), ma su quello che vale la pena avere. Insomma, un piccolo consiglio per gli acquisti. Da prendere con le molle.

* Un portatile con Centrino, possibilmente con masterizzatore DVD e una scheda video di qualità.
* Un desktop con Athlon 64fx, ma lo vorrei con il sistema operativo a 64 bit (cerca di fare diventare buono Bill e che lo faccia uscire in fretta sto benedetto Windows Xp a 64 bit)
* Un dvd recorder per la TV, per sostituire il videoregistratore. In alternativa, mi posso accontentare di un videoregistratore con lettore dvd.
* Una Creative Extigy
* Un cellulare IMode per vedere la posta elettronica in giro
* Un palmare PalmOne Zire con fotocamera incorporata e lettore Mp3, perchè non è solo un'agenda...
* Pro Evolution Soccer 3 per PC (così scarico gli aggiornamenti delle squadre, cosa che non riesco a fare con la PlayStation)
* Una Canon ixus i, perchè fotocamera piccola non significa poca versatilità
* Un multifunzione Hp Psc 2510 wireless
* Il nuovo riproduttore Mp3 wireless di creative (i tuoi folletti si devono dare da fare...)
* Un cellulare Sendo X, che non è ancora uscito ma potresti metterci una parolina buona...
* Un masterizzatore esterno di DVD più, meno e diviso (come standard, anche se il diviso non c'è) della Iomega
* Vorrei che lo spam almeno diminuisse, che l'assistenza tecnica dei vari servizi funzionasse, che i creatori di dialer e di pagine con popup porno trovassero un lavoro degno di questo nome.

In cambio prometto di diventare un bravo bambino. Un po' meno acido e più propositivo. Fino a che non mi resetto...

La Coca Cola, la musica e il futuro

Da sempre The Coca Cola Company è l'azienda con il marketing con maggiori mezzi e con grande capacità di seguire le tendenze dei consumatori. L'ha fatto con Harry Potter tra i primi e potremmo fare esempi all'infinito. Ora si è interessata decisamente alla musica on line, creando un sito che diverrà operativo da gennaio del 2004 per lo scaricamento regolare di musica a 99 pence (una sterlina tanto per capirci). Ha stretto un accordo con OD2, che fornisce già il servizio a Tiscali, Msn, Fnac, Mtv solo per citare alcuni esempi. Ci sarà di certo una promozione: prendi una coca e vinci una canzone, come è accaduto quest'estate con il marchio Sprite anche in Italia.
Il problema che vedo è questo. Se il catalogo per molte aziende è sempre lo stesso, non si finisce con mercificare eccessivamente la musica? Mi spiego meglio: se Tiscali, Coca Cola, Mtv e via di seguito hanno la stessa offerta e probabilmente lo stesso prezzo, come faranno a prosperare e sopravvivere (visto che i margini sono irrisori)?
L'idea di alcuni non è quella di vendere le singole canzoni (Mtv è un buon esempio poco pubblicizzato di come seguire questa strategia) ma puntare sugli abbonamenti per lasciare la libertà di scaricare. In compenso, non ci sono a catalogo le ultime novità e gli album completi.
In questo momento il mercato della musica on line sta esplodendo (i lettori Mp3 portatili sono uno dei regali più richiesti dai ragazzini quest'anno e stanno registrando un tasso di crescita a tre cifre rispetto allo scorso anno) ma mi pare, come sempre accade, un po' troppo isterico.
Se vale la pena acquistare un disco completo per 10 euro / dollari (o 15 se si paga in Inghilterra e comunque conviene acquistare in dollari in questi giorni), non so fino a che punto il gioco possa andare bene alle case discografiche. Aziende come Emi, ad esempio, hanno già di fatto ceduto il controllo delle aziende che avevano creato per la duplicazione dei CD e DVD, tagliando costi, ma anche ricavi. Questa gente è sempre stata abituata ad avere guadagni facili. Quello della musica on line mi sembra, concepito come è concepito ora, un buon esempio per fare soldi facili. A discapito dei giovani artisti. Perchè basta vedere il catalogo di Od2 per rendersi conto che un giovane artista avrà, in futuro, sempre più difficoltà ad affermarsi.
E quando tutti avremo acquistato la discografia completa dei cantanti più affermati, che cosa resterà? mah...


martedì 9 dicembre 2003

I processori al vaglio dell'offerta natalizia

Mai come in questo periodo, nei punti vendita c'è poca chiarezza per gli utenti. Tra 64 bit, tecnologia Ht, Celeron e Centrino non si capisce più niente e non si riesce a percepire il prezzo corretto dei prodotti. Se per i computer desktop la confusione è sempre regnata (il prezzo dipende non solo dal processore ma dal chipset, dalla scheda video e da una serie di accessori), per i notebook ci sono offerte con processori da desktop con batterie che durano 20 minuti, con processori apparentemente lenti e con Centrino e ogni sorta di offerta intermedia. L'utente entra nei negozi titubante e temo che ne esca senza sapere se l'acquisto che ha fatto è il migliore per le sue necessità (speriamo almeno che sia il milgliore per le sue tasche).
Amd chiede, in questi giorni, un credito per il futuro, nel senso che se si acquista un Athlon 64 (di qualsiasi tipo) non si dispone di software adeguato e quindi, di fatto, non si userà immediatamente la sua potenza. Per questo lo definosco un credito per il futuro. Inoltre, acquistando un Athlon 64 si dovrà poi spendere una bella sommetta per il sistema operativo a 64 bit di Microsoft (spero che in Amd ci stiano pensando e vengano incontro a questi pirmi entusiasti che hanno acquistato un processore di nuova generazione a scatola chiusa). L'idea di marketing è un po' bizzarra, nel senso che una delle regole principali è il time to market, ossia presentare un prodotto nel momento in cui il mercato è pronto. Mancando il sistema operativo, quindi il software, manca una condizione fondamentale per usare un PC. La categoria degli entusiasti dei PC è ormai così ben delineata da fare marketing, da fare tendenza. Potrebbe essere un boomerang per Amd l'aver dato in pasto a molti utenti un computer potentissimo da non sfruttare. E' come aver dato in mano ad una famigli abituata alla Fiat Palio una Ferrari e poi gli si è spiegato che ha un limitatore a 3000 giri e che, per ora, non si può viaggiare in quattro ma solo in due.
Ma Intel è indenne da questa battaglia natalizia? Ma neanche per sogno. Per ora ha messo in piedi un Pentium4 con 2Mb di cache per competere in prestazioni con Amd. Una risposta stizzita ad Amd che mi lascia perplesso. Ignorare il concorrente non è mai una bella cosa, soprattutto se i contendenti sul mercato sono due. Intel ha risposto ai 64 bit annunciati da anni, con un processore dal quale più di così non si può spremere, senza presentare una risposta concreta al mondo dei 64 bit che, a questo punto, ci pare un passo necessario (anche Apple lo ha compiuto).
E poi alla Intel si rendono conto che, se adesso Amd ci credesse, si aprirebbero le porte dei produttori di chipset e motherboard taiwanesi che non hanno mai visto di buon occhio Intel? Di fatto, da sempre Amd ha avuto un occhio di riguardo verso questi compratori, ma oggi, in un momento in cui il computer si sta evolvendo in oggetti diversi per ambiti diversi, è ancora più importante creare prodotti per le aspettative di questi mercati. Se Amd ci credesse, e credo che la causa scatenante possa essere quella economica, per Intel potrebbero essere gua grossi, per Amd la certezza di avere un futuro e per noi utenti significherebbe un grosso vantaggio.
In un post di qualche tempo fa cercavo di spiegare perchè diventavano necessari i 64 bit (con qualche entusiasmo di troppo: l'intento era solo spiegare perchè l'evoluzione portava ai 64 bit), in un altro dicevo che ora siamo di fronte ad una barriera tecnologica del 3200 MHz.
Sono mesi che non esce da Intel un processore più veloce, andando in contrasto con la teoria che vuole la velocità dei processori raddoppiare ogni diciotto mesi. E' vero che nell'ultimo periodo si era corso parecchio, ma ora mi pare che si sia tirato il freno a mano.
Anche perchè il costo dei processori dipende fortemente dal rappresentare una novità. Ogni mese, i costi all'utente e alle aziende che li implementano calano vistosamente. Questo significa due cose: un'azienda, ma anche un singolo utente o un costruttore, se non ha una necessità immediata di acquistare un PC, sa che aspettando un mesetto il prezzo dello stesso sarà inferiore (a parità di componentistica). Una dura legge che non fa tenere magazzino a nessuno (ci si perderebbe) e quindi ha creato un mercato in cui l'offerta non sempre è in grado di soddisfare la domanda.
Temo che il mercato dei 64 bit si possa concretamente aprire tra un anno, visto che ci sarà il sistema operativo e qualche applicativo serio. Amd può permettersi tutto questo tempo? Intel, che probabilmente grazie ad accordi decennali con Microsoft sta frenando la corsa ai 64 bit, sarà capace di controbattere con un processore adeguato? I portatili acquistati oggi che durata di vita hanno (lo so che due anni sono garantiti per legge, ma bisogna vedere che cosa si guasta e come, e che danno ha arrecato all'utente la rottura)? Delineare delle categorie di prodotti per comprenderne i prezzi anche a non addetti ai lavori è così difficile? Pensare di mettere il PC con internet al posto dello stereo di fianco alla TV è così paradossale? Sono risposte che, credetemi, non avremo mai, né dai costruttori né dalle riviste specializzate, troppo concentrate le prime a dire che il loro prodotto è il migliore al mondo e le seconde a dirti come è facile e alla portata di tutti l'ultima tecnologia. Ma chissenefrega.
Io vorrei il computer adeguato alle mie esigenze, e per avere quello giusto per me sono anche disposto a spendere. Ma oggi la maggior parte degli utenti che sta acquistando un PC per natale non si rende conto realmente di che cosa ha acquistato. Non si rende conto che la differenza tra un processore a 2GHz e 3Ghz è nulla usando Word o Encarta. Lo stesso vale per la rielaborazione di cinque foto in un mese. Per la posta elettronica e per quasi tutti i siti internet. Se trovate un negozio che vi dice questo, segnalatemo. Purtroppo vendere i computer non è cambiato da dieici anni a questa parte: si fanno solo promesse. Per le televisioni, i videoregistratori, i telefonini e potrei andare avanti con questa lista a lungo, non è così.
Questo significa che il mercato dei PC non è maturo. O è ancora il far west e chi vuole speculare trova tutto lo spazio che vuole. facendo un danno al mercato intero perchè se prendi un PC, che è un bel costo, e poi non te ne fai niente, non hai fatto del bene alla comunità. E poi basta con questa storia dei PC per giocare. Sono un target, ma costa moltissimo, troppo rispetto agli standard delle console (perchè per tre anni troverò ogni gioco per la console che ho acquistato che funzionarà senza limitazione di scheda video, processore, memoria). La scheda video di ultima generazione, che prevede un effetto realistico esasperato, costa come una console con dieci giochi! Ha senso questo?
Per scrivere questo post ho usato un palmare e ho pubblicato su internet. Servono 3.2GHz o 64 bit per fare questo?

venerdì 5 dicembre 2003

Le vendite dei videogiochi

Qualche dato sulle vendite di Natale, anche se è presto per tirare le somme e parliamo solo di tendenze. La parte da padrone la sta facendo Electronic Arts, con quattro titoli che stanno vendendo più di tutti in assoluto e in totale 5 titoli nei primi dieci più venduti.
Sono l'ultimo Medal of Honor, Fifa, Il ritorno del Re de Il Signore degli Anelli, e l'ultimo Need for Speed. L'altro titolo nei primi dieci è il Quidditch di Harry Potter. In pratica, un quarto dei titoli più venduti è EA, ma in realtà si tratta di una quota di mercato sostanzialmente più grossa.
Da segnalare, invece, alcuni giochi che non sono stati, a mio avviso, correttamente accolti dal pubblico. Penso principalmente a XIII e Prince of Persia di Ubisoft, relegati a posizioni di rincalzo (XIII non è nella top ten, e nemmeno tra i primi venti titoli venduti, regge solo su Xbox). Ma anche a Project Gotham 2 non è andata benissimo per ora nel mercato europeo, soprattutto non come ci si poteva attendere da un titolo di questo tipo, sebbene sia il titolo più venduto in quest'ultima settimana per Xbox.
Un titolo che manca dalla top ten è Pro Evolution Soccer, che se regge sulla Ps2 come venduto (sempre fuori dalla top ten), su PC è tra i titoli dimenticati. Inspiegabile, sebbene nemmeno Fifa 2004 per PC stia vendendo tantissimo. Debacle completamente inspiegabile per uno dei migliori giochi di guerra in circolazione come Call of Duty, che regge assolutamente il confronto e spesso supera Medal of Honor nell'intensità e nella profondità di gioco, ma non compete nelle vendite.
Anche Tom Clancy's Raimbow Six 3 non sta andando benissimo, e questo dimostra come, sebbene ci sia una storia (sia intesa come seguito di titoli di giochi che come narrazione) non sempre si crea un titolo vincente.
Anche tra i titoli a basso costo (budget) più venduti ci sono delle sorprese che sono difficilmente comprensibili. Crash è il più richiesto, ma Spyro è tra gli ultimi. Splinter Cell fatica a rimanere nella top ten (!). Final Fantasy X è stato dimenticato dagli utenti PlayStation.

Un sms per pagare la sosta

Si chiama M-Pay Park, ed è stato presentato ufficialmente ieri a Brescia. Ma da oggi è una realtà, oltre che una comodità, di cui possono beneficiare tutti i cittadini del capoluogo di provincia lombardo, indipendentemente dall'operatore telefonico scelto. M-Pay Park si divide in tre momenti diversi: l'attivazione della carta (solo la prima volta), la creazione del portafoglio elettronico (un'operazione analoga alla ricarica dei cellulari, che va effettuata la prima volta e ripetuta, eventualmente, a credito scaduto) e il pagamento della sosta.
basta esporre un cartoncino con codice a barre sul cruscotto per fare effettuare il controllo alle autorità.
Speriamo che il sistema si estenda anche in altre zone d'Italia, visto che basterebbe avere il talloncino del codice a barre e il cellulare per pagare.

giovedì 4 dicembre 2003

Msn supera se stesso

Msn non si accontenta più di generare page view ogniqualvolta un utente sbaglia a digitare il nome di un indirizzo web (e scala le classifiche con questo trucchetto). Ora, nella pagina che ci dice che non è stato trovato il sito ci piazza pure la pubblicità.
Senza ritegno!
In compenso da oggi è attiva la nuov Hotmail, con un filtro antispamming un po' più intelligente.

Le stranezze dei traduttori

Questo blog è letto da molte persone influenti dell'information technology (ogni tanto bisogna metterci qualche parolona...) che non necessariamente sono italiane oppure, come sempre più spesso accade, qualcuno, arrivando da Google, giunge a questa pagina e inizia a farsi tradurre i post.
Il sistema di traduzione è quello automatico di Google, che non è perfetto ma offre qualcosa di intelleggibile. Mi hanno scritto da molte parti del mondo e mi hanno criticato anche personaggi importanti, delle più importanti aziende a livello mondiale.
Il problema è questo: se uno straniero che si imbatte in MrReset si legge la traduzione di un post, interpreta quanto scritto e quindi mi scrive. Non è detto che il post, già spesso criptico in quanto post rapido sul web e non un articolo di giornale, sia compreso e quindi le critiche mosse sono sbagliate all'origine e diventa difficile districarsi dalla situazione. Già mi faccio delle sane litigate via email con gli italiani e almeno ci capiamo, ma farlo con degli stranieri basandosi su basi sbagliate è un casino.
E' accaduto ieri sera che un giornalista inglese mi ha inviato un messaggio per organizzare un'intervista con webcam con tema Gator di un post di mesi fa, che ha trovato completo e interessante.
Io ero contro a Gator e alla sua invadenza. Lui pensava che fossi a favore e che dimostravo, proprio grazie alla diffusione, come fosse utile a tutti.
Il traduttore automatico fa dei danni, ma un certo tipo di giornalisti ne fa molti di più.
Non ho ancora deciso se stare al gioco o no. Vi farò sapere.

mercoledì 3 dicembre 2003

L'inutilità dal tasto INS

Spinto da considerazioni futili, mentre apro il calendario che ci porta a natale (ho trovato un soldatino e un fiore nei due calendari: un segno del destino), mi accingo a parlare di un tema scottante che tocca tutti gli utenti PC. Scrittura e Sovrascrittura.
A che cosa serve il tasto Ins se non per rompere le scatole a chi deve scrivere. Pazienza per chi ha una tastiera tradizionale, che ha poche possibilità di schiacciarlo, ma per chi utilizza un portatile il tasto Ins, se non si conosce la funzione, diventa un incubo.
Conosco persone che, dopo aver scritto testi per un po' di tempo, accidentalmente premono il tasto Ins e correggere i testi diventa un'impresa impossibile (ogni volta che pensi di inserire una lettera cancelli quella successiva e finchè non si rischiaccia Ins il problema diventa ingestibile).
Maledetto computer, ho comprato una baracca.
Che cosa si fa? Si salva il lavoro e si riavvia il PC, si rilancia la videoscrittura e tutto ritorna a funzionare.
Io l'avrei chiamato Gamb, nel senso di gambero, perchè cancellando le lettere successive fa compiere un'azione all'indietro nella scrittura. E anche nei pensieri.
Molti incolpano del problema Microsoft e Bill Gates, ma in realtà le tastiere Microsoft, da qualche anno, hanno spostato il tasto Ins, inutile ma fondamentale se usato in combinazione con Maiuscolo, in una zona remota della tastiera. Addirittura, in alcune versioni di Word questa funzione è stata volutamente eliminata (ma non in Word XP).
Chi realizza portatili, invece, mette il tasto Ins in zone sempre troppo vicine ad un tasto usato moltissimo: Canc. Non si può fare qualcosa? Una sommossa popolare, uno sciopero della tastiera ad oltranza con precettazione da parte del Ministro Stanca?
Ma perchè c'è il tasto Ins? Si tratta di un rimasuglio delle macchine da scrivere, soprattutto delle prime che avevano la possibilità di visualizzare un testo su di un display prima di scrivere la riga.
Comunque il tasto Ins fa meno danni di quelli che può fare il non salvataggio dei dati mentre si lavora! Ma la fobia ci fa credere di aver contratto un virus informatico o che il computer, dopo un po', dia i numeri.
Questo blog prende il nome da una funzione dei dispositivi elettronici (Reset). A pensarci bene, mi sarebbe piaciuto il nome Control Zeta, che annulla l'ultima (o le ultime) operazioni fatte. Un modo per riflettere su ciò che si è fatto e poter tornare indietro.
Una funzione apprezzabile anche in molti ambiti della vita reale.
Ma la funzione è disabilitata.





HP entrerà nel mondo della musica

Dopo Apple e Microsoft, anche HP (Hewlett Packard) entrerà nel mercato della musica, aprendo un sito per acquisti e una serie di dispositivi per ascoltarla.
Dopo la fotografia digitale, questa sembra essere l'area di maggiore interesse da parte delle aziende informatiche che vedono il mercato dei PC in continuo calo (non tanto di vendite quanto di margini).
A Milano c'è un detto che riassume il mio pensiero sul tema: Ofelee fà ‘l tò mestee (letterale pasticciere fai il tuo mestiere, ma che significa lascia perdere quello che non sai e che non conosci bene).
Ma è altrettanto valido il detto, sempre in milanese: var pussee la tòlla de l’òr (vale più la latta che l'oro, che deriva da avere la faccia di tolla, ossia essere sfacciati). Questo secondo detto si addice a molte aiende dell'informatica.

martedì 2 dicembre 2003

TabletPC, con Linux, a meno di 900 euro

Un TabletPC, con funzionalità simili al prodotto con sistema operativo Microsoft, con processore da 1GHz Antaur di Via, è stato messo in vendita da Element Computer a 999 dollari. Costa quindi un bel po' meno di qualsiasi altro TabletPC carozzato con il sistema operativo Microsoft. Personalmente non credo che un TabletPc con Linux possa avere grande successo, ma è interessante notare il salto di prezzo, che, gioco forza, si ripercuoterà su prezzi dei TabletPC dei grandi costruttori.

Con 2 dollari ti compri Longhorn

Che ci crediate o no, in Malesia è in vendita nei negozi la nuova versione del sistema operativo di Microsoft, il successore di Windows Xp: Longhorn.
Come sempre accade, Microsoft affibbia un nome al sistema operativo fino al momento in cui viene commercializzato con il nome di Windows qualcosa. Ebbene, i pirati malesi, che poco hanno a che fare con Sandokan, hanno piratato una versione preliminare di Longhorn (uscirà probabilmente nel 2005) e la vendono nei negozi. Pazzesco.

lunedì 1 dicembre 2003

Dvd +R a 8,5 Gb

Philips e Verbatim hanno presentato il DVD +R e +RW a doppia densità, che quasi raddoppia la capacità di memorizzazione su singola faccia (non si deve girare il disco). In pratica, hanno realizzato un prodotto che è fedele alla Maggior parte dei DVD Video in circolazione, che non ci stanno in un DVD 5 (4,7 Gb). Il vantaggio più evidente di questi supporti è la possibilitòà di registrare, da un dvd recorder televisivo, fino a 11 ore di video su di un singolo supporto. Il principale svantaggio che per ora non esistono hardware che possano utilizzare questi supporti, che significa che dovremo cambiare (?) i vari masterizzatori e DVD recorder per poterli utilizzare. Temo che ci vorrà del tempo perchè si affermino, visti i prezzi degli attuali DVD recorder, ma probabilmente per i DVD da computer (essendo +RW si possono personalizzare anche solo i menu da PC e quindi è interessante l'uso misto DVD recorder e masterizzatore per pc) l'introduzione sarà più rapida. Anche per altri motivi impliciti e il prezzo in caduta (ieri ho visto in un centro commerciale un masterizzatore DVD/CD + e - RW e Ram a 110 euro!)

Ps2 in Cina sprotetta?

Sony è impegnata a sbarcare con Playstation in Cina. Tanto da perdere, secondo me, d'occhio la battaglia commerciale nel resto del mondo e andando nei negozi con offerte natalizie non proprio allettanti. Il fatto che vada in Cina, però, apre un nuovo caso: la Ps2 sembra che venga venduta senza alcuna protezione e i giochi saranno venduti ad un prezzo molto più basso che nel resto del mondo. A questo punto una domanda: hanno, tutti quanti, sempre detto che la pirateria alza i prezzi. Io ho sempre sosteuto che il prezzo alto dei prodotti piratabili incrementava la pirateria. La Cina e Sony mi stanno forse dando ragione?
Nintendo, in Cina è già presente. Con buoni risultati di vendita. Staremo a vedere cosa accadrà.

venerdì 28 novembre 2003

Linux Day

Il 29 novembre è il Linux day italiano. Una giornata dedicata interamente al sistema operativo aperto. Vi rimando alla pagina ufficiale, con i programmi città per città. Una buona occasione per toccare con mano Linux.

giovedì 27 novembre 2003

Jon Lech Johansen l'ha rifatto

Una notizia che volevo commentare ieri. Il creatore del software di sprotezione dei Dvd ha realizzato, con poche righe di codice, anche quello per evitare la protezione della copia degli iPod. Non so se questo tizio sia un genio, ma se invece di lasciarlo in giro a far casino usassero la sua testa per gli scopi contrari non sarebbe meglio? E cerchiamo di non storcere il naso. La pirateria fa male a tutto il sistema, non solo agli artisti e alle case produttrici (che hanno lucrato il lucrabile come ho dimostrato in passato in diversi miei post). Se si continuano ad evitare le protezioni, com'è possibile che si riesca ad ottenere un prezzo equo?

Cnet (download.com) offrirà upload e download di musica

In pratica, Cnet, uno dei siti pià importanti al mondo, offrirà lo stesso servizio che la nostra Vitaminic (Buongiorno Vitaminic è il nuovo nome) offre da anni: un servizio per artisti indipendenti. Quando dico che si sono perse tante belle occasioni. Alle spalle dei risparmiatori italiani.

mercoledì 26 novembre 2003

Xbox e il marketing di Microsoft

Che Xbox sia un buon prodotto non ho mai avuto dubbi (di fatto è un PC di un paio di anni fa con una scheda video potente). Che nutrissi dubbi sulla politica commerciale di Microsoft ormai è risaputo. Che poi riconosca nel marketing di Microsoft la punta di diamante dell'azienda è altrettanto risaputo. Ebbene, a parte il battage pubblicitario di questi giorni, leggo sempre più spesso articoli elogiativi su Xbox. All'inserzionista bisogna dare un occhio di riguardo è una delle frasi che circola di più nelle redazioni. Ma non è il punto.
Oggi Xbox può competere ad armi quasi pari con PlayStation 2, perchè il parco titoli è assolutamente paragonabile e, forse, alcuni giochi sono addirittura più accattivanti su Xbox che su PlayStation (senza fare retorica sulla grafica che è più potente nella console Microsoft). In questo momento, nei negozi, ci sono varie confezioni di Xbox e di PlayStation 2 per invogliare all'acquisto, ma credo di poter tranquillamente affermare che la proposta Microsoft sia di gran lunga la migliore. Xbox, con due titoloni a 199 euro (in alcuni centri commerciali l'ho già vista a 169!) contro i 199 di Ps2 e un gioco o un film su DVD, se non 229 per la Ps2 satin silver o 249 per la Ps2 for woman. In più, se si vuole giocare on line con Ps2 bisogna acquistare (una volta nella vita) un apparecchio, mentre Xbox è già collegabile in rete, solo che richiede un abbonamento annuo (ma molti nuovi giochi prevedono un mese di abbonamento gratuito: usa un mese oggi, un mese tra un mese ... e alla fine paghi tra un bel po'). Il gap tra Ps2 e Xbox è ampio tra le console già vendute, ma credo che, da mie stime, le 275.000 Xbox vendute finora, con 4.000 abbonati a Live, possano diventare tranquillamentemolte di più alla conta che si farà a fine gennaio. Quello che però mi fa un po' specie è tutto questo interesse, da parte di tutti su Xbox Live, che in Italia è ancora agli inizi. Non si parla d'altro, ma se giocate con Live vi rendete presto conto che i giocatori italiani sono davvero pochini. C'è da dire che è innegabile che il gioco multiplayer è il futuro prossimo delle console, ma in Italia, con una diffusione della banda larga ancora lenta e il fatto che non sempre c'è una presa del telefono di fianco al televisore, questa lentezza si avverte maggiormente. Se la banda larga è la fibra di Fastweb non parliamone. Insomma, dove voglio arrivare con questo discorso? Semplicemente a dire una cosa: il gioco on line sta facendo un po' la fine di Centrino, nel senso che tecnologicamente affascinante ma poi non esce dai negozi (se andate in un negozio specializzato e vedete su quanti portatili presenti c'è la tecnologia Centrino vi renderete conto di quello che sto dicendo). Purtroppo, non sempre la tecnologia migliore e più innovativa è quella che realmente viene venduta nell'immediato. Eppure, con Xbox, Ps2 e Centrino ci sono pagine e pagine di recensioni sulle riviste specializzate, e nessuna negativa. Oltre ad una pubblicità martellante. Chiudo il discorso dicendo che io ho Ps2, Xbox e un portatile con Centrino e sono pienamente soddisfatto. Anche se on line gioco quasi esclusivamente con Ps2 e Socom. Ma Tom Clancy mi sta facendo cambiare idea, come Top Spin. Io gioco quasi esclusivamente a Pro Evolution Soccer 3: altro che Fifa e la sua grafica e i suoni. Un altro appunto su Xbox è questo: ma quando si potranno noleggiare i giochi? E poi, e qui concludo, la migliore offerta di acquisto di console, in assoluto, la fa Blockbuster: Ps2, con un dvd a 199, ma con 30 noleggi in un mese (a 4 euro ciascuno sono soldini...).

martedì 25 novembre 2003

Regala un PC vecchio a chi ne ha bisogno

Segnalo con piacere questo link a Banco Informatico, che è una organizzazione no profit Onlus che raccoglie pc, fax, stampanti, fotocopiatrici, ne verifica il corretto funzionamento e li distribuisce a scuole, università ed opere di carità in Italia e in America Latina.
Perchè ciò che in Italia è considerato un bene senza mercato e senza valore, in altri paesi puòessere, invece, uno strumento prezioso per la formazione e l’educazione dei giovani.
E ciò che per le aziende è un problema sia logistico sia finanziario può trasformarsi in una occasione concreta di aiuto.

lunedì 24 novembre 2003

La fase 2 di internet: è iniziata?

Leggo su Affari e Finanza un commento di Turani sulla fase 2 di internet, che è nata il giorno 11 di novembre, da quando la posta di Libero (Wind) è a pagamento.
Non ne sono così convinto. Basta cambiare il provider, oppure usare strumenti non convenzionali e la fase due può attendere. In fondo è un lampo: bastava preparare un autorisponditore prima dell'undici novembre, o farlo da web oggi (io userei LiberoPos comunque).
E non credo che per Libero sia un affare. Se pago per vedere la posta e questi signori mi ci mettono la pubblicità non mi sembra un'operazione corretta e non mi sembra eticamente corretto. Io, tutti i messaggi di pubblicità di Libero, ad esempio, li ho settati come spamming. E poi, che caso, dall'undici novembre libero è on line o irraggiungibile a singhiozzo (in questo momento non lo vedo, almeno da me che sono su Fastweb). E' come il discorso sulla censura, perchè il web è questo: hai dato un servizio, lo togli, vado da un'altra parte che me lo fornisce gratis. email.it, con pubblicità, offre 15 Mb di posta gratis, accessibile da client di posta. In pratica, credo che Libero stia andando ad arricchire questi signori, oltre che a rimpinguare un po' le sue casse.

La politica, internet e la censura: information sharing

La censura è un mezzo che rischia di essere anacronistico nei giorni nostri. Su internet, di fatto, se si ha la possibilità e la voglia di girare un po' tra i siti di notizie, la censura viene aggirata facilmente. Con i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Teneterò di spiegare perchè e tenterò di spiegare perchè è anacronistica in generale, visto che la cultura del web sta dilagando in quella che definirei come cultura di base.
Nel web, i siti di commercio elettronico sono ad un clic l'uno dall'altro. Ma questo ragionamento vale per qualsiasi tipo di sito, quindi anche l'informazione e la controinformazione. Poi sono arrivati i siti che aggregano le informazioni di altri siti, per cui i concorrenti sono tutti nella stessa pagina. Mi fermo qui, nel senso che non ho intenzione di spiegare di nuovo il lavoro degli aggregatori e il potere che questi assumeranno in futuro. Con internet però, c'è un altro problema, che non è tanto il controllo dell'informazione quanto poter discernere tra informazione giusta o sbagliata. Sul web il mio parere può valere quanto quello di chiunque altro che riesca a farsi leggere dallo stesso numero di persone, indipendentemente da ciò che faccio nella vita reale. E questo è un problema (non quanto vale il mio parere, che vale poco, ma quello che significa che ogni pare vale come un'altro, basta che venga letto).
Poniamo il caso di un sito importante, che parla di un argomento quale quello della prevenzione e cura di una malattia. Il sito in questione informa e lo fa con cura. Al suo interno c'è un forum di discussione, che viene letto moltissimo e vi sono molti utenti attivi. Tra questi si celano alcuni che traggono profitto nell'inserire metodi (chiamamoli così) per curarsi che la scienza ha provato che sono inefficaci, e che creano dei danni ai malati.
Il sito decide di chiudere questa sezione, proprio per non fornire informazioni distorte e non fare pubblicità a dei ciarlatani. Il forum, in poco tempo, si sposta su di un altro sito e il passaparola tra gli utenti fa accadere tutto questo rapidamente. Ora capirete la gravità del problema della censura in un attimo. Su quel sito, senza controllo e senza il cappello del sito ufficiale della ricerca, appare scritto di tutto ed è difficile controbattere le affermazioni false (e davvero deleterie per l'umanità). Cosa che sarebbe stata facilissima, credibile e immediatamente comprensibile sul sito ufficiale. Ogni medico avrebbe avuto bisogno di poche parole per spiegare scientificamente che alcuni rimedi sono ininfluenti e che magari possono dimostrarsi dannosi.
Questo discorso può essere traslato per ogni attività del web e, grazie alla diffusione della televisione satellitare (sebbene Murdoch abbia intenzionalmente spento sulle parabole italiane centinai di canali) anche la TV ormai permette di scegliere e quindi chiudere qualcosa da una parte lo fa prosperare, con altri numeri ma con una pubblicità che non avrebbe avuto diversamente, da un'altra parte.
Questo meccanismo è estraneo alla politica e alla nostra filosofia umana di base che non tiene conto del web, ma è un concetto chiaro a chi il web è entrato nel sangue, anche se per poche ore alla settimana. Il mondo sta cambiando perchè il web lo sta cambiando. Non sta a me giudicare se sta cambiando in bene o in male, ma l'umanità si sta evolvendo in quella che definisco in information sharing. Io so una cosa, oppure me la invento, la metto a disposizione sul web, la faccio circolare con delle email e può essere trovata da un motore di ricerca da chiunque. Che esista o non esista non ha più importanza. E poi, a differenza della TV, il web ha un altro problema: non conosce il concetto di tempo. Per cui una notizia pubblicata oggi, a meno che non si trovi nella home page di un sito, ha la stessa probabilità di essere trovata (qualcosa in meno perchè i motori di ricerca non effettuano un'indicizzazione immediata) di una notizia sullo stesso argomento pubblicata nel 1999. Per cui discernere tra informazioni giuste o sbagliate, nuove o superate, in futuro diverrà sempre più un problema. Ma un italiano avrà, utilizzando il web, le stesse probabilità di uno statunitense di rimanere aggiornato su ciò che accade intorno ad un determinato argomento e ha la stessa opportunità di imparare. Come ce l'avrà un tedesco, un francese, un inglese, un giapponese, un cinese, un indiano, un abitante di una landa sperduta dell'africa o dell'indonesia. Ho coniugato il verbo al futuro. Ma la rivolusione è in atto. Pensare di censurare oggi è ridicolo e da più forza a chi è censurato che ha la possibilità di spostarsi. Sebbene poi chi viene censurato abbia meno visibilità, ma con il passaparola le voci (e le idee) circolano in fretta.
Detto questo, rispondo a coloro che mi hanno scritto ringraziandomi della segnalazione di Sabina Guzzanti su web e tv e chi invece mi ha inveito contro. In questo blog voglio spiegare la tecnologia e le sue implicazioni. Non faccio politica e non ho visto la Guzzanti ieri sera perchè c'era il Milan. La partita è in diretta, la Guzzanti la si potrà vedere o dal web o in videocassetta comondamente. E poi, visto che sono un ciccione,mi sono sentito offeso(in Italia ci si sente offesi con una certa facilità). Non mi interessano le polemiche e la politica. Mi interessa fare capire a qualcuno che la nostra società sta cambiando. La Guzzanti è stato un buon esempio. E comunque, indipendentemente da come la si pensi, dice delle cose, come Santoro, che vanno ascoltate, che non significa che vadano condivise come va ascoltato e non necessariamente condiviso il parere di altre campane.

sabato 22 novembre 2003

Msn newsbot fa quello che fa Google News?

Partita in versione beta, il motore, reperibile a questo link, va già a mostrare i muscoli di Microsoft contro Google. Adesso ci sono pochi siti da cui attinge informazioni, ma con il tempo cresceranno.
Così si gioca il controllo delle notizie (non c'è solo Microsoft...). Magari si evita che compaiano alcune notizie o ne compaiano altre messe lì ad arte (pubblicità, ma anche cose più complesse).
Provate il servizio. E' già in italiano.

Aggiornare Windows Xp ha un costo (per l'utente)

Ad un amico si è bloccato il pc. Vai lì, formattagli l'hard disk, trova i dischi di sistema e quindi reinstalla Xp. Ebbene, non ha una linea Adsl o fibra, per cui gli aggiornamenti li deve fare via modem. Faccio Windows Update (se no lascio il PC alla mercè degli hackers) e scopro di dover scaricare, Mb più e Mb meno, circa 188 Mb di aggiornamenti necessari e circa 100 Mb consigliati. Non faccio nemmeno il calcolo di quanto tempo sia necessario con un modem, e nemmeno dei costi. Vado a casa, prendo il mio CD con Windows Xp SP1 e almeno installo quello. Mancano ancora circa 90 Mb. Ma come è possibile che per avere XP aggiornato sia necessario tutto questo scaricamento. In pratica una patch della patch della patch della patch.
In Microsoft, oltre al trusty computer, allo spamming, sarebbe meglio che mettessero mano agli aggiornamenti dei sistemi operativi. Con 200 Mb installo un linux perfettamente funzionante...

Internet e la censura

La Rai (o altri non so) hanno sospeso il programma di Sabina Guzzanti. Lungi da me un commento alla trasmissione, ma su internet c'è la prima puntata (link sotto), mentre su satellite, canale 855 del goldbox, andrà in onda la puntata cancellata dalla Rai.
Insomma, si censura e si va da un'altra parte, fornendo una buona pubblicità. Informazioni al sito www.bobi2001.it, anche per le proiezioni nei teatri. Per favore, non datemi del girotondino perchè l'unico girotondo che faccio lo faccio, controvoglia, con i miei bimbi.
Raiot parti: 1, 2, 3 e 4 in quattro file windows media.

venerdì 21 novembre 2003

Un software per animazioni eccezionale

Lo so che dopo OneNote ogni mia segnalazione sul software va presa con le molle! In qualsiasi caso, andate al sito www.the-tab.com e date un'occhiata, e se volete scaricate la demo, di un software che mi ha profondamente colpito.
Una premessa: è un software italiano: capita così di rado di vederne uno vincente. Lo fa la Digital Video, società di Roma leader assoluta nella produzione di software per cartoni animati (La città incantata, tanto per fare un nome famoso, visto che ha vinto l'Oscar, è stato fatto con questo software), ha realizzato un programma di livello più semplice ma altrettanto sofisticato per creare animazioni casalinghe e semiprofesionali in un attimo. La demo dura solo 15 giorni, ma viste le potenzialità non so come se ne possa fare a meno. Si prende un'immagine, si mette lo sfondo, si anima in un secondo con dei tools che modificano l'immagine statica (anche da scanner) e l'animazione è fatta. Esportabile in formato flash e quindi molto piccola per il web.
Complimenti.

giovedì 20 novembre 2003

Antivirus e antispam gratis da CA

Segnalo il link ad una pagina di Computer Associates che offre, gratuitamente antispamming e antivirus a tutti gli utenti.

Il codice di autoregolamentazione per i minori su internet

Non ho intenzione di parlare di questo argomento, importantissimo, in questo post, anche perchè non mi sono formato un'opinione e quindi aspetto un attimo. Lascio invece il link al file PDF del codice realizzato dai Ministri Stanca e Gasparri.
Non vorrei che dietro ad un simbolo ci si potesse comunque nascondere...

I-Mode non è il Wap, perchè la I è internet

Non sto leggendo molto i vostri messaggi in questi giorni perchè sono un po' impegnato in giro, ma ho dato un'occhiata ai soggetti e ho visto che molti sono confusi dall'offerta i-mode di Wind. I-mode non è il Wap, è molto più intelligente, per il semplice motivo che non utilizza dei tag suoi come il wap e rende i servizi e i siti navigabili sono lai cellulari Wap, ma è un browser hatml, dove non vengono interpretati tutti i comandi html ma solo una ristretta cerchia di questi (d'altronde lo schermo di un cellulare, per quanto grande e a colori non potrà mai essere quello di un PC).
Per questo motivo, in Giappone, i-mode si è diffuso tantissimo: facevi il sito o un servizio in cHtml (html compatto) per i-mode e lo vedevi anche su internet senza problemi. Puoi usare i protocolli di sicurezza dei pagamenti di internet e non sistemi astrusi. In Giappone si è diffuso per due motivi: i giochi, per cui i giapponesi vanno pazzi e non è un caso che Nintendo e Sony arrivino da lì, e la posta elettronica. E poi i giapponesi hanno dei servizi che indicano l'orario di passaggio dei treni, dei metrò, degli autobus, la borsa e via di seguito, molto spesso realizzati non da aziende o municipalizzate ma da privati. In fondo, il vantaggio di usare l'html è proprio questo: creare un sito in un attimo.
Ora vi chiederete, dopo questo spot pro i-mode, se userò i-mode. La risposta è no. Ho un cellulare, un palmare e con il Gprs faccio già tutto questo e di più spendendo meno (in chiamate). Ma capisco che possano esserci altre persone con altre esigenze. Ma se i-mode rimane di un solo operatore, il penultimo sulla scala di importanza, non credo che possa avere grande successo. Di certo è meglio del wap!

mercoledì 19 novembre 2003

Google news: solo pubblicità?

Vengo travolto da una polemica sui blog e in un'altra su Google. Se dei blog non mi importa parlare granchè (preferisco non linkare e non venire linkato, non partecipare ai concorsi e a cose di questo tipo, ma il motivo è che questo è un blog atipico, che parla solo di un mondo, quello dell'Itc e non è molto introspettivo come dovrebbero essere i blog), di Google mi interessa tutto. Google, oltre ad un motore di ricerca eccezionale, è un ottimo veicolo di pubblicità: se l'utente non si rende conto che i primi link presentati sono spesso simili a quelli definiti come messaggi pubblicitari che compaiono sul lato destro delle pagine. Ma Google news, nella versione italiana, fa veramente incavolare tutti. Ma avete presente che cosa comapare nella sezione scienza: si tratt, nel 90% dei casi, di articoli tratti da siti che, molto spesso, fanno pubblicità a dei prodotti e li travestono da articoli. Avete mai trovato su uno di questi articoli un pezzo in cui si criticava un prodotto? Una comparativa di prodotti che abbia un minimo di serietà? Non entro nel merito della scelta dei siti, ma davvero non ha senso che vengano presentate notizie prive di qualsiasi fondamento, passate per un programma automatico che ne crea un calderone fatto di inutilità. E poi, tra i tanti siti che forniscono contenuti a Google News, cìè l'ottimo ZeusNews, solo che, proprio perchè si tratta di un programma automatico, presenta il sunto degli articoli sempre uguale: è la testata di ZeusNews, che spiega che cs'è il sito e di che cosa si occupa. I programmi non sono intelligenti ma non sbagliano mai. I programmatori... lasciamo perdere. Speriamo che Google, cresca... Il ragazzo è promettente, forse un po' svogliato, ma si farà.

Kasparov pareggia contro il computer 3D

Il computer, che era in vantaggio sul campione di scacchi, si è visto agguantare sul due pari e il match si è concluso. Volevo segnalare che il prgramma con cui ha giocato contro il campione è derivato da Fritz software, regolarmente in vendita e leggermente modificato, oltre per l'interfaccia d'uso in 3D, per il numero di mosse prese in considerazione.

Sco continua la sua battaglia contro Linux

E' da un po' che non ne parlavo. Nonostante Linux grazie a Ibm e e a Novell stia diventando sempre più importabte nel panorama informatico, quelli di SCO continuano a intentare cause di infrazione di copyright. Ibm è diventata uno dei bersagli, con una causa da 3 miliardi di dollari. Sco, nel frattempo, non solo richiede i diritti dell'uso di Linux, ma se la prende con la licenza Gpl a tutto campo (è la licenza secondo cui il creatore del software rende il sorgente liberamente utilizzabile se chi lo usa e lo modifica si impegna a fare altrettanto). Sono sempre più perplesso.

martedì 18 novembre 2003

Oggi è lutto nazionale

Mi pare il caso che questo blog ricordi, senza frasi di rito, chi è morto per la nostra nazione.

La delusione di Smau Sicilia

La decadenza di Smau fa quasi tenerezza. A Catania si è svolto Smau Sicilia e, a parte SmauIlp che ha avuto una discreta partecipazione di pubblico, per il resto si è registrato un calo d'interesse da parte delle aziend ee dei visitatori. Tra i big solo Ibm e Microsoft erano presenti, che viste a fianco delle Usl, regione, provincia e via di seguito sembravano più facenti parte di quel mondo e che in quello delle aziende. Diciamolo: Smau è diventato un momento istituzionale, dove i ministri pontificano e le aziende e gli utenti soccombono. Non può chi dirige Smau dire che l'esposizione e i visitatori sono solo in leggero calo ma è migliorata la qualità come ha fatto in questi giorni. Crogiolarsi del fatto che Smau è sempre la seconda fiera europea fa semplicemente ridere: ma c'è mai stao al Cebit? E' come se il Napoli, che oggi gioca in serie B ma ha avuto un passato glorioso e siede nella Lega Calcio con la Juve, si paragonasse con quest'ultima. Non chiedo di essere umili, ma nemmeno di avere le fette di salame davanti agli occhi e puntare alla Salumeria delle Musica per scrivere battute degne di Colorado Cafè (questa la capiranno in tre: il locale la Salumeria della musica vede la registrazione dello spettacolo su Italia Uno, che come il Cebit sta a Smau, ha lo stesso rapporto con Zelig).

Ancora sui processori

Visto che ieri qualcuno si è risentito sul post dei processori, rincaro la dose. Puntare a sviluppare processori per i portatili in questo momento è un business. Margini a tutti garantiti e quindi una boccata d'ossigeno al sistema. Non è deprecabile, è vitale. E poi la nostra è una società a fini di lucro per cui, se il sistema non è amorale, ogni sistema è valido per fare soldi e prosperare (come dice un mio amico incrementa il PIL). Il problema è un altro. Se si costruiscono dei processori, ci si attente che esistano degli applicativi che ne sfruttino le capacità. Ma questo non mi sembra che accada negli ultimi tempi e quanlcuno si è sentito chiamare in causa dal post di ieri per questo. Evito di rispondere con la retorica, che in questi giorni impera per faccende ben più serie dell'informatica, ma con una notizia di ieri: Sun userà la tecnologia Opteron per essere non più competitivo, ma per avere un vantaggio tecnologico nei confronti dei concorrenti. Per questo non è una scelta, ma una partnership che preveda uno scambio di informazioni tra le aziende. Sun non è Microsoft, ma se Apple punta ai 64 bit, se Sun e molte aziende puntano ai 64 bit forse c'è questa necessità. In fondo, molti sistemi mainframe lavorano a 64 bit da anni. Pensate che taglio di costi sull'hardware adottando sistemi Athlon 64, Opteron e Itanium.

lunedì 17 novembre 2003

Processori: e se Ibm e Amd si alleassero?

I processori per PC sono in una fase delicata. Novità poche (Pentium 4 HT per pochi e Athlon 64 per pochissimi fino a che non esce il sistema operativo e applicativi), un blocco tecnologico per cui la barriera dei 3200 MHz non si sposta, avanzamento dei processori più lenti e abbassamento dei costi. Per noi utenti e per chi teorizza come me un minimo di standard per i PC che sia stabile, è un momento d'oro. In realtà, per il sistema informatico è un momento di grande crisi e riflessione. La strada dei 64 bit rappresenta il futuro prossimo (lo testimonia Intel che ha accelerato i processi, nonostante in azienda dicano che loro il processore a 64 bit ce l'hanno), ma non è il presente. Bisogna raggiungere nuove prestazioni e quindi costruire o aggiornare le fabbiche. Miliardi di dollari di investimento che, in un momento come questo, sono difficili da trovare. Amd si è detta pronta a costruire una nuova fabbica a Dresda, ma è stata tentata da Ibm per costruirne una, o meglio partecipare alla produzione, negli Usa. Questa seconda scelta permetterebbe a Amd di spalmare i costi e rischiare un po' meno, ma non avrebbe il controllo e quindi anche i margini di una fabbrica totalmente sua. Insomma, un dilemma interessante, che mette in evidenza come la strategia di Ibm possa dimostrarsi vincente in una fase in cui investire è molto più che un rischio, ma non investire significa morire. Intanto tutte le aziende puntano sui processori per i portatili, sempre più potenti e con un consumo dellel batterie più basso, e tutti si crogiolano del fatto che c'è stato il sorpasso tra portatili e desktop (non è che sono tutti contenti per i margini che offrono quest'ultimi?), sebbene i portatili siano prodotti molto più delicati e non espandibili rispetto ai desktop. E l'utente medio che fine sta facendo? E' vero che i prezzi sono in calo alla produzione, ma questo calo massiccio dei processori sui PC in negozio non si vede mica tanto. O sbaglio.

Un virus troppo furbo

Mentre l'Italia si chiede che fine faranno i soldi per la banda larga al sud e Tiscali punta a 800.000 utenti (in Europa) per la banda larga stessa, alcuni hackers hanno creato un virus diverso dai soliti. Si tratta infatti di un messaggio email che arriva sotto forma di messaggio di PayPal, il servizio di pagamento di eBay. Mimail.I è il suo nome (prevede che ci siano dei successori e questo è già gravissimo), e contiene questo messaggio (o sue varianti):
Soggetto: Your PayPal account expires
Dear PayPal member, PayPal would like to inform you about some important information regarding your PayPal account. This account, which is associated with the email address will be expiring within five business days. We apologize for any inconvenience that this may cause, but this is occurring because all of our customers are required to update their account settings with their personal information. We are taking these actions because we are implementing a new security policy on our website to insure everyone's absolute privacy. To avoid any interruption in PayPal services then you will need to run the application that we have sent with this email (see attachment) and follow the instructions. Please do not send your personal information through email, as it will not be as secure.

Al messaggio, è allegato un file, www.paypal.com.scr, che contiene il virus.
E' inutile dire che cosa fare. Ma quel che conta è spargere la voce, sebbene in Italia pochi, purtroppo, usano PayPal, perchè il danno che può fare agli ignari utenti è notevole, sebbene, come è accaduto per Zelig (il virus), sarà piuttosto facile risalire agli untori.

venerdì 14 novembre 2003

I libri e i non vedenti

Chi ha seguito la diatriba tra i non vedenti e il libro di Harry Potter (24 euro, mica noccioline!), può andare a leggersi questa lettera su ZeusNews, che spiega che chi vuole fare le cose per bene, in regola e non infrangere la legge, ha delle difficoltà enormi che proprio il digitale dovrebbe eliminare. Finalmente si parla di cose serie e non di cavolate e interessi di pochi al danno di molti (mi sembro un po' Rutelli e quindi mi sto intristendo un po').

Sulla Borsa: OpenGate e Cto

Non segnalo mai volentieri i pezzi su altri siti o portali. Stavolta lo faccio perchè difficilmente avrei potuto fare di meglio (avrei usato un linguaggio più caustico, questo sì).
Qui il link a 01net.it. Merita un minuto di lettura.

Flash Player aggiornato

E' uscito da poco, ma è già stato aggiornato il Player di Flash, per visualizzare i contenuti multimediali realizzati con Flash Mx 2004 e usato da Diario Tecnologico. A proposito diquest'ultimo, il sito è fermo a causa di una serie di piccoli problemi di manutenzione. Probabilmente il prossimo numero dovrebbe essere on line nel week end o al più tardi lunedì. E' stata realizzata anche una nuova versione della trial version di Flash Mx 2004, che riallunga di 30 giorni il periodo di prova e ha corretto alcuni bug.

Il computer ha battuto il campione a scacchi

X3D Fritz ha battuto Karparov per la seconda volta e, con due gare da disputare, sembra che la macchina abbia il sopravvento sull'uomo. La particolarità di questa gara risiede nella presenza della scacchiera in 3d (!) e nel fatto che il campione gioca indossando degli occhiali speciali. Mi sembra una forzatura e una fase di disturbo per Kasparov: che bisogno c'era della scacchiera 3D, visto che la tecnologia 3D c'è dai tempi dello Squalo al cinema, dai tempi dell'Amiga (Marble Madness tanto per fare il primo nome che mi passa in mente), e dai tempi della Rai di Dolce Remì? Ormai devono sbatterci in faccia la tecnologia ovunque. Se non si ostenta qualche megahertz sembra che abbia poco significato.

Craccata N-Gage

La notizia è su molti siti internet e sta preoccupando Nokia. Ad un mese dal lancio, la console di giochi e cellulare è stata craccata, come avviene per Ps2, Xbox, ... Questo significa che probabilmente su internet inizieranno a cricolare i giochi e addio alle royalties, al diritto d'autore, al lavoro dei programmatori, ... Addirittura c'è chi dice che, essendo basati sul sistema operativo S60 di Symbian, alcuni giochi potranno girare su altri cellulari. Oltre al danno, la beffa.

giovedì 13 novembre 2003

Telefono walkie-talkie

Nokia ha presentato il cellulare Nokia 5140, un terminale GSM con supporto per la funzione push-to-talk. Questa particolare funzionalità permette di utilizzare un terminale come se fosse un walkie-talkie e consente il collegamento con altri utenti con la semplice pressione di un tasto. La funzione push-to-talk proposta da Nokia è una soluzione VoIP (Voice over Internet Protocol) semi-duplex, che usa le reti GPRS e EDGE incluse negli attuali sistemi GSM. Il costo delle chiamate, di fatto, sarà quello dell'occupazione di banda Gprs, e facendo unabbonamento stile Tutto Gprs, si parlerà con gli amici ad un costo fisso mensile.

mercoledì 12 novembre 2003

Il numero di cellulare può essere quello di un fisso (USA)

Per la number portability, gli Usa hanno messo a segno un colpo importante: si può trasferire un numero di telefono fisso ad uno mobile. Il problema sarà rappresentato dai costi di chi chiama, ma negli Usa si paga anche quando si riceve una chiamata e quindi il problema si risolve in modo più semplice che da noi. Un inciso: negli Usa non esiste ancora la possibiltà di trasferire il numero di cellulare da un operatore ad un altro...

Apple e la Tv inglese

Hanno chiesto di ritirare una pubblicità del nuovo G5 perchè aveva una frase equivoca: il personal computer più veloce al mondo. Le motivazioni: non esiste una prova di quanto dichiarato, quindi pubblicità ingannevole. Se accadesse anche in Italia (non per Apple che non ha il soldi, ma per qualcun'altro...).

Licenza unica per le radio on line

Siccome la musica è un business planetario (finalmente se ne sono accorti), l'industria musicale ha pensato ad una licenza internazionale unica per le trasmissioni radio online, in modo da incoraggiare l'aumento di servizi autorizzati di musica sul web.
Finalmente i webcaster possono ottenere un'unica licenza per trasmettere, e non dover richiedere il permesso nazione per nazione, che per internet è una cosa totalmente insensata. Se avete voglia, fate click qui per ascoltare la radio con i brani scelti da me (non tutti).

Libero da liberare

Libero, ossia Wind, da ieri ha la posta visibile da web o se si utilizza una connessione di Libero. Ma come sempre accade sul web, ci sono vari sistemi per aggirare il problema e vedere ugualmente la posta. E sono alla portata di tutti, in italiano e con semplici tutorial. Sono i sistemi pensati per la posta di Yahoo! negli Stati Uniti, per esempio, e per altri provider che hanno pensato a questo genere di servizi. In pratica, si tratta di un server web, minuscolo, che simula l'accesso alla pagina e invia i messaggi al client di posta elettronica. Il più efficiente, perchè risuede nella task bar di Windows e non richiede l'installazione di altro software aggiuntivo è LiberoPos (120 kb). Disponibile per Windows e Linux (30 kb rpm e deb), con tanto di sorgente. Basta impostare localhost come server Pop3 dell'account di Libero e avere lanciato il programma. Più facile di così!
In fondo, pensavano di guadagnarci dei soldi, invece hanno fatto incavolare quasi tutti (penso di avere ricevuto una trentina di messaggi di amici che dicevano che dal primo novembre la loro casella da libero.it diventava qualcosaltro.it) e alla fine hanno escogitato un sistema che non porterà pochi vantaggi.

martedì 11 novembre 2003

Alcune lettere su Weblog awards

Non posso dire di non averlo detto dal principio. In fondo, se c'è Gianluca Neri, finisce sempre così (e pensare che ieri ho scritto un post su Clarence!). Mi rattrista parlarne, per cui lo faccio fare da messaggi che ho ricevuto. Una discussione sterile, ma che dimostra come in Internet le comunità si creano anche contro il volere degli utenti.
Ecco quindi alcuni messaggi di bloggers che non conosco, scontenti di come è andata a finire la votazione dei WebLog Awards.
Bravi, e così sono scomparsi i blog più votati dai blogger veri. Un esempio: Mantellinni aveva totalizzato ieri dieci punti ed era in fondo alla classifica, oggi lo trovo tra i migliori. Ma chi volete prendere per il culo? Assegnatelo voi lo gnutruffa 2004. (sn)
...
Abbiamo ormai qualche viziosa abitudine che ci fa credito con passare dei giorni. Quella che ci fa credere che perseverare nel consumare piaceri di una società blog-indemocratica possa nuocere alla causa. Si ma quale causa? Qulla truffaldina di un Gianluca Neri che non rispetta le volontà popolari? quella dei blogger di serie A? Quella del prendi voti prima e lo prendi in culo poi? Cazzoni noi, che continuiamo a stare dietro a tutte le stonzate made in gnu economy... Giugà
...
che peccato. ed io che ero al terzo posto... ma non mi pare proprio che abbiate scelto in virtù dei voti... c'è gente che ha preso il mio posto che stava dietro me... x esempio cotron club, voglio dire non di due ma di una decina di punti... solite robine fra amici eh?, vabbè almeno divertitevi. Sasaki
...
Il giornalista Fornicioni mi aveva avvertito sulla scarsa serietà di questo concorso, ma ora sono costretto a credergli. Le avventure del simpatico Signor No (http://www.pensieromolle.it/) sono state prima decurtate dei propri voti, poi definitivamente tagliate fori dalla competizione sulle vignette. Al loro posto una squallida imitazione, il cosiddetto coniglio cattivo, che in realtà si è dimostrato essere un pezzo di pane. Ecco come questa lobby pseudoprogressista concepisce la partecipazione popolare. GnuOligarchia. Faccio notare infine che avete tagliato anche LaMaury. Forse perchè avete saputo della sua storia con il Signor No? Questo fatto ha un nome, OSCURANTISMO! Romulario
...
Soltanto ieri ( 6 novembre ) ho scoperto curiosando qua e la, che il mio blog era comparso nelle nomination nella categoria "Miglior Blog Cinematografico". Essendo più che sicuro, che io non sono stato, di non aver fatto spam o cavolate varie, volevo ringraziare chiunque sia stato ad inserirmi. Per me è stata una gran bella sorpresa, e anche se oggi (tornando qui per vedere quanti voti avevo) scopro di essere stato "scremato", la mia piccola soddisfazione me la sono tolta lo stesso. Certo è stata una soddisfazione lunga un giorno, giusto il tempo di potermi permettere la gif della nomination sul bloggerello... ma va bene così. Grazie ancora a chi mi ha indicato e a tutti quelli che hanno votato il mio giovane blog :) Kiurlo
...
Chiudo con il link a punto informatico sulla vicenda (tanto per fare un riferimento, ma avrei potuto dire Repubblica, Unità, ...)


lunedì 10 novembre 2003

Ma clarence non chiude!

Sebbene qualche bene informato sostenga che Clarence chiuda (andate a vedere la home page e leggete con cura quello che sembra l'errore di pagina non trovata!), il sito è vivo più che mai, anche se cambierà leggermente rotta. Si punterà sulla satira. Come sapete non amo molto il creatore di Clarence, ma amo il modo di essere di Clarence, per cui i miei migliori auguri al portalino.

E se avesse chiuso Mytech

Dopo la chiusura di ZdNet.it, o meglio, il passaggio sotto Virgilio, la comunità si interroga sulla strana mancanza di www.mytech.it anche dai siti di www.mondadori.com. Penso che si tratti solo di un problema di manutenzione. Ma comunque molti di voi mi hanno scritto per segnalarmi il problema con un certo grado di ansia.

Anche il Mac ha Windows Media Player 9

Anche i Mac ahanno la versione 9 di Windows Media Player e quindi prosegue la battaglia con QuickTime e RealNetworks per il controllo dei contenuti multimediali su internet. Come la versione Windows, anche quella Mac supporta le skin e quindi è molto personalizzabile da parte dell'utente.

Le batterie dei cellulari

Può sembrare che ce l'ho con Nokia oggi, ma non è così. è uscita su Altroconsumo un pezzo in cui ci si chiede sulle batterie e del perchè esplodono. Da leggere, se non altro per rimanere informati sul tema.

iTunes Music Store, per Time, è l'invenzione dell'anno

Quando si dice marketing. iTunes è stato nominato invenzione dell'anno da Time Magazine. Nel momento in cui si fa un gran discutere di musica digitale e pirateria, si scopre che un prodotto che permette di acquistare musica a prezzi ragionevoli è il prodotto più interessante dell'anno. La via del digitale legale non è solo aperta, è spalancata. Ma a prezzi che noi utenti ci possiamo permettere. Perchè se pago il giusto, di certo non ci penso nemmeno ad andare da una bancarella (si fa per dire) a prendere un cd tarocco.
Sempre sulla pirateria, c'è da segnalare l'iniziativa di Claudio Baglioni che ha personalmente denunciato la vendita del suo prossimo lavoro (se non ho capito male in DVD), prossimo nel senso che non è ancora nei negozi. Questa è la pirateria che fa male, non solo agli artisti, ma anche a noi utenti, perchè se questo cantante decidesse di non uscire con quel prodotto per fare una tirata ai pirati, gli unici che ci perderebbero (oltre a lui e ai suoi produttori) sono i fans.
E poi l'altra sera sono andato al cinema a vedere un'anteprima. Sebbene nell'invito ci fosse un'esortazione a non portare all'interno della sala apparecchi in grado di registrare e che ognuno di noi sarebbe stato perquisito, non ho poi visto niente di tutto questo. Ma non conta. Considerando che oggi i cellulari possono trasformarsi in registratori, come i palmari, mi sono reso conto che è davvero facile per i pirati fare il film tarocco. Prendi il DVD americano (che di solito c'è già). Vai al cinema registri l'audio e lo monti sopra. Lo masterizzi e il gioco è fatto. Troppo facile però. Si può fare a livello amatoriale. Direi che non è giusto e che bisogna fare qualcosa. Ma ad essere onesti non riesco a vedere che cosa ci si possa inventare.

Nokia vuole la quota di Psion per Symbian: me conviene?

I sistemi operativi e il software per i cellulari sono uno dei business più importanti nel mondo dell'ICT. Per il momento sono solo due i player: Symbian (Nokia, Psion, Panasonic, Samsung, Siemens e Sony Ericsson) e Microsoft. Se Nokia, che attualmente ha il 32% di Symbian, prende la parte di PSion (31%), come la prenderebbermo gli altri, visto che a quel punto sarebbero in netta minoranza e in più concorrenti diretti di Nokia in ogni parte del globo? Non sarebbe un favore a Microsoft. C'è da dire che sia Psion che Nokia sono aziende quotate e che, in un momento in cui la Borsa prende fiato, vedono la possibilità di alzare un po' il valore del titolo. Ma può essere solo un'abile speculazione? In fondo nessuna delle aziende ha commentato la notizia, come quando accadono proprio cose del genere.

venerdì 7 novembre 2003

Quei geni di tre (o saranno tre geni?)

Per noi utenti non basta Libero a farci impazzire, nonostante marchette pro l'email a pagamento che ho letto qua e là, ci pensa anche 3.
Il gestore telefonico di nuova generazione ha proposto due contratti per navigare veloci (poco meno di 400 kbs) a 25 euro, opzione Power.50 con 50 MByte di traffico, e a 50 euro con Power.150, con 150 MByte di traffico. Insomma, circa mille lire o 700 lire a megabyte scaricato.
La magagna però, c'è: leggendo con attenzione, ci si accorge che il costo non prevede il traffico Gprs in roaming, e vista la copertura dell'operatore, appena esci dalla città ti trovi a pagare per navigare. Insomma, è più caro di tutte le altre offerte (Wind è la migliore, poi Vodafone e quindi Tim) ed è più cara di quella di Aruba. L'offerta Gprs è, per definizione, un'offerta che vorrebbe andare incontro a quanti hanno esigenze di collegarsi ad internet con una certa frequenza e sono sempre in movimento. Altrimenti opterebbero per altre scelte. Se si è in movimento, spesso non si è nemmeno nella stessa città, si è magari in provincia, per strada, ... Quindi c'è una discreta possibilità che non ci sia il segnale di tre. E quindi si paga il roaming.
Meno male che devono acquistare la fiducia del clienti! Mi chiedo: chi è che ha fornito la consulenza per la formulazione di questi servizi? E sì, perchè non posso credere che sia tutta farina del loro sacco. Comunque, chi fa da se fa per tre...

Una battaglia contro i pop-up banner

Era stata una mia provocazione nella giornata contro lo spamming di Yahoo!, ma sta diventando realtà. Gli utenti non ne possono più di banner che spuntano fuori dai siti e disturbano la navigazione cercando di reclamizzare questo o quel prodotto. Finchè si tratta di qualcosa di sopportabile può andare bene, in fondo, la pubblicità è meglio che pagare per consultare una pagina, ma a tutto ci deve essere un limite. Il diffondersi alla velocità della luce di programmi che bloccano i pop-up testimonia quanto sia crescente il malcontento da parte degli utenti, ma ora ci sono delle organizzazioni che si stanno organizzando.
Da una parte ci sono le aziende che fanno pubblicità che dicono che il blocco dei pop-up è illegale, mentre dall'altra gli utenti che sono sempre più insofferenti.
Ho paura che non si tratti di leggende della rete. Temo che molti produttori di software che bloccano i pop-up, poi, si nascondano dietro a siti civetta che bombardano di pop-up, un po' come quello che si diceva cge chi faceva gli antivirus era uno dei principali diffusori degli stessi: si crea la domanda, si propone l'offerta.
Capisco che il sogno di internet gratis sia meraviglioso, ma non è che per sorbirci la pubblicità dobbiamo impazzire. In fondo basta ingegnarsi un po'.

giovedì 6 novembre 2003

Anche IBM segue Microsoft per la collaborazione in ufficio

Non ho fatto un conto esatto di quanti messaggi ho ricevuto contro il modo di presentare Microsoft Office 2003 come software rivoluzionario. Li accetto su OneNote per il prezzo che ha, ma Office 2003 è destinato a farci cambiare il modo di lavorare. Che ci piaccia o no.
Andate a vedere il filmato di introduzione di Bill Gates su Diario Tecnologico (se non l'avete ancora fatto) almeno per dire di avere visto di che cosa si tratta.
In qualsiasi caso, per avvalorare la mia tesi, ci si mettono i concorrenti di Office. Ibm ha appena presentato una versione di Lotus WorkPlace Platform al fine di fare collaborare, in un ambiente semplice, i colleghi in ufficio e chi deve attingere a determinate risorse. Che casualità.
Ma la critica più bella mi è arrivata da un signora, che si definisce CIO di un'azienda importante (cio significa Chief Information Officer, sigla cara a Bill Gates per dire che si è un po' più del semplice responsabile dei sistemi informativi) che mi dice che l'uso corretto delle email aziendali è quello non di scriversi tutto, ma di ratificare le decisioni. Praticamente il contrario di come andrebbe usata l'email in azienda: scrivo messaggi e apro discussioni fino a che non determino la decisione finale. La quale, non sarà in un'email ma in un bel documento di Word (o chi per esso).
Se questa è la cultura dei nostri primi cio siamo a posto.

mercoledì 5 novembre 2003

La frontiera dei RingBack tones

Tenetevi forte. Lo dice anche Wired per cui mi fido. La prossima frontiera per spillare dei soldi a chi usa telefoni e telefonini è il ring back ton. Cos'è?
E' il classico tu-tu del suono del segnale libero quando si fa una chiamata e fino a che non risponde il chiamato. Ebbene, sembra che si potrà cambiare quel suono di libero con un proprio messaggio (a pagamento). Inutile dire quanto può valere questo business.

Libero, occupato e le suonerie

Visto che sono in vena con la pirateria, segnalo la pagina di libero per le suonerie http://telefonino.libero.it. Questi geni, che vorrebbero farci pagare la consultazione della posta elettronica via Pop a 1,25 euro al mese, mettono sul sito le suonerie in formato Midi. Se si vuole più posta, basta pagare 2,5 euro, con antispamming, antivirus e 50 Mb di spazio.
Ammesso che paghino i diritti, il pirata casalingo, nemmeno troppo sgamato, lancia il midi e lo ascolta con il suo programma (Windows Media Player tipicamente). Salva il file, si scarica un programma tra i mille per memorizzare le suonerie nel cellulare, oppure utilizza il software allegato al cellulare, e il gioco è fatto.
Senza spendere un centesimo e senza sporcarsi le mani.
Grandiosi.

Novell prende Suse: cosa accadrà?

Novell ha acquisito Suse, il più grande distributore di Linux al mondo. Le aziende ora saranno più rassicurate ad adottare Linux, visto che Ibm e Novell, con forti radici nelle aziende, adottano Linux. Quello che mi sconcerta è il prezzo: 210 mio di dollari il valore di Suse (50 dei quali pagati da Ibm per incentivare Novell ad adottare Linux).
Ora Sco, che rivendica diritti su Linux, si trova due colossi di fronte.
Per la comunità Linux il fatto che sia entrato in gioco un player come Novell significa la possibilità di avere una compatibilità con .Net, la soluzione Microsoft di nuova generazione. Infatti, Novell ha un prodotto che potrebbe fare da tramite, in Linux, per lanciare applicazioni .net. Con beneplacido di Microsoft.

Pirateria e TV

Visto che ormai ho preso questa piega sulla pirateria, vado avanti. Si tratta di uno sfogo, poi come spesso accade, me ne resterò in silenzio sull'argomento per un po'.
Negli Usa si sta approvando una legge che protegga i network televisivi dalla diffusione di registrazioni di programmi su internet. In pratica, se ti fai la cassetta e la passi agli amici va bene, ma se ti fai un file non va bene.
Tutto questo sta diventando quasi grottesco. Si arriverà a prendersela con i computer perchè esistono e quindi tassarli per definizione quali potenziali veicoli di copie di programmi, di dischi, di virus, di idee (già oggi sono tassati perchè hanno un masterizzatore, che paga una tassa alle case discografiche, anche se farà da server aziendale!).
Eccome se ci arriveremo al fatto che con i computer ognuno può dire la sua opinione liberamente e quindi va bloccata. Tutta questa voglia di mettere dei paletti ad internet non nasce a caso.
Il software libero poi come si mette in gioco in tutto questo? Se ti tassano tutto, anche il software libero è tassato. Ma qui arriviamo ad un altro punto. Il software libero sarebbe comunque già tassato in Italia, nel senso che, trattandosi di programma completo, deve pagare il bollino Siae. Per il momento non lo fa nessuno e le riviste regalano software libero e software protetto pagando se va bene il bollino minimo, con bene placido della Finanza. Anzi, metti un bollino per le demo e fallo valere anche per i programmi completi.
Insomma, il legislatore non sa dove sbattere la testa e chi ha degli interessi economici forti fa pressioni affinché si protegga il suo orticello, che in alcuni casi è un campo con prodotti geneticamente modificati.
In mezzo c'è la Siae, che per definizione deve succhiare il sangue su tutto ciò che è protetto e usato in pubblico. E' il suo compito e non è un'esclusiva italiana. Ma è anche l'organo che tutela gli autori e gli editori. Il problema che il lavoro che queste organizzazioni fanno non è quello di cercare delle soluzioni, bensì si cercare di introitare una maggiore quantità d denaro. La nostra società è basata sul lucro, per cui, diciamolo onestamente, non possiamo stupirci se anche queste organizzazioni si basino sul lucro. Il problema però sorge quando devono ripartire i guadagni con gli editori e gli autori. Se il sistema non è equo, e viste le dispute sulla Siae di questi anni ci sono più di qualche dubbio, il sistema è destinato ad impazzire.
Avere un bollino sul software libero è un controsenso. Pensate poi di brevettare il software libreo: pagare per avere un brevetto ma fare circolare il software gratis.
Fantascienza.

martedì 4 novembre 2003

Sempre sul diritto d'autore e la pirateria

L'argomento pirateria e diritti ha stuzzicato molti lettori di questo blog e quindi ho deciso di dare un altro colpo alla diatriba. Se l'unione europea vuole fare una legge, è possibile che ci sia una effettiva necessità di regolamentare un sistema. Prendiamo per buono questo punto e quindi cerchiamo di costruire una discussione intorno a questo problema: ci sono gli autori, ci sono gli editori, ci sono i fruitori e ci sono vari mezzi per far giungere i prodotti ai fruitori finali.
Non si può pensare che si possa scaricare a uffa film e musica a vita. Non esiste che si possa pensare di copiare ogni sorta di software a vita. Ma è lecito aspettarsi di vedere dei prezzi ragionevoli. E' lecito aspettarsi che la filiera dal produttore all'utente finale abbia delle logiche razionali ed efficienti. Non è poi giusto penalizzare internet come mezzo solo perchè apparentemente c'è minore controllo. Chi vive su internet e con internet, come Vodafone, Yahoo!, la nostra Telecom e British Telecom e molte altre aziende, sta tentando di fermare una legge restrittiva nei confronti di internet. Ma come, blocchi internet e lasci spacciare sulle bancarelle ogni sorta di tarocco? E poi ha senso fare dei blocchi a internet che è nata e si è diffusa proprio perchè è libera? Altrimenti i francesi avrebbero usato il minitel a vita, gli americani e gli inglesi le bbs e via di seguito.
Ma cosa ti scopro: alla commisione giuridica europea c'è una signora che è, casualmente, moglie del numero uno di una delle più importanti case discografiche. Altro che lobby. Qui cadono tutti i discorsi. Ma è il caso che chi tiene a cuore internet faccia qualcosa. O ora o mai più, perchè fatta una legge, quella è la Legge. Cambiarla è difficile, se non impossibile. Meditateci sopra. E organizziamoci, ma in modo costruttivo.
E i pirati, quelli veri, non si spaventano di fronte alle pubblicità della Bsa o alle cause (poche centinaia) della Ria. Ma chi sta facendo la legge non è che, per caso, registrava dalla radio la trasmissione delle hit parade per fare il ganzo con la propria donna in macchina? Anche quella era, anzi è, pirateria. La differenza è che ora la copia è perfettamente identica all'originale. Ma non cambia la sostanza.

Due note su Linux Day

Sto ricevendo un sacco di inviti a convegni per la giornata Linux Day 2003 in giro per l'Italia. Per chi non lo sapesse, il 29 novembre si celebra la terza giornata nazionale di Linux e del software libero. Visitate il link al sito ufficiale per avere un calendario preciso località per località. Di sicurò passerò da qualche parte, ma non certo come relatore: cosa volete che dica in una giornata per chi è Linux oriented. Io sono contaminato... Per cui, non invitatemi perchè, gentilmente, declino. Ma fatemi sapere di iniziative particolari. Qui troveranno sempre spazio.

Disney, Rai e pirateria

Mi avete scritto in parecchi a riguardo di un cartone animato, trasmesso domenica mattina da Rai2 durante Domenica Disney intitolato "Ladri di musica". Casualmente l'ho visto, mi sono scandalizzato, non per quello che accade che è reale e che va detto, ma perchè si tratta di un pubblico di piccoli, inserito tra Pumbaa e Timon e Art Attack. I miei figli, come molti altri, non hanno capito niente di tutto questo.
Non mi pare che quello sia il pubblico che scarica musica aggratis da internet, ma non si sa mai. In qualsiasi caso, è ovvio che scaricare musica sia illegale, ma è divertente notare che cosa hanno messo in mostra. Una ragazzina che acquistava musica e che non ha ricevuto la paga settimanale del negozio perchè acquistava dei cd. Un tipo losco che ha realizzato un sito per scaricare musica. Un cantante in limo che si lamenta di non avere più i soldi dei diritti. Un produtttore che è altrettanto un losco figuro. Il negoziante che chiude e il negozio vuoto (come fa ad essere vuoto se non vende niente?). La ragazza catturata con un accerchiamento della casa degno di una delle migliori rapine in banca (mancava la Swat che faceva irruzione e c'era tutto). Servizi in diretta dalla TV. E poi cosa accade: torna a casa e tutto come prima. Mancava la pacca sulla spalla.
Bella storia, edificante sotto tutti i punti di vista.
Una storia del 2001. Ma le cause legali, negli Usa, arrivano ora.
La pirateria è un problema serio, ma va affrontato in modo serio. Finchè viene affrontato dalla major temo che non si troverà mai una soluzione intelligente.
Vi ricordo che i signori delle major sono quelli che hanno imposto i prezzi dei CD e i sovrapprezzi dei CD vergini, per cui spendo di più per memorizzare le foto dei miei figli arricchendoli (e i miei diritti dove li mettono questi qui non si sa, tanto presi dai loro diritti). Per fortuna qualcosa sta cambiando. iTunes sta rivoluzionando questo mondo, alcuni hanno abbassato i prezzi dei CD (negli Usa). Qualcuno prova a vendere i libri pagando solo i diritti all'autore e l'editore s'incavola (però il prezzo del libro di Harry Potter, considerando che si tratta di una produzione in quantità, poteva essere più basso, in fondo è un libro, mica un'opera letteraria di altissimo valore). Pagare il giusto non mi sembra sbagliato.
Il problema è trovare questo giusto compenso.

Comandi vocali per Windows Mobile

Microsoft ha presentato la sua ultima tecnologia per comandare i PocketPC e i telefonini dotati di sistema operativo Windows Mobile. La voce nei PocketPC viene riconosciuta da tempo grazia a Via Voice per PocketPC di IBM, e il riconoscimento vocale è una realtà da anni nei cellulari. Microsoft la integrerà nei sistemi operativi di base. Speriamo per tutte le lingue.

Preso l'autore di Zelig

Non si tratta delprogramma televisivo, tantomeno del noto locale milanese. Ma è stato catturato dalla Guardia di Finanza il creatore del virus Zelig. La comparsa del virus risale al 24 ottobre, per cui si tratta di un'indagine lampo, sebbene infinitamente lenta rispetto alla velocità della rete e della diffusione dei virus. Ma ricordiamolo. Compare vicino al weekend e al lunedì viene oscurato il sito. Ora le Fiamme Gialle hanno individuato in un commerciante di pellami della zona di Pisa, residente a Caracas, l'autore di quello che può essere un nuovo modo di creare i virus: unire il worm per riprodursi e proliferare con un dialer a pagamento per le connessioni.
Vita dura per i creatori di virus, ma vita sempre più dura per chi deve fare le indagini e per noi utenti, visto che questi se ne inventano una più del diavolo.